Rocco Siffredi ai giovani: "Le dimensioni non contano"

Rocco Siffredi ai giovani: “Liberatevi dalla tirannia delle dimensioni e delle prestazioni”

Germana Bevilacqua

Rocco Siffredi ai giovani: “Liberatevi dalla tirannia delle dimensioni e delle prestazioni”

| 05/07/2023
Rocco Siffredi ai giovani: “Liberatevi dalla tirannia delle dimensioni e delle prestazioni”

6' DI LETTURA

Rocco Siffredi si dedica ormai a tempo pieno alla sua Hard Academy di Budapest, costruzione in stile nordico immersa nel verde. L’attore si racconta in un intervista a “La Repubblica” a margine della sua prima masterclass riservata soltanto alle donne: 14 studentesse aspiranti Moana Pozzi al tempo di Youporn. “La testa per fare i film hard ce l’avevano in poche. Perché questa è una strada, ahimè, senza via di ritorno e bisogna essere davvero convinte”, spiega il pornoattore. Rocco Siffredi esprime la sua opinione sul caso Sgarbi che dal palco del Maxxi, a Roma, ha usato espressioni sessiste ed elogiato il pene. “Io non voglio entrare nel merito del linguaggio scurrile. Che se lo è stato, resta tale. Ma sono d’accordo con il pubblico e i dipendenti se si sono indignati. Sono per la libertà di espressione, figuriamoci, ma io parto dal presupposto che la nostra libertà non deve mai ledere la libertà degli altri. Il Maxxi, museo di arte contemporanea, non era il luogo adatto per fare discorsi del genere. Ma la colpa non è certo di Sgarbi. E non lo dico perché è mio amico”. Di chi è la colpa? “Guardi, non vorrei usare quel modo di dire volgare, ma esplicativo che fu caro a Stefano Ricucci… La colpa è semplicemente di chi ha invitato il duo Morgan-Sgarbi in quel contesto e in quel teatro. Perché lo sanno tutti che sono due provocatori irriverenti”.

Rocco Siffredi (Foto Instagram)

“Mio figlio ha dovuto lasciare la ragazza perché i genitori non hanno accettato un ‘consuocero’ pornostar”

Il sessismo è un approccio alla vita, una mentalità pericolosa che purtroppo ancora non si riesce a eliminare, fa notare l’intervistatore. “Non è vero che non si sta facendo niente per cambiare. Nel mio mondo, quello della mia pornografia, di passi avanti se ne sono fatti tanti. E la donna si è emancipata tantissimo”, confessa. E precisa: “Quando ho cominciato, 40 anni fa, l’attrice dei porno aveva spesso un ruolo sottomesso e compiacente. Ora non è assolutamente così. Anzi le dirò di più, anche nella carriera è tutto il contrario: mentre nel cinema tradizionale le donne sono pagate molto meno, nell’hard guadagnano il doppio, il triplo. E sono loro e non i maschi a diventare delle star. A parte alcuni pochi casi… modestamente. Anche l’imprenditoria del settore, specie in America, è femmina. Altro che quote rosa!”. Nella masterclass alle aspiranti attrici porno cosa insegna Rocco Siffredi? “Cerco di fargli capire quanto è importante volersi bene. E le ho messe in guardia sulle difficoltà: è durissima vivere in una società in cui tutti ti additano come una che fa i porno. Persino mio figlio Lorenzo, laureato in economia e commercio, dopo 13 anni ha dovuto lasciare la ragazza della sua vita perché la famiglia di lei non ha mai accettato un ‘consuocero’ pornostar. Per fare un salto del genere bisogna avere spalle larghe”. Poi fa un accenno a Moana Pozzi. “Moana, ad esempio, le spalle larghe non le aveva affatto. Io la conoscevo bene. Al di là della bellezza e dei sorrisi in tv, soffriva tremendamente per quel ruolo che si era ritagliato nel mondo”.

Maria Sofia Federico e Rocco Siffredi (Foto Instagram)

“Ho trovato Maria Sofia Federico piangere in un angolo”

Ma non tutte le ragazze vanno fino in fondo. A qualcuno Rocco Siffredi riesce pure a far cambiare idea. “Ci sono riuscito, forse in parte, con Maria Sofia”, la concorrente del reality “Il Collegio”. “Sì. Ha appena 18 anni e fisicamente sembra una bambina…Gli ho detto che deve stare attenta ai pedofili. Prima di ammetterla alla Academy c’è stato uno scambio di telefonate con il papà. Era distrutto… E io lo capisco. Così alla ragazza ho detto ‘No, non puoi entrare all’Academy’. Lei, a casa, deve aver fatto il diavolo a quattro. Perché il padre mi ha richiamato chiedendomi di ammetterla: ‘E’ peggio avere una figlia che ti odierà per sempre che una figlia che lavora nell’hard’”. “Com’è finita? l’ha riammessa, ma solo come, diciamo, ‘auditrice’: non ha partecipato ad alcuna scena, ha solo visto come si gira su un set – spiega – Certo, si è molto divertita, ha seguito le lezioni. E con super attenzione. Come tutte le altre allieve è rimasta rapita dalla sessione con Malena in cattedra. La superstar indiscussa, la numero uno. Poi però, un giorno ho trovato Maria Sofia a piangere in un angolo. Mi ha detto che si sentiva il peso del dolore di tutte le hardworker del mondo. E che voleva intraprendere questo mestiere proprio per dare loro voce e difenderle”.

Rocco Siffredi (Foto Instagram)

“Il porno è diventato l’educatore sessuale degli adolescenti”

Il lato paterno del pornoattore ha preso il sopravvento: “Le ho detto che la cosa migliore è, prima di tutto, farsi aiutare prima psicologicamente da qualcuno esperto. E poi, se proprio vuole diventare la paladina delle lavoratrici del porno, deve spendersi per mettere in guardia le ragazze che vogliono fare questo mestiere. Per dissuaderle. Perché ormai siti come OnlyFans fanno credere che ci si spoglia, si fa sesso, e si diventa ricchi in fretta. ‘Dopotutto cosa vuoi che sia…’ E invece resti impigliato nella rete e quelle tue immagini non se ne andranno più. Mai più. E se non sei abbastanza strutturato e motivato ti renderanno la vita un inferno. Invece anche in tv ci sono continue interviste di ragazze che dicono e millantano di aver fatto soldi a palate con queste piattaforme senza censure”. Un sondaggio di pochi giorni fa del Cnr ha lanciato l’Sos sui danni del porno on line sui minori. “Sì e sono d’accordo. Sono 10 anni che ripeto che il porno è diventato l’educatore sessuale degli adolescenti. È pericoloso: l’effetto è che questi ragazzini non sanno più riconoscere l’amore. Pensano che sesso e sentimenti non possano andare insieme”, spiega Rocco Siffredi.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Rocco Siffredi e Alessandro Borghi (Foto da Instagram)

“In autunno, uscirà la serie sulla mia vita ‘Supersex’”

Un Rocco Siffredi dal volto nuovo che ride anche del suo cambiamento. “Sembro quasi un prete, eh? È che, ripeto, l’educazione sessuale, specialmente in una società così piena di tabù, andrebbe insegnata nelle scuole. Voglio dire una cosa, specialmente ai ragazzi, ai maschi: ‘Liberatevi dalla tirannia delle dimensioni e delle prestazioni’. I pornoattori, tranne alcuni di una volta che avevano una dote innata, hanno il pene grande e sempre eretto solo perché si fanno le punturine. Anche 3 o 4 in una sola giornata di lavoro.  Nella vita reale è tutta un’altra storia… e il sesso, il fare l’amore, sono belli lo stesso. Anzi, a volte di più”. La sua storia sarà presto raccontata in una serie: “A 12 anni già volevo stare davanti a una macchina da presa. Ma se volete saperne di più, in autunno, uscirà la serie sulla mia vita ‘Supersex’. E guardandola si capiranno tante cose. Alessandro Borghi nei miei panni è perfetto. Strepitoso. Anche Adriano Giannini è bravissimo in quelli di mio fratello”. Ma il pornoattore ha un sogno nel cassetto: “Vorrei fare un film, magari anche drammatico, con Matteo Garrone”.

Pubblicato il 05/07/2023 15:36

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965