Rocco Barocco oggi: “Vivo a Napoli e ho adottato un figlio"

Rocco Barocco oggi: “Vivo a Napoli e ho adottato un figlio, alle donne consiglio…”

Germana Bevilacqua

Rocco Barocco oggi: “Vivo a Napoli e ho adottato un figlio, alle donne consiglio…”

| 18/07/2024
Rocco Barocco oggi: “Vivo a Napoli e ho adottato un figlio, alle donne consiglio…”

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Rocco Barocco oggi come ieri sceglie Pompei per portare in passerella le sue creazioni. Il prossimo 23 luglio, all’anfiteatro di Pompei, lo stilista sarà di scena con la sua moda: cinquanta modelle che indosseranno cento abiti. Attesi, da ogni parte del mondo, milleduecento invitati. Rocco Barocco, nome d’arte di Rocco Muscariello, è uno degli stilisti più noti nel panorama della moda italiana. Nato a Napoli il 26 marzo 1944, è il settimo di nove fratelli. Cresciuto a Ischia, ha studiato presso l’Istituto Nautico di Procida prima di intraprendere la sua carriera nella moda. Nel 1962, neanche 18enne, si trasferì a Roma dove incominciò a lavorare nell’atelier di Patrick de Barentzen e Giles. Dopo due anni, nel 1964, Patrick tornò in Francia e Rocco creò con Giles un sodalizio destinato a durare dieci anni sotto l’etichetta Barocco. Si mise in proprio nel 1974.

La storia della moda, una carriera lunga 55 anni e un amore speciale per Napoli e Pompei. Parlando con il “Corriere della Sera” parla della sfilata e dice: “Sarà un amarcord che racconterà la mia idea di donna, sempre molto femminile. Mi sono sempre piaciute le donne che hanno un bel seno, un punto vita definito, belle spalle… Insomma donne vere, che potrebbero essere definite mediterranee”.

Rocco Barocco (Foto Instagram)

Rocco Barocco oggi ricorda le dive che ha vestito: “Edwige Fenech, una donna fantastica”

La sua moda ha travalicato i confini arrivando fino agli Stati Uniti grazie anche a Liza Minelli, ma negli anni ha vestito moltissime donne. “Liza Minelli aveva appena finito di girare Cabaret quando siamo stati presentati – ricorda lo stilista -.  Di lei ho sempre ammirato la sicurezza: mai un forse, per lei c’era il sì o il no. Laura Antonelli, fragile, molto bella e femminile, è stato il mio ideale di donna. Elsa Martinelli una signora vera, Marisa Laurito che mi segue dai tempi di ‘Quelli della notte’ e a cui voglio un gran bene. Ricordo Ursula Andress, Claudia Cardinale, Edwige Fenech… una donna fantastica, fra le mie clienti più carine e affettuose”.

“La Fenech – aggiunge – l’ho vestita nella vita e anche al cinema e, in tutti i film che ha fatto in Italia, ho vestito anche Monica Bellucci. La ricordo ne La Riffa. Al cinema ho lavorato pure con Nicole Kidman”. CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Rocco Barocco (Foto Instagram)

“A 40 o 50 anni non ci si può ispirare allo stile di una ventenne, tornare indietro è ridicolo”

Rocco Barocco punta prima di tutti sul prêt-à-porter e nel 1979 presenta la sua prima collezione: “Ero certo che era la direzione giusta e che Milano era la città dove il mio progetto poteva prendere corpo. A Claudia Schiffer, Valeria Mazza, Naomi Campbell il compito di interpretare i miei abiti, sempre molto femminili. Indossati anche da Eva Riccobono e dalle attrici Heather Graham e Rosario Dowson. Sono stato un precursore ho anticipato tutti. Il pret à porter, la jeanseria, i profumi… ho capito istintivamente che la direzione era quella. L’alta moda? Resta il mio meraviglioso e straordinario hobby”. Esperto di donne e femminilità dispensa consigli preziosi. “Per mantenere un’immagine femminile vincente anche quando non si è più giovanissime basterebbe che le donne smettessero di guardare le figlie e di imitarle – afferma – E incominciassero a vestirsi secondo quello che suggerisce la loro età. A 40 o 50 anni non ci si può ispirare allo stile di una ventenne, tornare indietro è ridicolo”.

Poi aggiunge: “Per ingannare il tempo bisogna porsi bene fisicamente, proponendosi con una femminilità dolce e meno aggressiva. Le donne adulte che hanno un approccio estremamente grintoso diventano anche meno simpatiche”.
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Rocco Barocco (Foto Instagram)

“Gay Pride? Boa di struzzo e travestimenti stravaganti non servono ai diritti”

Rocco Barocco ha avuto l’onore di disegnare la divisa quando l’Arma ha aperto alle donne. Delle lotte femministe dice: “Condivido il senso di una serie di argomentazioni, ma gli eccessi non mi piacciono. Siamo in democrazia e ciascuno deve poter portare avanti le proprie idee nel modo che crede, ma gli estremismi proprio non mi trovano d’accordo”. E sul Gay Pride aggiunge: “Non sono proprio d’accordo e, anche qui, per questioni legate agli eccessi. Mi sembra ogni volta di trovarmi di fronte a provocazioni. Boa di struzzo e travestimenti stravaganti e vistosi secondo me non servono ad accendere i riflettori nel modo giusto sulle istanze della comunità gay ed Lgbtqia+”.

Rocco Barocco con Raffaele Barocco Miraglia (Foto Instagram)

Rocco Barocco oggi parla della sua vita privata: “Ho adottato un mio collaboratore”

Lo stilista passa alla sua vita privata e racconta di essere tornato a vivere a Napoli: “È accaduto dal Covid in poi. Ho una casa nel centro storico, dove un tempo si viveva bene. Adesso c’è molto rumore e non so perché danno permessi ad artisti di strada, che chiamare artisti non sempre si può, che si mettono a suonare i tamburi dalle otto di sera alle cinque del mattino”. “Ischia è l’isola della mia infanzia, dell’adolescenza – aggiunge – che ho lasciato a 17 anni e ritrovato in tempi successivi. A Capri sono arrivato per motivi di lavoro: bisognava esserci. E così ho preso casa ad Occhio Marino dove vado, purtroppo, meno di quanto vorrei. Nei miei pochi momenti liberi”.

Rocco Barocco non è sposato ma ha un figlio: “Ho adottato Raffaele Miraglia, un mio collaboratore che è con me da 12 anni. Ora si chiama Raffaele Barocco Miraglia, ha le mie stesse iniziali, e sarà lui il futuro della maison Rocco Barocco quando mi stancherò”. Poi ammette che a tenerlo vivo è la sua professione. “Secondo me se passa la voglia di lavorare vuol dire che si è rinunciato alla vita. Il mio interesse vero è creare e per quello non c’è età”, conclude.

Pubblicato il 18/07/2024 13:26

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