Ravenna, liceo istituisce il congedo mestruale per le studentesse

Ravenna, liceo istituisce il congedo mestruale per le studentesse

Daniela Vitello

Ravenna, liceo istituisce il congedo mestruale per le studentesse

| 28/12/2022
Ravenna, liceo istituisce il congedo mestruale per le studentesse

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Le studentesse affette da dismenorrea (dolore mestruale) potranno assentarsi due volte al mese presentando a inizio anno un unico certificato medico attestante il disturbo. E’ la novità introdotta dal Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna. “Probabilmente per una scuola si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia”, ha dichiarato il preside Gianluca Dradi. A chiedere l’istituzione del congedo mestruale, già disciplinato in Spagna, sono state le rappresentanti della componente studentesca nel consiglio di istituto. Alcune studentesse hanno fatto presente come molte ragazze soffrano di crampi mestruali talmente forti da interferire con lo svolgimento delle normali attività.

Le assenze non incidono sulla validità dell’anno scolastico

Secondo il regolamento approvato, le studentesse con dismenorrea certificata avranno la “possibilità di produrre un solo certificato medico all’anno, attestante detta sindrome, al fine di vedersi riconoscere sino a due giorni al mese come deroghe al vincolo di frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, assenze che pertanto non incidono sul monte ore massimo di quelle consentite ai fini della validità dell’anno scolastico, ferma restando la necessità della presentazione della giustificazione dei genitori (o delle studentesse maggiorenni), mediante libretto web”.
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La testimonianza di Chiara: “Io sono sempre stata molto male”

“Io sono sempre stata molto male con il ciclo, non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto e quando sono stata eletta rappresentante ho pensato che potevo trovare una soluzione per tutte le ragazze che soffrono come me ad ogni mestruazione”, ha raccontato Chiara, 17 anni, al quotidiano “La Repubblica”. “È una piccola cosa – ha aggiunto il preside – ma il senso è sempre realizzare l’inclusione attraverso l’ascolto degli studenti, facendoli sentire compresi per i problemi che hanno, per quello che sono. Recependo una loro legittima richiesta si crea un percorso nel quale possono maturare le competenze di cittadinanza: imparano come risolvere un problema con gli strumenti della democrazia e dentro gli organi collegiali”.

Francesca Barra (Foto da video)

Francesca Barra: “Il dolore non è una vergogna”

Un plauso al liceo ravennate arriva da Francesca Barra. “Io ho da sempre avuto un ciclo invalidante – ha svelato la giornalista e scrittrice su Instagram – Avere questa possibilità mi avrebbe aiutata non poco. Mi vergognavo a chiedere aiuto, oggi mi sentirei meno sola! Sembrava accadesse solo a me e quindi tacevo! (…) Avevo crampi lancinanti che tenevo poco a bada con il buscopan, avevo nausee, pregavo che mi venisse il weekend per poter restare sdraiata a letto perché tanto le lezioni non riuscivo a seguirle. È un’occasione importante e leggere chi sostiene che sia un ‘disagio facilmente superabile’ dimostra ancora una volta che non provare un problema vi fa negare un diritto per altri, sminuendo una richiesta di aiuto. Questo liceo invece dimostra che uno non è nessuno e che il dolore non è una vergogna!”.

Pubblicato il 28/12/2022 13:15

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