Pupo svela perchè non è andato a Mosca: "Mi hanno minacciato"

Pupo svela perchè non ha più cantato a Mosca: “Mi hanno minacciato”

Daniela Vitello

Pupo svela perchè non ha più cantato a Mosca: “Mi hanno minacciato”

| 12/05/2023
Pupo svela perchè non ha più cantato a Mosca: “Mi hanno minacciato”

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Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, aveva promesso che avrebbe spiegato il motivo per cui ha rinunciato a partecipare a “Road to Yalta”, un festival di musica internazionale ospitato a Mosca, presso il Cremlino. Il cantante toscano era atteso come giurato nella serata finale del “Sanremo russo” in programma lo scorso 2 maggio. Pupo aveva già precisato che il suo improvviso dietrofront non è riconducibile alle polemiche esplose a seguito della diffusione della notizia della sua partecipazione all’evento musicale.

Pupo (Foto Instagram)

“Le polemiche non c’entrano”

“È successo l’imprevedibile, l’impossibile intorno alla mia eventuale partecipazione al festival di Mosca Road to Yalta – aveva dichiarato in un messaggio vocale inviato a “Dagospia” – In virtù di riflessioni e assorto nei miei pensieri nel viaggio che sto facendo oggi da Lugano verso la città di Spa, in Belgio, dove mi fermerò per qualche giorno a risposare e ancora a riflettere”. “Ho deciso di non partire per Mosca – aveva aggiunto – Certo non dipende dalle polemiche e da tutto ciò che è accaduto in questi giorni ma dipende da un fatto che vi spiegherò più avanti, perché la mia abitudine è sempre di essere molto chiaro e leale con tutti, a prescindere da chi sono gli interlocutori. Quindi affido a te questo scoop: Pupo non partirà più per Mosca”. Non chiarendo il motivo del suo dietrofront, Pupo si è assicurato le ospitate in tv.

Antonella Elia e Pupo (Foto Instagram)

“Normalmente non do spiegazioni”

A distanza di alcuni giorni, Pupo si è rifatto vivo con “Dagospia” svelando il perché della sua mancata partenza. “Normalmente non sono abituato a dare spiegazioni per le scelte che faccio, credo di essere un uomo abbastanza libero – ha esordito – Chi mi conosce non ha bisogno di spiegazioni quando io prendo una decisione o scelgo di fare qualcosa (…) Sono qui perché ho promesso che avrei dato una spiegazione alla rinuncia di partire per Mosca e di partecipare al Festival della canzone patriottica intitolato Road to Yalta, e non pensavo che la mia partecipazione pacifica, proprio orientata verso una cooperazione ed un intento di pace perché le mie canzoni sono, direi, innocue. Le mie canzoni hanno portato, dalla fine degli anni 70 fino ad oggi, in quei paesi, solo un messaggio di serenità e di pace”.
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Pupo (Foto da video)

“Ho dovuto tutelare la mia famiglia”

“Non sono andato a Mosca per tutelare la mia famiglia, i miei amici, i miei collaboratori, le persone che vivono accanto a me e che della mia attività fanno un punto di riferimento per mantenere le loro famiglie, di una famiglia molto allargata che si ama e che io amo – ha confessato l’artista – Ho ricevuto davvero, non parlo degli insulti e degli epiteti, parlo di minacce reali di persone che si sono insinuate non so come nella mia privacy, e in qualche modo mi hanno fatto riflettere sul da farsi in questa circostanza. E allora cosa ho fatto? Ho telefonato ai miei amici, organizzatori del Festival Road to Yalta, mi sono consultato con loro, ho raccontato loro cosa stava accadendo in Italia e sono stati loro i primi a dire: ‘No, Enzo non devi mettere a rischio né la tua incolumità fisica e professionale ma soprattutto nemmeno quella di chi con te vive e vive del tuo lavoro. Non devi mettere a rischio nemmeno le loro famiglie e la tua famiglia’. Sono stati i primi loro a dirmi che sarebbe stato meglio non partecipare quest’anno e aspettare tempi migliori più pacifici e più sensati per poter tornare in giro per il mondo, in giro per l’Est, ovunque io possa portare la mia musica”.

Pupo, Matteo Salvini e Al Bano Carrisi (Foto Instagram)

“Spero che presto torni la pace”

A proposito del conflitto ucraino-russo, Pupo ha aggiunto: “Assistere a quello che sta accadendo per me è una pugnalata al cuore. Perché io ho cantato ovunque in Ucraina, in tutte le città che adesso sono sotto attacco io minimo ho fatto 4 5 concerti (…) e ho anche cantato in tutta la Russia, quando c’era la pace, quando i due popoli erano fratelli e quando non era iniziata questa faida familiare. Perché di questo si tratta. A mio avviso si tratta di un conflitto fra parenti, un conflitto che noi non possiamo giudicare con la superficialità di dividere un aggredito dall’aggressore o di dividere il mondo fra buoni e cattivi. Spero vivamente che presto torni la pace perché voglio tornare a cantare in Russia, in Ucraina, ovunque”.


Pubblicato il 12/05/2023 16:32

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