Pietro Maso su RaiUno: "Se potessi ridarei la vita ai miei genitori"

Pietro Maso su RaiUno: “Se potessi ridarei la vita ai miei genitori”

Daniela Vitello

Pietro Maso su RaiUno: “Se potessi ridarei la vita ai miei genitori”

| 16/11/2022
Pietro Maso su RaiUno: “Se potessi ridarei la vita ai miei genitori”

4' DI LETTURA

E’ il 17 aprile 1991 quando nella profonda provincia veneta un ragazzo di 19 anni di nome Pietro Maso uccide i suoi genitori con l’aiuto di tre amici, uno dei quali ancora minorenne. Lo fa per i soldi. I Maso sono una famiglia abbiente e il ragazzo ha bisogno di denaro. Questo, almeno, quello che racconterà. E’ un delitto agghiacciante che colpisce nel profondo l’opinione pubblica. Un delitto che negli anni ’90 pone degli interrogativi inquietanti. Abbiamo perso qualcosa? Siamo diventando peggiori? “Cronache criminali”, programma condotto da Giancarlo De Cataldo (autore di “Romanzo criminale”, ndr.) trasmesso in seconda serata su RaiUno, intervista Pietro Maso a 30 anni di distanza dal terribile massacro.

Pietro Maso (Foto da video)

“Vorrei dire ai miei genitori ‘ti voglio bene'”

“Mi sarebbe piaciuto prendere le mani di mio papà o quelle di mia mamma e dire loro ‘Ti voglio bene’. Però non ci sono mai riuscito e oggi ne soffro – esordisce – Mi manca la possibilità di dire alle persone, soprattutto ai miei genitori, che ho bisogno di loro. La vita è difficile e avrei bisogno anch’io di essere confortato e di dare i miei valori, i miei sentimenti, le mie emozioni. Però spiritualmente i miei genitori mi sono vicino e questo è già molto per me”.

Giancarlo De Cataldo (Foto da video)

“Ho passato anni a costruire maschere su maschere”

Pietro Maso ripercorre gli anni precedenti al delitto, anni passati a “costruire un’armatura, maschere su maschere che poi m’hanno portato a perdere completamente la realtà, a distaccarmi, a vivere in terza persona”. Maso ricorda “le serate in cui gli altri, credendo che avesse la disponibilità economica, la bella macchina, la ragazza più carina del gruppo, mi invidiavano”. Dietro all’apparenza, però, si celava un vuoto assoluto. Rifiutato al seminario, Pietro Maso cresce con il mito di Don Johnson, il celebre interprete di “Miami Vice”.

Pietro Maso (Foto da video)

“Ho rubato 250 milioni mentre lavoravo in un supermercato”

Ad un certo punto, Pietro Maso va a lavorare per una catena di supermercati. “Sono entrato come semplice commesso, sono riuscito ad arrivare come responsabile di sala. Poi alle casse – racconta – Riuscivo a pareggiare i conti di chiusura di fine giornata e di fine mese nonostante facessi uscire regolarmente dai 2 ai 5 milioni al giorno. In un anno e mezzo ho rubato 250 milioni di lire”. L’omicidio dei genitori, progettato per impossessarsi dell’eredità, è preceduto da diversi tentativi andati a vuoto.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Pietro Maso (Foto da video)

“Questa è l’ultima intervista che rilascerò”

A 50 anni, Pietro Maso chiede di essere “dimenticato per il mio passato drammatico”. “Il Pietro di oggi fa fatica perché c’è un passato di sofferenza. Questa è l’ultima intervista che rilascerò. Quando sono uscito dal carcere ho ritenuto opportuno farne alcune perchè tutti hanno parlato di me e mi sembrava giusto anche per chiedere pubblicamente perdono. Il mio percorso di cambiamento è stato molto lento, ho scelto di vivere, di affrontare il passato, di capire come sia potuto accadere”.

Pietro Maso (Foto ‘Chi’)

“Non sento il peso del carcere, mi sembra di esserci stato 10 giorni”

Pietro Maso afferma di essere un uomo nuovo: “Ciò che sono adesso è stato guadagnato sulla sofferenza, sulla solitudine, sul vivere le proprie emozioni e non poterle esternare. Se sono riuscito ad arrivare fino a qua, mi dico che posso andare anche oltre. Adesso cerco di raccogliere dalla vita le cose vere. Un tempo raccoglievo cose futili: un vestito in più, soldi i più, una macchina migliore. Oggi invece la ricerca è in un’altra direzione, esattamente opposta a quella che ho cercato fino a una certa età. Ho un peso che sto portando dentro ed è la mancanza dei miei genitori. Al contrario invece non sento il peso del carcere, mi sembra di essere stato in cella una decina di giorni, non 22 anni”.

GUARDA L’INTERVISTA INTEGRALE (VIDEO)

Pietro Maso (Foto da video)

“Spero sia l’ultima volta che entro nelle vostre vite”

“Se potessi, tornerei indietro e ridarei la vita ai miei genitori – conclude Maso – Vorrei essere dimenticato, vorrei avere quel poco spazio che mi permetta di poter fare questa cosa che per me è importantissima. Oggi insieme ad altre persone mi sono dedicando a tempo pieno, tramite una onlus che abbiamo fondato, al reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti che stanno espiando una giusta pena. Quando ascolto i loro racconti sento che hanno ricevuto poco, io invece ho ricevuto troppo rispetto a quello che ho dato. Oggi cerco di dare molto di più (…) Scusate se ancora una volta sono entrato nelle vostre vite, spero che sarà l’ultima”.


Pubblicato il 16/11/2022 14:46

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965