Pasta al forno per merenda. Dieci studenti di una classe al primo anno del Liceo Giuseppe Colasanto di Andria, in provincia di Andria, sono finiti nei guai per colpa di una trasgressione culinaria. I ragazzi rischiano adesso una sospensione.

Tutta colpa delle tagliatelle al forno
A far saltare dalla sedia il dirigente scolastico che li ha richiamati invocando un provvedimento disciplinare nei loro confronti è stato l’aver introdotto in aula e uscito all’ora di ricreazione delle vaschette monoporzione di tagliatelle al forno che sarebbero inadeguate rispetto al luogo dove sono state consumate.
Il dirigente scolastico: “Contro le norme interne e quelle anticovid”
“Non possiamo permettere che si consumino cibi caldi a scuola: è fuori dalle norme interne e dalle restrizioni Covid”, ha sentenziato il dirigente scolastico Cosimo Antonio Strazzeri, ad “AndriaLive”. Anche il preside è intervenuto e ha fatto irruzione in classe durante la ricreazione per bacchetti gli alunni “indisciplinati”.

Il preside: “Ingiustificata l’introduzione di cibi caldi”
“E’ questo un luogo deputato all’insegnamento – ha commentato il preside ad “AndriaLive” – e non alla consumazione di pasti caldi che è impossibile consumare in 10 minuti, compromettendo anche la fase digestiva. Al Colasanto non è previsto il rientro, non facciamo doppi turni, non abbiamo una mensa autorizzata dalla Asl dove poter gestire cibi caldi ed è ingiustificata l’introduzione di cibi caldi dall’esterno e di incerta provenienza”.