Il programma di Rai2, “Ore 14”, torna sull’omicidio di Chiara Poggi. Il conduttore Milo Infante è riuscito ad intervistare in collegamento telefonico la madre della giovane uccisa a Garlasco 18 anni fa. Rita Preda, questo il nome della donna, ha sempre dichiarato di credere nella verità giudiziale che ha ritenuto colpevole l’ex fidanzato della figlia, Alberto Stasi. “È un momento molto difficile, ci amareggia sentire che si butta fango sulla nostra famiglia, su Chiara, su nostro figlio e su di noi”, dice la madre della vittima. Nel corso dell’intervento della mamma di Chiara Poggi si fa riferimento all’articolo del settimanale “Giallo” dove si mette in dubbio l’alibi del fratello della giovane ponendo dubbi sulla vacanza in Trentino di Marco Poggi.
“Da ultimo un articolo uscito su un settimanale in questi giorni – dice chiaramente la mamma di Chiara Poggi facendo riferimento al figlio Marco – . Valuteremo col nostro avvocato se muoverci in qualche modo, non possiamo accettare che continuino a buttare fango su di noi”. Milo infante chiede a Rita Preda di fare chiarezza. “Nostro figlio era in vacanza con noi – dice la donna -. In questo articolo sono dette tante falsità. Vedremo, non voglio dire altro per il momento”.
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Omicidio di Chiara Poggi, la madre: “Si è parlato di un amante di Chiara e lì abbiamo deciso di porre un limite”
Rita Preda ha inoltre spiegato che nessuno ha interpellato la famiglia Poggi prima di pubblicare quell’articolo. “Abbiamo trovato l’articolo sul giornale e basta – afferma – Tante cose che ci hanno dato fastidio: la storia del piccione, ma poi si è parlato di un amante di Chiara e lì abbiamo deciso di porre un limite”. “Lei pensa che sci sia una regia dietro tutto questo?”, la incalza il conduttore. “Non so se c’è una regia dietro tutto questo, probabilmente qualcosa c’è ma non spetta a noi dirlo”, replica. “E’ un momento davvero brutto – continua la donna -, quello che ci ha fatto dire basta, è stato quando sono uscite notizie che Chiara aveva il doppio telefono, che aveva l’amante. E’ stato il punto di non ritorno. Prima eravamo sempre stati in silenzio, poi basta, bisognava dire qualcosa, bisognava fermare questa ondata di fango”.
In trasmissione sono intervenuti con una nota anche gli avvocati della famiglia Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna: “Non c’è limite alla fantasia, né alla volontà di vendere falsi scoop sulla pelle delle persone coinvolte. Dispiace che la Procura di Pavia non abbia sinora sentito il bisogno di intervenire nemmeno di fronte alle innumerevoli falsità che leggiamo ogni giorno, su iniziativa di soggetti privi di qualsiasi scrupolo”.

La famiglia denuncia una “continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte”
In studio insieme a Milo Infante anche la criminologa Roberta Bruzzone, che nel corso della telefonata della madre di Chiara Poggi interviene dicendo: “Buonasera, sa che io le sono sempre stata molto vicina”. Non è la prima volta che Rita Preda si fa avanti per cercare di arginare la campagna che ritiene essere diffamatoria nei confronti della figlia e della sua famiglia. “La famiglia Poggi è da settimane vittima di un’assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social – si legge in una nota affidata ai legali – che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara”. “La trasmissione ‘Le Iene’ ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un uomo adulto’, Utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false”, si legge ancora.
La famiglia di Chiara Poggi denuncia inoltre una “continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l’attività di indagine”. Si fa riferimento alle “autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, che ha determinato l’incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto a ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione”. La famiglia ha fatto sapere che non esclude azioni legali.