Che fine ha fatto Maurizio Zamboni? Lo storico postino di “C’è posta per te” ha lasciato il people show di Maria De Filippi nel 2019 dopo averlo visto nascere e crescere. L’ex “portalettere” si racconta in un’intervista a “TvBlog” ripercorrendo gli esordi nei villaggi turisti e gli ultimi anni che lo hanno visto lontano dalla tv. Maurizio Zamboni ha lavorato per 15 anni alla Valtur. La prima volta che ha messo piede in un villaggio turistico risale al 1990. “Nei villaggi ci vado tuttora, lavoro come capo-animatore, ci tengo”, sottolinea. Sul piccolo schermo debutta nel 1997 con “una brevissima apparizione, su Italia 1, con Appuntamento al buio”. “Andava in onda prima di Generazione X di Ambra – ricorda – Facevamo il 4% di share al pomeriggio e dopo qualche tempo ci comunicarono che erano terminati budget e periodo di garanzia. Ad ogni modo, non ero all’altezza di gestire da solo una roba del genere”.
“Divenni un volto riconoscibilissimo grazie anche al pizzetto biondo”
Tre anni dopo, inizia l’avventura di “C’è posta per te” a cui deve la sua enorme popolarità. “Maria De Filippi stava testando le prime consegne per una nuova trasmissione – racconta Maurizio Zamboni a “TvBlog” – inizialmente provò con dei modelli, ma notò che davanti alle persone facevano fatica a creare una relazione, a generare empatia. Fu Maurizio Costanzo a suggerirle di chiamare qualcuno dai villaggi (…) C’eravamo io, Rossella Brescia e Walter Nudo. Poi in una seconda fase si aggiunse pure Walter Zenga (…) Divenni un volto riconoscibilissimo, grazie anche al pizzetto biondo che era un segno di distinzione. Come approccio portai nel programma molto dei villaggi turistici. C’erano i giochi, Maria ballava. Io ero il partner imbranato, mentre Kledi quello bravo”.
“Le storie di C’è posta per te sono sempre state vere, ci tengo a sottolinearlo”
“La gente si chiedeva chi fossero quegli inviati vestiti da postini – ricorda – A quel punto spiegavamo la dinamica della trasmissione, ovviamente senza mai rivelare chi li aveva fatti chiamare. Le storie di C’è posta per te sono sempre state vere, ci tengo a sottolinearlo. Nessuno sa che arriviamo, te lo assicuro. Per C’è posta per te la verità è l’aspetto più importante. Giunti nella città stabilita, andiamo alla ricerca dell’abitazione della persona, sperando di trovarla in casa. Non è scontato che ci sia. Le riprese in bicicletta magari si girano successivamente, in modo da evitare di dare nell’occhio. Non ho mai ricevuto accoglienze sgradevoli, mi sono posto sempre con la massima educazione”.
La consegna che gli è rimasta nel cuore è quella a Diego Armando Maradona. L’ex postino di “C’è posta per te” lo intercettò all’aeroporto di Fiumicino: “Quando si aprirono le porte gli arrivarono incontro 3 mila persone. Dovevo bloccare Maradona in mezzo alla folla che lo trascinava. Il rituale prevedeva le tre domande per capire se fosse il Diego che cercavo e ricordo ancora il suo sguardo. Pensò: ‘ma questo è scemo!’. Fu un’emozione mostruosa”.
“Maria De Filippi è una persona educatissima che si prepara e studia”
Maurizio Zamboni spende belle parole per Maria De Filippi: “E’ veramente immensa e C’è posta per te le assegnò un’enorme credibilità. E’ una persona educatissima, che si prepara e studia. Quando arrivai ero spaventato dal mondo della televisione e mi affidai a lei. La mia fiducia fu riposta come meglio non si poteva. Mi ha aiutato e insegnato tantissimo. E’ intelligentissima e molto sensibile. Ha un grande dono: la capacità di sintesi. Riesce a parlare poco senza perdere di autorevolezza. Ha tempi comunicativi eccezionali. Lei e le persone che la affiancano sono straordinarie”.
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“Mi sono sposato con Linda nel giugno 2022 dopo sette anni di convivenza”
La regina di Mediaset lo volle come tronista a “Uomini e Donne” ma quest’esperienza durò pochi mesi. “Maria amava mettermi in difficoltà proponendomi situazioni comiche per vedere come ne uscivo – svela – Pure in quel caso portai un po’ di clima da villaggio turistico. Non mi innamorai, l’anima gemella l’ho trovata in seguito. Mi sono sposato con Linda nel giugno 2022, dopo sette anni di convivenza. E’ tutta la mia vita”. Nel 2005-2006 Maurizio Zamboni ricoprì il ruolo di autore ad “Amici” per un periodo. All’epoca, la scuola di Maria De Filippi “includeva ancora i musical”.
“Avevo una certa esperienza figlia dei villaggi e mi occupai di quello, aiutando i ragazzi nel mettere in scena i loro lavori”, racconta. L’ex “portalettere” spiega perché nel 2019 abbandonò “C’è posta per te”: “Lasciai poco prima dell’arrivo del covid. Dopo venti anni di fila sentivo di aver chiuso il cerchio. Ho preferito concentrarmi anche su altre cose”. “Avere la possibilità di lavorare fianco a fianco con la De Filippi è stato come conseguire un Master universitario in vita e comunicazione. Era un ruolo piccolo ma importante, è stato un onore”, afferma.
Maurizio Zamboni ha un’agenzia di animazione e tiene lezioni di public speaking
Oggi Maurizio Zamboni ha un’agenzia di animazione tutta sua, Anima Vera. “Facciamo lavorare 150 ragazzi, tra estate e inverno, dai 20 anni in su – spiega – Il mio sogno sarebbe quello di aprire le porte pure ad animatori 60-70enni. Penso che il lavoro dell’animatore sia da premiare in quanto socialmente utile. Il nostro scopo è creare relazioni tra le persone, far nascere delle amicizie. Oggi è tutto più complicato, tutto si è raffreddato, un po’ per i social, un po’ per la pandemia. Ci siamo disabituati a relazionarci, c’è timidezza e maggiore freddezza”. In inverno, l’ex postino di “C’è posta per te” tiene lezioni sul public-speaking insieme alla moglie.