Lunetta Savino a “Belve”: “Sono stata insegnante di fellatio"

Lunetta Savino a “Belve”: “Sono stata insegnante di fellatio. Da giovane facevo cose a tre”

Germana Bevilacqua

Lunetta Savino a “Belve”: “Sono stata insegnante di fellatio. Da giovane facevo cose a tre”

| 28/05/2025
Lunetta Savino a “Belve”: “Sono stata insegnante di fellatio. Da giovane facevo cose a tre”

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Lunetta Savino è stata ospite di Francesca Fagnani a “Belve”. L’attrice barese ha ripercorso la sua carriera tra cinema, televisione e teatro rivelando anche episodi inediti e divertenti. “Che belva mi sento? Un gatto – esordisce -, perché è un animale che fa un po’ quello che vuole e ha capito tutto della vita”. “Il nome Lunetta le è stato dato perché l’anno in cui è nata c’è stato lo sbarco sulla luna”, spiega la conduttrice. “Si è vero – conferma lei – nonostante il nome sono una persona solare. Un po’ all’inizio l’ho patito, ma oggi mi piace”. Di sé stessa dice: “Sono un’ottimista, anche po’ permalosa e anche un po’ bugiarda. Le attrici devono esserlo”. “Hanno fatto bene a dire che sono la Meryl Streep italiana – aggiunge – mi dicono che le somiglio”. “Dicono che lei è la regina delle fiction. E’ una definizione che le piace?”, chiede la padrona di casa. “La mia storia mi ha portato verso le fiction. Il cinema italiano non dà molto spazio alle donne, la televisione sì”, risponde. “Dopo la sua interpretazione a ‘Mine vaganti’ è diventata un po’ un’icona gay. Le fa piacere?”, incalza la giornalista. “Sì molto, dopo quel film molte coppie mi fermavano per ringraziarmi”, svela Lunetta Savino. Uno dei suoi difetti più sgradevoli è essere vendicativa, caratteristica tipica di chi appartiene al segno dello Scorpione.
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“Gabriele Lavia mi disse che non avevo il profilo adatto per fare Ofelia. Peggio per lui”

“Mi racconta una ‘belvata’ che ha fatto?”, chiede Francesca Fagnani. “Da un po’ stavo sola – inizia a raccontare Lunetta Savino – e timidamente mi riaffacciavo nel mondo maschile. A Capodanno mi sarei dovuta vedere con un uomo, ma non si è presentato e non mi ha avvisata. Dopo un po’ di giorni mi ha chiamato. Io gli ho detto che non ricordavo chi fosse e ho chiuso il telefono”. L’attrice pugliese svela il segreto del suo successo: “Ce l’ho fatta per tigna e per talento, in ugual misura. Sono orgogliosa di me, mi sono comprata una bella casa e ho fatto tutto da sola”. Poi sottolinea di non aver mai avuto protettori: “Nel mio ambiente ho visto che le attrici per emergere e avere ruoli importanti hanno dovuto aspettare di essere fidanzata con il produttore o il regista”. Poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “A un provino mi dissero che non avevo il profilo adatto per fare Ofelia. Il regista era Gabriele Lavia. Peggio per lui”. Francesca Fagnani ricorda alla sua ospite quando le proposero un monologo nello spettacolo “Prova orale per membri esterni”, dove Lunetta Savino interpretava la professoressa di un “centro sperimentale di pompinologia”. “Lei era un’insegnante di sesso orale”, osserva la conduttrice. “Sì, di fellatio”, conferma lei.

“Hai capito che prova ho dovuto affrontare? – ironizza l’ospite -. Ci ho messo due mesi a decidere se farlo o meno, ero terrorizzata. Alla fine, ho deciso di buttarmi. Se non si fossero accorti di me neanche così… Invece se ne accorsero. Bevevo due gin tonic prima di entrare in scena, non dovevo assolutamente pensare a quello che stavo andando a fare. Era proprio una lezione su quell’argomento. Un argomento molto forte, ma trattato con eleganza e ironia”.

Lunetta Savino e Francesca Fagnani (Foto video)

Lunetta Savino a “Belve”: “Il successo mi ha dato stabilità economica e anche continuità”

L’attrice barese, esortata dalla conduttrice, ricorda quel monologo e spiega: “Il mio personaggio mostrava le varie tipologie di fellatio, è incredibile quante tipologie ci siano. C’è quello segato, il doppio 69, il simplex. Si parte sempre da un disegno alla lavagna. O da una spesa che devi portarti, ti arrangi con un po’ di ortaggi per fare la spiegazione e mostrare come si fa. È stato il periodo più divertente della mia vita”. Un giorno tra il pubblico c’era un dirigente Rai che le propose il ruolo della domestica, Cettina Gargiulo nella fiction “Un medico in Famiglia”. “Ho provato a rifare lo spettacolo dopo che è andato in onda ‘Un Medico in Famiglia’ – confessa – Dal pubblico sentii una voce: ‘Ma nonno Libero che dice?’ Capii che non potevo farlo più”. Del successo che l’ha investita grazie alla fiction Rai Lunetta Savino dice: “Ho pensato: ‘Era ora!’ Mi ha dato stabilità economica e anche continuità”. A proposito del suo abbandono della fiction con Lino Banfi, l’attrice spiega che il motivo era legato alla paura di rimanere intrappolata in quel ruolo: “Sono dovuta andare via sennò rischiavo di non uscire più da grembiule e ciabatte”.

Lunetta Savino e Francesca Fagnani (Foto video)

“Meno male che non ho fatto scene erotiche. Non sopporto i baci in scena”

L’attrice ammette di aver arrancato prima di ricominciare a lavorare dopo quel ruolo: “Dopo ho fatto fatica. Se fai la caratterista ti associano sempre a quella cosa lì. Già nella seconda serie mi avvertivano che non forse non avrei potuto più fare il cinema. Meno male che ho continuato”. “Perché fino allo scorso anno non le hanno mai dato un ruolo da protagonista?”, domanda la conduttrice. “Forse perché se fai la caratterista, resti imprigionata in quel genere di ruoli. Poi io sono fuori dal famoso ‘circoletto’, sono una battitrice libera”, è la spiegazione di Lunetta Savino. L’attrice confessa il suo desiderio di recitare in un film come Irina Palm. “È la storia di una donna che scopre di avere un talento nel masturbare gli uomini” sottolinea Francesca Fagnani. “Lo farò, ne sono certa – sentenzia lei – Scoprii questo film quando facevo ‘membri esterni’. Pensavo che fosse importante raccontare questa storia”. Poi racconta: “Meno male che non ho fatto scene erotiche. Non sopporto i baci in scena. Massimo Ghini, poco prima di un ciak, me ne chiese uno vero”.

Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino (Foto Instagram)

“Il miglio baciatore? Emilio Solfrizzi. Il peggiore Enrico Brignano”

Francesca Fagnani chiede a Lunetta Savino di stilare una classifica dei migliori baciatori. “Sono baci finti – spiega lei – è tutta una questione di tecnica, devi fare credere che sia vero, ma ci sono regole precise. Un buon baciatore è Emilio Solfrizzi, lui mi piaceva. Il peggiore Enrico Brignano, ma perché i comici non sanno fare queste scene”. “Mi sento una seduttrice, mi piace sedurre – ammette -. Mi piaccio, mi piace il mio seno, ma non mi piace il sedere, è piatto. Anche l’ironia aiuta”. Lunetta Savio nella vita è molto innamorata del suo compagno Saverio Lodato. I due stanno insieme dal 2015: “Ci ho messo un po’ di tempo dopo il divorzio con Franco Tavassi. Sono una che preferisce stare in coppia”. Sul suo passato sentimentale rivela: “Sono stata più traditrice che tradita. Mi dispiace, ma succede. Da giovane dopo un po’ mi annoiavo e tendevo a incrociare qualcun altro. Questi tradimenti avvenivano verso la fine. Tendenzialmente sono una traditrice, sono stata beccata per colpa del telefono. L’arrivo del cellulare per noi traditori è stato un disastro”.

Trasgressioni? Mi è capitata una cosa a tre. Da ragazza”, confida. Poi nega di essere mai stata attratta dalle droghe. La sua più grande paura invece sono le malattie e l’Alzheimer. “Il mio sogno nel cassetto? Un Oscar, ma non ci sono possibilità”, conclude.

Pubblicato il 28/05/2025 11:34

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