Della vita privata di Lucio Corsi, secondo classificato al 75esimo Festival di Sanremo con il brano “Volevo essere un duro”, si sa poco o nulla. Il cantautore grossetano svela qualche dettaglio in più in una lunga intervista rilasciata a “Vanity Fair”. “Sono cresciuto tra i prati e gli animali – esordisce – Ho avuto tanto a che fare con la noia. Se vivi in città puoi uscire e vedere i tuoi compagni, io ero un po’ isolato. Ma questa cosa mi ha fatto anche avvicinare alla musica. E poi cercavo gli insetti sotto i tronchi (…) La passione è stata subito la chitarra. Avevo 11 anni, per i successivi sei ho preso lezioni. Suonavo anche il piano con la nonna paterna. Anche se il primo a insegnarmi qualcosa fu un mio amico di Giuncarico che sapeva fare il blues. Mi sono divertito come un matto”.
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Lucio Corsi e il rapporto con Tommaso Ottomano
Lucio Corsi fa musica da 15 anni. I suoi genitori, superato lo scetticismo iniziale, lo hanno sempre supportato. “Quando hanno visto che lo facevo davvero con tutto l’impegno possibile e la serietà del caso, mi hanno aiutato, dato fiducia. È una cosa rara, sono molto fortunato”, dice. Dopo il liceo, Lucio Corsi è approdato a Milano dove ha iniziato a suonare per strada o nei localetti. “Per me è stata un’esperienza formativa al 100 per cento – spiega – non devi solo far fermare le persone, devi farle restare, e non è per niente scontato. Con la cassa al piede e la chitarra cercavo di incuriosire…”. Poco dopo nel capoluogo lombardo è sbarcato anche Tommaso Ottomano, coautore, fotografo e regista dei videoclip di “Volevo essere un duro”, con lui sul palco dell’Ariston. “Siamo diventati fratelli dal giorno uno – rivela – Da anni tiriamo avanti con le nostre invenzioni (…) Tommaso è un fratello a livello di musica e di idee, e anche di amicizia al di là del lavoro. Nella mia ‘famiglia’ ci metto anche la mia banda che suona con me dal vivo da sempre”.

“Non ho voglia di metter su famiglia, sento il bisogno di stare libero”
Prima di diventare popolare grazie al Festival di Sanremo, Lucio Corsi riusciva a mantenersi “con le date, suonando il più possibile” e la solitudine non gli pesava (“Secondo me è bellissima”). “Tenevo a quello che scrivevo, mi dava la gioia più grande, e credevo molto in quel che facevo – confessa – Anche senza il boom di Sanremo, sarei andato avanti a far questo perché è ciò che più amo fare in questo momento della mia vita. Non metto la mano sul fuoco che voglio far questo fino alla morte. Ci sta che da un giorno all’altro io cambi idea, smetta e faccia altro. Spero di cambiare, di non diventare solo quello che mi ero prefissato, spero di sorprendermi, sennò che noia… Il cambiamento, nella vita e nella musica, è la cosa più rara e più bella a cui bisogna tendere”. La conversazione si fa più intima: “Se sono innamorato? No. Sto pensando solo al lavoro, ora sento il bisogno di stare libero, far quello che mi pare, non ho voglia di metter su famiglia. Non ho proprio quel desiderio, per niente. Magari accadrà, ma non lo so, è una cosa che non mi interessa tanto. Questa idea poi che ci siano le età ‘giuste’ e i momenti ‘giusti’ per fare le cose non mi ha mai convinto”.

Il cantautore toscano svela cosa farà all’Eurovision Song Contest
Lucio Corsi rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest dopo la rinuncia di Olly. “Penso che andremo come abbiamo fatto a Sanremo – anticipa – come siamo noi in questo momento della nostra vita, che è quello che mi interessa. Non voglio raccontare frottole”. Il cantautore grossetano non ha mai suonato all’estero: “È una prima esperienza, sono curioso”. Lucio Corsi conferma di non essere interessato alla moda (a Sanremo ha indossato abiti vintage fatti a mano provenienti dal suo guardaroba, ndr), anche se in passato ha sfilato per Gucci. “Alessandro Michele mi vide coi Baustelle a teatro, gli piacque l’esibizione e mi invitò insieme a Francesco per quella campagna – spiega – In quel periodo i riferimenti di Gucci andavano a prendere a piene mani da una delle mie grandi passioni, il glam rock degli anni ’70, e scattava Mick Rock, il fotografo delle rockstar. Fare quelle foto, anche conoscere lui, per me è stato un sogno, se ci penso non mi sembra vero”.