Ottavio Cappellani dice la sua sul videoclip di “Buongiorno da Mondello”
- Lo scrittore aveva già passato in rassegnato le ciabatte col calzino bianco di Chiara Ferragni
- “L’invidia nei confronti di Angela da Mondello se li sta mangiando vivi”
- La provocazione: “Ma davvero credete che esista una Sicilia che si contrappone a lei?
Dopo aver detto la sua sulla ciabatta in plastica abbinata al calzino bianco lanciata da Chiara Ferragni (LEGGI QUI), Ottavio Cappellani passa in rassegna sulle pagine de “La Sicilia” il videoclip del nuovo singolo di Angela Chianello, meglio nota come Angela da Mondello. La nuova canzone della casalinga palermitana, diventata un fenomeno virale dopo aver detto la sua sul Covid ai microfoni di “Live – Non la D’Urso”, si intitola “Buongiorno da Mondello” (LEGGI QUI).
“Io rimproverato per aver pubblicato il video sulla mia pagina FB”
Secondo lo scrittore catanese, il videoclip del brano è “un capolavoro nel quale si raggiungono (e si superano) i livelli della Roberta Torre di ‘Tano da morire’ e dell’intera filmografia di Ciprì e Maresco, quanto meno a genuinità e integrità artistica”. “Ho pubblicato il link youtube del video sulla mia pagina personale Facebook e apriti cielo – racconta – Mi hanno rimproverato: non devo darle visibilità; queste cose insultano la Sicilia e i siciliani; anche a parlarne male le si fa pubblicità e amenità del genere. Ragazzi: l’invidia nei confronti di Angela da Mondello se li sta mangiando vivi, li ha fatti sbroccare, gli ha fatto detonare il cervello, non si spiega altrimenti come possa loro venire in mente di dirmi cosa devo o non devo fare con la mia pagina Facebook”.
“C’è una buona fetta di verità sicula”
“La verità è che io trovo il video di un neorealismo eccezionale – insiste Cappellani – Intendiamoci, la tipa non è ‘camp’ (ossia il suo trash non è consapevole ma naif), e però quel video è capace di schiaffare sul tavolo una buona fetta di verità sicula: il ‘wannabismo’ (la tendenza a ‘volere ma non potere’), il delirium influencer, il baretto di paese coi limoni e la menta del mojito un po’ appassiti, il secchiello del ghiaccio sul gommone, il ‘body positive’, l’imitazione dell’imitazione dell’imitazione di Jennifer Lopez, insomma tutto quanto può rendere chiaro – in maniera immediata, come solo una ‘vera’ opera d’arte può fare – la decadenza assoluta della Sicilia. Decadenza che, è bene specificarlo ancora una volta, non è ‘arretratezza’ bensì ‘declino’”.
“Le reazioni di chi si scandalizza mi deliziano”
“Ma la cosa che mi delizia oltremodo sono le reazioni di chi si scandalizza e infuria – conclude – Ma davvero questi credono che esista una Sicilia dall’estetismo greco, o barocco, o federiciano, che si contrappone ad Angela da Mondello? Ma che, davero davero? (…) Politici, musicisti, pittori, scrittori, direttori di festival, presidenti della mandorlata, ideatori di rassegne, registi, compagnie di giro, scippatori, editori, componenti di giurie, organizzatori di Miss Qualcosa, insegnanti, presidi, dirigenti, burocrati, imprenditori del cemento e dell’asfalto, si sentono tutti migliori di Angela Chianello da Mondello. E invece, fidatevi, siete peggio”.