La cantante debutta su Instagram con il suo “dio siciliano”
- Pioggia di apprezzamenti: “Bellissimi è dir poco”
- L’artista e l’avvocato sono legati da quasi due anni
- La confessione: “Lui purtroppo dice arancina e non arancino”
Levante aveva avvisato tutti: “E’ un dio siciliano, di una bellezza non comune”. La cantante si riferiva a Pietro Palumbo, l’avvocato palermitano al quale è legata sentimentalmente da quasi anni e a cui ha accennato per la prima volta in un’intervista qualche giorno fa al “Corriere della Sera”. Adesso i due sono usciti allo scoperto anche sui social. Levante ha infatti condiviso sul suo profilo Instagram la prima foto di coppia.
Pioggia di apprezzamenti
“Senza ironia: non siamo venuti bene. Altra estate, altri noi. Buone vacanze estive a tutti”, ha scritto nella didascalia. Gli apprezzamenti tra i commenti si sprecano: “Belli che siete”, “Mannaggia però peccato che siete brutti…”, “Ma siete belli illegali”, “Senza inutili giri di parole: che bono”, “E se venivate bene me rompevano i cristalli liquidi der telefono!”, “Adottatemi”, “Non è vero: siete venuti non solo bene, ma pure alla grande. Vi auguro una bella estate, in letizia”, “Bellissimi è dir poco”.
Gli scatti rubati
Per quasi due anni, Levante era riuscita a tenere la sua storia d’amore lontano dai riflettori. Poi uno scatto rubato è finito su un settimanale. “Cerco di proteggerlo, e le uniche foto che sono uscite sono state rubate – ha raccontato al “Corsera” – Ho peccato di ingenuità: mi sono fidata di una famigliola. Quando ho visto lei allontanarsi con il telefonino ho pensato: ‘Lasciamole il suo momento di gloria con gli amici su WhatsApp’. Non pensavo che avrebbe venduto le foto a un settimanale”.
“Purtroppo dice arancina e non arancino”
La cantante siciliana ha descritto l’incontro con il bell’avvocato come “un grandissimo colpo di fortuna”. “Quella sera ero arrabbiatissima – ha ricordato – e un amico mi propose di uscire a mangiare. Poi ritrattò, si era scordato di una cena di compleanno. E lì mi sono trovata a tavola con questo dio siciliano, di una bellezza non comune. Ma la sua bellezza è quasi trascurabile rispetto all’animo che ha. Purtroppo dice arancina e non arancino… Siamo agli opposti, lui è di Palermo”.