In un’intervista a “La Verità”, Katia Ricciarelli svela il motivo della sua mancata partecipazione ai funerali dell’ex marito Pippo Baudo. Il conduttore si è spento sabato 16 agosto a Roma all’età di 89 anni. La cantante lirica, che è stata sposata con il presentatore dal 1986 al 2004, si è presentata alla camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie accompagnata dall’amica Mara Venier. Quello è stato il suo ultimo saluto all’ex consorte. La ragione per cui non è partita alla volta di Militello in Val di Catania, dove mercoledì 20 agosto si sono svolti i funerali di Pippo Baudo, l’ha spiegata per l’appunto nell’intervista rilasciata al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro.
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Katia Ricciarelli assente alle esequie di Pippo Baudo: il motivo
“Non sto bene – ha confidato Katia Ricciarelli – L’altro giorno sono caduta e per non battere la testa mi sono incrinata una costola. Militello è troppo lontano. E me lo voglio ricordare com’era quando ci siamo sposati lì, nel 1986. Me lo porterò nella testa e nel cuore”. La soprano ha ricordato l’ultimo casuale incontro all’Arena di Verona con l’ex marito dopo anni di gelo: “Ci siamo trovati a due poltrone di distanza. Allora, io mi sono alzata e ci siamo abbracciati senza parlare. Come ci fossimo lasciati due giorni prima. Poi non l’ho più visto. Quando lo rivedrò in Paradiso ci abbracceremo e canteremo insieme Il suo nome è donna Rosa. Come facevamo a casa, quando lui si metteva al pianoforte”. Katia Ricciarelli ha anche espresso tutta la sua amarezza per non essere stata informata del decesso dell’ex consorte dalla famiglia del conduttore.

L’amarezza della soprano: “Nessuno mi ha detto che era morto”
“Ho saputo che era morto perché mi sono arrivati sul cellulare un paio di messaggi che dicevano: ci dispiace molto per Pippo – ha confessato – Era morto e non me l’avevano detto. L’ho trovata una cosa molto cattiva. Sabato sera alle 21 poi mi ha chiamato Mara (Venier, ndr) Con lei mi sono sentita più forte e le ho chiesto di accompagnarmi alla camera ardente. Altrimenti sarei stata ancora più triste. Lì ho visto la segretaria, Dina Minna: ‘Telefonarmi no?’, le ho detto (…) E lei niente. Mi ha detto che per lei Pippo era come suo padre. Anche l’avvocato Giorgio Assumma non mi ha detto niente. Però, non voglio far polemica. Speravo che la notizia me la dessero Dina o Tiziana, la figlia. Ma ripeto: niente polemiche”.
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L’abbraccio con Tiziana Baudo alla camera ardente
“Quando ci pensavo prima mi dicevo: se succede, come farò? Ora che il momento è arrivato, ho avvertito tanta solitudine – ha concluso la cantante lirica – Alla camera ardente mi ha accompagnato Mara che è come una sorella. Ho dato un bacio alla bara e mi sono commossa pensando che dentro c’era lui. Ho dovuto sedermi. Mara ha visto Tiziana e mi ha portato da lei. Ci siamo abbracciate, senza parlare. È strano che queste cose le facciamo davanti alla morte di una persona cara”.