Ficarra e Picone rompono il silenzio, ecco cosa c'è dietro il loro addio a "Striscia La Notizia" - Perizona Magazine

Ficarra e Picone rompono il silenzio, ecco cosa c’è dietro il loro addio a “Striscia La Notizia”

Daniela Vitello

Ficarra e Picone rompono il silenzio, ecco cosa c’è dietro il loro addio a “Striscia La Notizia”

| 02/12/2020

Il giorno dopo aver annunciato l’addio a “Striscia La Notizia” dopo 15 anni e 17 edizioni (LEGGI QUI), Ficarra e […]

Il giorno dopo aver annunciato l’addio a “Striscia La Notizia” dopo 15 anni e 17 edizioni (LEGGI QUI), Ficarra e Picone spiegano in un’intervista al “Corriere della Sera” cosa li ha spinti a maturare questa decisione.

”Nel nostro lavoro ogni tanto ci sta di rimescolare le carte. Era venuto il momento. È una scelta ponderata, che non è arrivata all’improvviso – svelano – È una decisone che è nata e cresciuta nel tempo, come quando scrivi un film o uno sketch per la televisione: alla fine ti dimentichi chi ha avuto l’idea o ha cominciato a parlarne. Ne discutevamo tra di noi e poi ha preso sempre più forma, con leggerezza, tranquillità e già un briciolo di nostalgia che ci pervade”.

I due comici palermitani raccontano anche come ha reagito Antonio Ricci: “È dispiaciuto quanto noi, ma ha compreso la scelta. Antonio ci ha fatto sentire fin dal primo giorno che Striscia non era casa sua, ma anche casa nostra. Ci ha fatto sentire sempre importanti. Anche umanamente. È sempre stato presente ai nostri debutti teatrali, è venuto a Siracusa per la prima delle Rane di Aristofane, c’era sempre alle prime dei nostri film. Ci ha fatto sentire della famiglia. Mai uno scontro con lui. Tra di noi c’è sempre stato un confronto aperto, libero, sincero, tranquillo, sereno. Ci ha regalato una grandissima opportunità”.

Un’immagine per riassumere questi 15 anni di “Striscia”? “Credo che per tutti gli italiani ma per noi siciliani in particolare aver visto Stefania Petyx andare a suonare il campanello della famiglia Riina a Corleone per chiedere spiegazioni sul risarcimento danni che avevano chiesto sia stata una pagina di televisione e impegno civile importante. Lì c’è tutta l’anima più bella di Striscia”, risponde Picone. “Mi viene in mente quando abbiamo fatto come un vero telegiornale, dando noi per primi in diretta il risultato delle elezioni dell’ultimo scontro tra Prodi e Berlusconi che era sul filo di lana. I tg avevano chiuso senza la certezza dell’esito e noi fummo i primi a darlo”, gli fa eco Ficarra.

I due comici sono consapevoli di rinunciare ad una grande vetrina. “Sicuramente sappiamo che Striscia ogni giorno è tra i primi programmi più visti della giornata – dicono – è una grande opportunità, ma adesso sentiamo il bisogno di cambiare. E poi le cose non sono belle solo perché le vedono tante persone, ci possono essere cose bellissime viste da pochi”. Al momento, Ficarra e Picone non hanno alcun progetto. “È questa la cosa bella – sentenziano – Abbiamo il cassetto pieno di idee, progetti, sogni, il teatro è sicuramente una forma di espressione che ci piace tanto. Ma per il momento guardiamo il cassetto”.

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