Selvaggia Lucarelli e il fidanzato si raccontano in tv: "Ci siamo conosciuti grazie a un'olgettina" - Perizona Magazine

Selvaggia Lucarelli e il fidanzato si raccontano in tv: “Ci siamo conosciuti grazie a un’olgettina”

Daniela Vitello

Selvaggia Lucarelli e il fidanzato si raccontano in tv: “Ci siamo conosciuti grazie a un’olgettina”

| 12/11/2020

Ospiti di Daria Bignardi a “L’Assedio”, Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli, insieme da cinque anni, raccontano com’è nata la loro […]

Ospiti di Daria Bignardi a “L’Assedio”, Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli, insieme da cinque anni, raccontano com’è nata la loro storia d’amore. Prima di conoscere Lorenzo, più giovane di lei di 15 anni, la giornalista aveva allacciato relazioni tossiche. L’arrivo di Biagiarelli nella sua vita è stato per lei come una sorta di resurrezione. Lorenzo rappresenta l’amore gentile, quello che non ti fa soffrire, che non ti fa strappare i capelli ma che ti fa comunque appassionare. Una sorta di premio dopo tanti amori sbagliati.

“Lorenzo è un po’ penalizzato perché molti pensano che sia il mio prolungamento, pensano che io sia molto ingombrante e che lui sia un qualcosa che mi sta intorno, qualcosa di decorativo – esordisce la Lucarelli – Mentre sono felice che la sua identità che è veramente radiosa e risolta possa avere l’occasione di mostrarsi per quella che è. Perché non è nulla che riguarda me”.

I due raccontano il loro primo incontro. “Ci siamo conosciuti grazie a un’olgettina – ricorda la Lucarelli – Io avevo scritto un post di quelli sempre miei, rassicuranti, dolci e delicati. Avevo nominato qualche olgettina e una di queste si offese tantissimo e lasciò un commento veramente inquietante. Scrisse ‘io sarò il tuo tormento, ti ruberò qualunque uomo tu amerai nella vita’. Sotto spuntò il suo commento ‘Tranquilla Selvaggia, non mi avrà mai’”.

“C’erano stati degli intercorsi virtuali – precisa Biagiarelli io facevo ancora la sedicente rockstar. Un brano molto tamarro richiese l’aiuto di alcuni amici di questi produttori tra cui lei. Quindi lei che non aveva altro modo per pubblicizzare questa cosa fuori dal suo target scrisse ‘Non è che qualcuno ha il numero del cantante?’. Io le feci mandare il numero ma lei non lo usò mai”. “Poi lui, riferendosi a quel commento sull’olgettina, mi ha scritto in privato su Facebook e tre giorni dopo è scattato l’appuntamento”, aggiunge Lucarelli.

“È stata come la resurrezione di Cristo. Ci ho provato per tre giorni, lei ha opposto le difese, poi è crollata su una nota vocale dei Pooh un po’ riarrangiata e da lì è stata tutto in discesa – svela Lorenzo – Le ho mandato ‘Pensiero’, solo che al posto di dire ‘Non restare chiuso lì pensiero’ diceva ‘Non restare chiusa lì Selvaggia, esci a cena assieme a me mannaggia’. All’inizio non le ho scritto perché non capivo con che meccanismo selezionava gli uomini da mettere alla berlina. Cosa mi ha colpito di lei? È bellissima, intelligentissima, ha questo modo di vedere il mondo che assomiglia un po’, anche se la mia placidità fa un po’ da contraltare. Mi sono detto ‘Le chiedo di uscire e vediamo cosa succede’ non presagendo quello che poi sarebbe successo”.

“Quella sera non è successo niente di speciale, siamo andati a cena in un ristorante giapponese – racconta la Lucarelli – È stato divertente il fatto che tutti e due, conoscendo la nostra differenza d’età che è 15 anni, abbiamo pensato a qualcosa che fosse adatto all’altro. Ai tempi lui aveva 25 anni e io 40. Mi ha portato a fare l’aperitivo in una specie di posto per mummie, uno di quei bar milanese dove il cappuccino costa 16 euro. E io l’ho portato in un sushi brasiliano, tutto smart. Poi abbiamo fatto una passeggiata in corso Sempione e siamo finiti sotto l’Arco della Pace e ci siamo baciati lì sotto. Sembra quasi un film di Pieraccioni. Poi tante resistenze perché io ero inevitabilmente spaventata dalla differenza d’età. Anche per un fatto di vanità. Essere quella più vecchia della coppia mi scocciava molto. Ero sempre stata abituata ad essere la più giovane, la più figa. Era lui il più figo e il più giovane. Poi inizialmente io passavo circa metà della giornata senza che Lorenzo esistesse. Mi svegliavo la mattina, portavo il bambino a scuola e lui dormiva. Studiava all’università, aveva una vita più sregolata”. “Su di lei non avevo dubbi, avevo l’incoscienza dei 25 anni”, le fa eco il compagno.

La Lucarelli spiega quando ha capito di trovarsi di fronte ad un amore gentile. “Dopo che l’ho conosciuto – confessa – mi sono detta ‘Ok ho smesso di soffrire. Magari ci lasceremo. Però comunque andranno le cose spero di conservare questo senso di gratitudine che ho nei suoi confronti’. Comunque vada io ho vissuto questi 5 anni con serenità, anche con passione, ma senza quei turbamenti che ti fanno stare male. Alle volte abbiamo avuto dei conflitti e siamo stati anche male. Un paio di volte abbiamo anche minacciato di lasciarci. Tu soprattutto hai minacciato di lasciarmi. Per esempio, quando eravamo all’inizio della nostra storia e lui mi ha detto ‘basta’, io ho fatto una cosa che non avrei mai fatto nelle relazioni precedenti: ho insistito, ho cercato di convincerlo. Nelle relazioni precedenti non lo avrei mai fatto perché era un gioco di forza, una sfida continua. Alla fine era una questione di orgoglio. Con lui ho abbassato completamente le difese. C’erano anche molti indizi che mi dicevano che superata la difficoltà iniziale questa storia poteva funzionare. La nostra storia funziona e questo è inequivocabile”.

“Noi ci siamo incontrati a due diversi stadi di civilizzazione – spiega Biagiarelli – Lei era la società progredita, io l’allegra tribù. Io per esempio non pensavo che per stare con una persona a un certo punto dovessi anche viverci insieme. Questa cosa non mi era mai passata per la mente. Siamo andati a vivere insieme più o meno dopo un paio di mesi. Io ho avuto un’influenza, lei mi ha tenuto in casa perché in quel momento mi trovavo da lei”. “Capisci? L’ho trattenuto con la malattia”, ironizza Selvaggia.

Lorenzo parla del suo rapporto con Leon, il figlio che la Lucarelli ha avuto 15 anni fa da Laerte Pappalardo: “Con Leon è andata benissimo. Cinque anni fa i suoi 10 anni corrispondevano molto ai miei 10 anni. C’era un immaginario che ci accomunava. Ci siamo conosciuti al ristorante cinese, lui si è messo in bocca 25 ravioli piccanti e ho detto ‘vabbè, andiamo d’accordo’”.

“Io e lui siamo molto diversi per indole, però per il resto abbiamo lo stesso modo di vedere il mondo – conclude Selvaggia – Lui è la parte meno manifesta di me, quella altruista, quella buona. Poi io scelgo di mostrare di più altro. Io credo di essere la parte più manifesta di lui, quella che lui nasconde. Lui ha un fortissimo spirito critico e anche polemico specie tra le mura domestiche. Forse in questo senso ci completiamo. Poi è sempre felice, a lui piacciono le persone, il mondo. Vorrei ucciderlo perché vedo questo ottimismo che resiste a tutto. Lui si sveglia tutte le sante mattine e dice ‘ti amo’, ‘ma che bella giornata’ e io tutte le sante mattine gli vorrei dirgli ‘passami il napalm’”.

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