"Meridionali inferiori", Mario Giordano punito dall'Ordine dei Giornalisti per le frasi choc di Feltri - Perizona Magazine

“Meridionali inferiori”, Mario Giordano punito dall’Ordine dei Giornalisti per le frasi choc di Feltri

Daniela Vitello

“Meridionali inferiori”, Mario Giordano punito dall’Ordine dei Giornalisti per le frasi choc di Feltri

| 05/11/2020

Mario Giordano paga caro non aver preso le distanze con fermezza dalle dichiarazioni antimeridionali rilasciate da Vittorio Feltri durante la […]

Mario Giordano paga caro non aver preso le distanze con fermezza dalle dichiarazioni antimeridionali rilasciate da Vittorio Feltri durante la puntata di “Fuori dal coro” andata in onda lo scorso 21 aprile. Feltri definì gli abitanti del Sud Italia “inferiori” scatenando il putiferio (LEGGI QUI). Il conduttore finì nell’occhio del ciclone per la linea morbida adottata in diretta.

Dopo il polverone esploso, Giordano si dissociò dal Feltri-pensiero sui meridionali pur ribadendo la sua stima nei confronti del collega. “Sarò sempre contento di ospitare Feltri e di lasciarlo libero di dire ciò che crede, ma non condivido il suo pensiero sui meridionali. È lontano anni luce da ciò che penso”, scrisse su Twitter.

“Non ci sono differenze tra italiani, figuriamoci se ci possono essere ’superiori’ o ‘inferiori’, non esiste – aggiunse a “Fuori dal coro” – Vittorio Feltri – che è un grande del giornalismo e con cui mi onoro di aver fatto alcune delle più grandi battaglie di civiltà di questo Paese – ha detto una cosa che – per come è uscita, per come è stata interpretata – è evidente che non sta né in cielo né in terra e non può appartenere a nessuno di noi. Non a me o a nessuno che lavora in quest’azienda. Se io la scorsa settimana non sono stato abbastanza chiaro nel prendere le distanze da quella frase, chiedo scusa. L’ho già chiesto in settimana in tutti modi, chiedo scusa un’altra volta. Scusa perché non ho preso le distanze”.

Le scuse non lo hanno salvato dalla censura ricevuta dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. “Vengo condannato dall’Ordine dei giornalisti non per un mio pensiero, ma per il pensiero di un altro, dal quale io mi sono dissociato ma, a parere dei censori, in modo non abbastanza duro – annuncia in una lettera inviata a Maurizio Belpietro, direttore de “La Verità” – Ma cosa avrei dovuto fare? Più che interromperlo con un “questo non lo puoi dire”? Avrei dovuto sputargli in un occhio? Spaccare la telecamera? Insultarlo in diretta? Chiedere l’intervento dei caschi blu dell’Onu?”.

“Vanno in onda ad ogni ora del giorno, terroristi, delinquenti, fannulloni, falsari, abbiamo assistito a interviste a mafiosi e camorristi, non parliamo di corrotti e prostitute che imperversano dappertutto. Possibile che io venga censurato per aver ospitato Feltri?”, si chiede.

“Molti dei ragazzi della mia trasmissione che vanno in giro a raccontare pezzi di realtà dimenticati da tutti sono stati aggrediti, minacciati, insultati – fa presente – Mai una volta ho sentito una persona dell’Ordine spendere una parola per difenderli”. “E quel tesserino viene voglia di stracciarlo anche a me”, conclude.

A condannare le frasi choc di Vittorio Feltri era intervenuta anche l’Agcom. L’autorità aveva accertato la violazione del regolamento di contrasto all’hatespeech nei confronti dell’emittente R.T.I (è l’acronimo di Reti Televisive Italiane Spa, società del Gruppo Mediaset, ndr) e aveva rilevato che Mario Giordano non si era adeguatamente dissociato dalle dichiarazioni del suo ospite.

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