Righeira, la confessione di Johnson: "Io e Michael non abbiamo più niente da condividere" - Perizona Magazine

Righeira, la confessione di Johnson: “Io e Michael non abbiamo più niente da condividere”

Daniela Vitello

Righeira, la confessione di Johnson: “Io e Michael non abbiamo più niente da condividere”

| 01/09/2020

“Tornare insieme? Non credo proprio”. Stefano Righi, in arte Johnson Righeira, è una delle due anime del duo che ha […]

“Tornare insieme? Non credo proprio”. Stefano Righi, in arte Johnson Righeira, è una delle due anime del duo che ha fatto ballare intere generazioni con tormentono quali “Vamos A La Playa”, “L’Estate Sta Finendo”, “No Tengo Dinero” e “Innamoratissimo”. Johnson esclude il “ritorno di fiamma” con Stefano Rota, in arte Michael Righeira. I due si sono detti addio, artisticamente parlando, per ben due volte. “La prima separazione fu dal 1992 al 1999. Quella definitiva è datata 23 giugno 2015”, racconta. “I motivi – aggiunge – sono gli stessi, con aggravanti. Non abbiamo più niente da condividere”.

Il cantante ricorda gli anni d’oro dei Righiera: “La sera facevamo tardissimo e il giorno dopo lasciavamo le camere degli hotel di pomeriggio. Le cameriere si inferocivano. Quando bussavano, avevamo il coraggio di mettere fuori i bagagli e poi tornavamo a letto (…) Certi ritardi clamorosi… Aerei che ci aspettavano, dopo che i nostri discografici avevano chiamato il capo scalo di turno, e noi che spuntavamo sotto gli sguardi omicidi dei passeggeri”.
Johnson ammette di aver sperperato tanto denaro: “Sono riuscito a dilapidare i soldi man mano che li guadagnavo. Andava tutto così veloce…”.

Spese assurde? “Ero a Riccione, verso la fine degli anni 80, e ci aspettavano a Campagna, nel Salernitano – ricorda – Ero con una fidanzata e facemmo tardi. Morale: non sentii la sveglia. Era Ferragosto e i treni utili erano tutti partiti, così fui costretto a chiamare un taxi. Quando arrivammo la folla stava già aspettando e il tassametro segnava un milione e duecentomila lire. Il taxista mi fece lo sconto e pagai 900 mila…”.

Oggi i diritti d’autore per “Vamos A La Playa” sono “una sorta di pensione”. “Vende ancora in tutto il mondo – svela – Due-tre anni fa fu usata da McDonald’s per il pubblico spagnolo: parliamo di 15 mila euro. Peccato che il coronavirus abbia bloccato lo spot di un’agenzia di scommesse che voleva usare Un giorno all’improvviso”.

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