Dipendente dal gioco e dal sesso. Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, non ha mai fatto mistero di aver combattuto contro questi […]
Dipendente dal gioco e dal sesso. Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, non ha mai fatto mistero di aver combattuto contro questi due problemi in passato. In un’intervista a “Oggi”, il cantante che si definisce bigamo (ha una moglie e una compagna da anni, condizione accettata in famiglia) parla così della sua vita a tre: “Sarò bigamo anche nell’aldilà. Nella mia cappella ci sarà posto per me, per la mia compagna Patricia, per mia moglie Anna e per le persone che amo”.
Pupo si è lasciato alla spalle la dipendenza dal sesso. “Ora va molto meglio. Ho imparato a governare gli impulsi – svela – In materia ho dato fin troppo: tra masturbazioni e passioni occasionali non mi sono fatto mancare nulla. Ho sofferto non poco: quando dicevo di essere affetto da quella patologia venivo deriso e preso poco sul serio. Ma chi ha vissuto questo tipo stesso problema sa che non è facile uscirne”.
L’artista ha dei trascorsi da playboy. Ha avuto più donne contemporaneamente e per ‘liberarsi’ di alcune di loro è arrivare a raccontare bugie. “Sono arrivato ad avere una decina di flirt in giro per il mondo e tre, quattro in Italia – racconta – Inventavo concerti inesistenti, esibizioni private, riunioni, contratti da firmare. Poi prendevo la mia Jaguar e portavo le mie amanti a Venezia al Cipriani o al Danieli. Quante sberle mi sono beccato perché confondevo i nomi delle donne”.
Pupo è ricorso ad una bugia per non saldare un grandissimo debito di gioco. “Mi salvai inscenando la mia disperazione e dicendo una bugia squallida: inventai che avevo un gravissimo problema familiare, che mia madre o una delle mie figlie aveva una malattia rara e costosissima”, ricorda.
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