Come si fa a sopravvivere alla morte di un figlio? Lo spiega con grande commozione Lory Del Santo che, il 20 marzo del 1991, perse tragicamente il figlio Conor. Il bambino, nato dalla relazione con Eric Clapton, aveva 4 anni e cadde da un balcone a causa della disattenzione di un domestico che lasciò aperta una porta finestra. Da 25 anni Lory Del Santo tiene i suoi ricordi, compresi i video del figlio, chiusi in una scatola che ha deciso di aprire a “Domenica Live” per provare ad esorcizzare il dolore che si porta nel cuore.
“Cerco di dimenticare che giorno è – racconta – Da tutta la vita cerco di dimenticare anche se ci sono delle cose belle che bisognerebbe ricordare. Ma si trovano sempre difetti in ciò che si è fatto. Magari ciò che abbiamo fatto è il meglio che potevamo fare in quei momenti”.
“Gli esseri umani sono composti di cicatrici che guariscono ma lasciano il segno – spiega – Tutti noi abbiamo delle ragioni per essere tristi, soffrire, disperarci. Vedo molta gente che ce la fa ad uscire dal tunnel e trovare la luce e se ce la fanno loro penso che posso farcela anche io. Mi ispiro a loro”.
“Quando si nasce si riceve un dono importante che è la vita – prosegue – Se abbiamo la fortuna di viverla, dobbiamo essere pronti in ogni momento a restituire qualcosa. La felicità non può essere per sempre o perfetta ma abbiamo comunque il dovere di cercare quella felicità per rispetto alle persone che ci vogliono bene. Ho pianto talmente tanto che poi ho detto basta“.
Lory Del Santo fa riferimento alla scatola dei ricordi: “So quello che c’è dentro, la portavo sempre chiusa da una casa all’altra. Un giorno la aprirò… Non avevo mai avuto il coraggio di guardare questi filmati. Ma quando accadrà che ce la farò? Perché non posso guardare questi filmati, perché? Ogni volta sto lì per farlo… “.
“Lui aveva la mania di suonare la chitarra – dice di Conor mentre scorrono alcune sue foto – Aveva una voce bellissima, sarebbe stato davvero un talento. Ho raccolto queste sue immagini da bambino, quando poi è avvenuto l’incidente, li ho messi in un angolo e non li ho più guardati. Non ho mai più avuto il coraggio di farlo, ho rinchiuso questi video in una scatola che continua a girare…”.
L’attrice e regista viene accompagnata nella stanza del cinema per vedere il film della sua vita. Alcuni spezzoni fanno riferimento a momenti vissuti con Conor che la Del Santo rivede per l’appunto a distanza di 25 anni.