Grane giudiziarie per Roberta Bruzzone. Secondo quanto riporta “Dagospia“, la criminologa più amata della tv è stata citata in giudizio nell’ambito di un procedimento penale a suo carico presso il Tribunale di Tivoli.

La Bruzzone deve difendersi dalle accuse dell’ex compagno Marco Strano del quale avrebbe “ripetutamente offeso la reputazione pubblicando sul social network Facebook numerosi post diffamatori“.

Nei documenti si legge che la donna, volto noto di svariate trasmissioni televisive, “utilizzava più volte in maniera denigratoria l’aggettivo “strano” facendo chiaro riferimento alla persona del suo ex compagno, come nei seguenti post: “in effetti mi sembra proprio strano …questo impulso diffamatorio irrefrenabile…“, “questi strani soggetti perversi hanno bisogno di ricercare donne che non si concedono…certo mi dispiace per queste donne perché se arrivassero ad abbassare la zip…si farebbero un sacco di risateeeee”.

In un altro post, inoltre, la Bruzzone definiva  il soggetto in questione un “mitomane fallito con in dotazione una calibro 9, lo accusava di averle deliberatamente ucciso il cane, ed infine commentava, con riferimento alla nuova compagna straniera del querelante, che lui l’aveva affittata staccandone il cartellino ed acquistata in qualche compravendita di spose dall’est facendosi qualche foto con lei per far finta di avere una vita”.

Infine, in un attacco personale, la criminologa scriveva: “È talmente fuori di testa da farmi temere per la mia incolumità e per quella delle persone a me vicine”. Mentre attaccandolo sul piano professionale, diceva: “Non ha nemmeno la laurea in psicologia o uno straccio di specializzazione…da uno che qualche tempo fa voleva comprare all’estero un titolo falso per sistemare la questione della sua assenza di titoli validi”.