Enrico Mentana, 70 anni compiuti lo scorso gennaio, ripercorre la sua carriera in un’intervista al “Corriere della Sera” in cui accenna anche alla sua compagna Francesca Fagnani. Il giornalista milanese, figlio d’arte, aveva 25 anni quando entrò al Tg1 realizzando un sogno. “Ho cominciato a lavorare con persone che di solito vedevo dentro la tv – racconta – come Emilio Fede e Massimo Valentini conduttore per eccellenza del Tg1. E io giovanissimo mi trovavo a lavorare con lui. Non esisteva il computer. Il primo fax lo vidi otto anni dopo nell’88”. Una realtà distante anni luce da quella odierna. Al Tg1 Enrico Mentana era “l’ultima ruota del carro degli esteri”. “Scrivevo una notizia di tre righe su un pezzo di carta carbone perché poi si dovevano fare varie copie per capo servizio, coordinatore, regista, conduttore – ricorda – (…) Un mondo completamente diverso dal punto di vista umano, tecnologico e giornalistico. Sono felice però di aver trascorso del tempo con i ‘grandi’ del giornalismo, non solo per età ma per prestigio”.
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“Non amo troppo frequentare i giornalisti nel tempo libero”
Nel 1992, a 37 anni, Enrico Mentana fonda il Tg5 e riesce a superare gli ascolti del Tg1. “I record sono fatti per essere battuti – sentenzia – Ma la questione si lega a Berlusconi: lui aveva una grande ambizione da imprenditore e puntava a una concorrenza sistematica e forte nei confronti della Rai. Io non ho mai votato Berlusconi, ma ricordo bene che in quelle settimane tutti dicevano: ‘Ma perché dobbiamo andare contro il Tg1 che andiamo a schiantarci?’. Lui era l’unico a dire che le sfide si affrontano di petto e bisogna mirare in alto. E aveva ragione”. “Non avevamo i mezzi della Rai, ma libertà assoluta sì – sottolinea – Io ho scelto tutti i giornalisti che volevo. E avevo chiare le cose da non fare: servizi ossequiosi verso le aziende statali, seguire i convegni delle correnti di partito”. Enrico Mentana aveva messo su una squadra fortissima di cui facevano parte Lamberto Sposini, Cristina Parodi, Cesara Buonamici, Clemente Mimun ed Emilio Carelli. “Io non sono da serate tutti insieme dove ci si rivede – tiene a precisare – Quei periodi, nei quali si sta insieme 24 ore su 24, quando finiscono non sono ripetibili. Io ho ottimi rapporti con tutti i giornalisti con i quali ho lavorato, ma non amo troppo frequentare i giornalisti nel tempo libero. Mi sembrerebbe un Truman Show”.

“Questo mestiere ha senso se ti svegli la mattina e hai voglia di capire cosa è successo”
Quando ruppe con Mediaset, ricorda, “qualcuno diceva ‘Mentana è finito’ ma non mi sono curato”. “Dopo 30 anni di corsa ho pensato che se uno si ferma a riflettere un po’, non fa danno – confida – Avevo 54 anni. Se ti lasci male con Mediaset, mentre il Presidente del Consiglio è Berlusconi, sai che non avrai le porte aperte. Ma qualcosa si trova sempre, non credo mai ai complotti”. A 55 anni cominciò una nuova avventura. Da allora Enrico Mentana è direttore del TgLa7. “La vera sfida era farlo diventare competitivo. Forse l’ho troppo personalizzato”, ammette. La passione per il giornalismo non è mai venuta meno. “Vedo alle volte giovani che vogliono fare i giornalisti in modo un po’ avaro – osserva – Questo mestiere ha senso se ti svegli la mattina e hai voglia di capire cosa è successo e non quanto devi lavorare. Però ad alimentare la nostra passione un tempo c’era il fatto che noi sapevamo le cose prima degli altri, avevamo quel brivido del vantaggio. Oggi con i social spesso siamo gli ultimi a sapere le cose, e molta gente viaggia molto più di noi giornalisti”.
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Enrico Mentana condivide con Francesca Fagnani la passione per i Cavalier King
Un’altra grande passione di Enrico Mentana, nata di recente, è quella per i Cavalier King. Il giornalista ne ha tre e spesso stazionano sotto la sua scrivania durante il tg: “Me li posso portare al lavoro. Un favoritismo scandaloso”. La prima, Nina, è arrivata durante la pandemia. Poi è stata la volta di Bice e infine è arrivato Blu. “Le due femmine hanno patrizzato – racconta – Francesca (Fagnani, ndr) voleva il maschio che sta molto con lei”. Padre di quattro figli, Enrico Mentana è legato alla conduttrice di “Belve” dal 2013. Il giornalista non ritiene di doverle dare consigli, anche perché a suo dire il format da lei ideato “è una formula molto riuscita e lei si impegna tanto”. “Grande rispetto per la mia compagna – conclude – Lei ha sicuramente più di me la sintonia con un pubblico molto ampio che è diverso dal mio. E poi quando si vive in una coppia sanamente concorrenziale è bene che ognuno faccia il suo, senza interferenze”.