Rita Preda, mamma di Chiara Poggi, è esausta. All’indomani della diffusione di una nota che denuncia una “assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social” nei confronti della sua famiglia e della stessa figlia, la donna sbotta ai microfoni del “Corriere della Sera”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ultima puntata de “Le Iene”. “La trasmissione – si legge nel comunicato diffuso dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna – ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto’, utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all’epoca ritenute del tutto false”. “Avevamo deciso di non dire più niente ma quando ho sentito quelle parole in tivù… Non ci ho dormito tutta notte. Stavolta non potevo farla passare, quando è troppo è troppo – aveva dichiarato Rita Preda contestualmente alla diffusione della nota – È vergognoso, squallido. Si fanno illazioni su mia figlia che non si può difendere, siamo disgustati da quel che dicono nei vari programmi televisivi, sui social, sui giornali. È arrivato il momento di dire basta, non tollereremo più che si infanghi la memoria di Chiara”.

“Oggi mi sono rivista in tivù e ho visto una donna sfinita, con mille rughe”
“Guardi, mi creda: sono così stanca… – dice la mamma di Chiara Poggi alla giornalista del “Corriere della Sera” – Stanca di ascoltare e leggere di segreti, di gialli, di intrecci assurdi, di amanti, di falsità. Le giuro che non ne possiamo proprio più. Oggi mi sono rivista in tivù e ho visto una donna sfinita, con mille rughe, dopo 18 anni di una sofferenza indicibile”. A farla dalla sedia sono state le insinuazioni sul fatto che la figlia avesse un amante. “Un uomo di Garlasco, mi pare che abbiano detto. Gossip della peggior specie, senza ritegno. Quando finirà tutto questo? – si chiede – Ma io dico: non si vergognano neanche un po’? Ma sanno chi hanno davanti? Chiara era una ragazza pulita, semplice. Non si devono permettere di infangare il suo nome perché voglio ricordare a tutti che mia figlia è morta. È stata uccisa. Lei è la vittima, anche se molti se lo sono dimenticato. E fa schifo leggere di lei come di una ragazza che aveva chissà quali segreti, sentire che aveva due telefoni, che aveva un amante, appunto, vedere gente che non sa niente e interpreta i suoi messaggi… Guardi, è diventato tutto troppo”.

“Garlasco è ovunque. È come se Chiara fosse stata uccisa pochi giorni fa, non 18 anni fa”
La famiglia Poggi crede nell’innocenza di Andrea Sempio e ritiene che il colpevole sia già in carcere. “Noi lo abbiamo sempre detto: se vogliono indagare, approfondire, facciano pure. Ci mancherebbe – afferma Rita Preda – Ma noi, lo ripeto ancora una volta, siamo certi che la verità sia stata scritta con la sentenza di condanna di Alberto Stasi. Lui ha ucciso Chiara, è tutto provato. Con tutto quel che dicono e quel che la gente prende per buono… È chiaro che tutto questo contribuisce a ripulire l’immagine di Stasi. Non per noi”. “Da mattina a sera c’è Garlasco ovunque – fa notare la donna – È come se Chiara fosse stata uccisa pochi giorni fa, non 18 anni fa. Si rifà tutto daccapo. Tutto. Le impronte, le testimonianze, le intercettazioni, le troupe davanti a casa, le chiacchiere di paese… Anche le mie nipoti, Stefania e Paola: le attaccano in continuazione, cose esagerate, ingiuste, attacchi gratuiti”.
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La mamma di Chiara Poggi: “Vogliono tirare in ballo mio figlio Marco e le mie nipoti”
Sotto i riflettori è finito anche il fratello di Chiara Poggi, amico di Andrea Sempio. “Vogliono a tutti i costi tirare in ballo Marco – Rita Preda – C’è chi vede con sospetto perfino il suo silenzio. Ma perché deve dire qualcosa per forza? Io non guardo i social ma mio marito ha imparato a farlo. C’è gente che mette sotto accusa noi… Non ho più nemmeno parole per descrivere che cosa si può provare davanti a certi commenti. Vedono misteri dappertutto (…) Sono tutti così i ‘gialli’, i ‘segreti’, i ‘misteri’ di Garlasco. Enormi sciocchezze spacciate per verità”. Tra queste sciocchezze, a suo dire, figurerebbe la storia del santuario della Bozzola fatta di messe nere e abusi di minorenni e che vede coinvolti dei religiosi. “Ma cosa vuole che abbia scoperto! – sbotta la mamma di Chiara Poggi – Pensi che lo scandalo della Bozzola è successo nel 2014, lei non c’era più da sette anni. È tutto assurdo. Lo ripeto di nuovo: sono stanca di tutto questo. E a chi diffonde falsità, cattiverie e insinuazioni su mia figlia dico soltanto una parola: vergognatevi. Farò di tutto per difendere la sua memoria dal vostro fango”.
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I legali della famiglia Cappa: “Pronti a tutelare la loro reputazione”
Nelle scorse ore si sono fatti sentire anche Gabriele Casartelli e Antonio Marino, legali della famiglia Cappa. “Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le più assurde ed implausibili pseudo-informazioni, la famiglia Cappa comunica che non tollererà oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza”, si legge in una nota. Gli avvocati si dicono pronti a “tutelare la reputazione” della famiglia “a fronte di notizie di carattere diffamatorio diffuse dagli organi di stampa e dai social che nulla hanno a che vedere con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia”.