Stefano Coletta: "Ho amato molto di più il bacio tra Anna e Gianni"

Stefano Coletta: “Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez? Ho preferito quello tra Anna e Gianni”

Daniela Vitello

Stefano Coletta: “Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez? Ho preferito quello tra Anna e Gianni”

| 12/02/2023
Stefano Coletta: “Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez? Ho preferito quello tra Anna e Gianni”

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“Voglio solo dire che ho amato molto di più il bacio tra Anna e Gianni”. E’ lapidaria la risposta di Stefano Coletta alla domanda sul bacio tra Rosa Chemical e Fedez che, inevitabilmente, arriva durante la conferenza stampa di chiusura del 73esimo “Festival di Sanremo”. Amadeus, invece, spende qualche parola in più: “Le cose non è che vengono preventivate, rientra in una totale libertà che fa parte di una diretta. Uno si affida al buon senso di tutti. Capisco che qualcuno si possa turbare ma non è nostra volontà turbare il pubblico a casa. Altre cose da aggiungere non ne ho”.

Coletta: “L’Italia si è fermata per cinque giornate”

Stefano Coletta preferisce soffermarsi sul successo di questa edizione, la più vista dal 1995. “L’Italia si è fermata davanti a queste cinque giornate e al di là di quello che abbiamo letto e di tutto quello che abbiamo pensato, c’è sempre una quota rispetto a quel che accade che deve restare in ognuno di noi interrogativa”. Le domande da porsi sono tante: “Perché l’Italia si è fermata? Si è fermata di fronte a un lavoro di qualità, a un lavoro eccezionale di musica, a un lavoro di partecipazione delle istituzioni, dal presidente Mattarella al presidente Zelensky? L’Italia si è fermata per partecipare al dolore per l’Iran, perché ha vinto Marco Mengoni, perché Gianni Morandi, perchè Al Bano e Massimo Ranieri hanno tracciato la nostra memoria? Non lo sappiamo bene”.

Stefano Coletta (Foto da video)

“Sanremo si rivolge a chi guarda la tv senza indottrinamento”

“Sappiamo che è accaduto ed è un riconoscimento straordinario al lavoro di direzione artistica di Amadeus ma anche al lavoro della Rai – sentenzia il direttore della Direzione Intrattenimento Prime Time – Sanremo ha fatto sempre discutere, non c’è Sanremo se non c’è polemica ma sento di ribadire per l’ultima volta che il prodotto che viene costruito nei mesi vuole parlare a chi guarda la tv senza alcun indottrinamento”.

Stefano Coletta, Amadeus e Gianni Morandi (Foto da video)

Amadeus, da asocial a social: “C’è posto anche per noi boomer”

Amadeus, fresco di sbarco su Instagram con la complicità di Chiara Ferragni, sottolinea “la potenza incredibile dei social”. “Poi bisogna saperli usare – precisa – I ragazzi sono molto bravi e sono anche molto migliorati, c’è un’evoluzione nel loro rapporto con i social. Quindi anche io sono affascinato, mi piace imparare. Poi io rappresento i boomer che non sono esclusi dal mondo, c’è posto anche per noi”.

Amadeus (Foto da video)

“Sul podio mancavano le donne? Io scelgo la canzone”

Il conduttore e direttore artistico dice la sua su un’altra questione spinosa: “Sul podio mancavano le donne? Penso che il pubblico voti la canzone, io non faccio quote. Né quota rosa né quota di età. Scelgo la canzone, non guardo se chi la canta è uomo o donna, poi la composizione va da sé. Credo che anche il pubblico faccia così. Poi magari le vendite danno ragione alle donne. Ho visto già Madame molto alta”.
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La lettera di Amadeus al “Festival di Sanremo”

Amadeus legge una lettera dedicata al Festival in cui gioca con i titoli delle canzoni in gara.

“Ecco cosa farei se mi dovessero dire che il mio mandato finisce qua”

Infine, riguardo al rischio di cambio dei vertici Rai (secondo alcune voci riportate dal “Corriere della Sera” Giorgia Meloni sarebbe parecchio adirata, ndr.), il conduttore ostenta tranquillità. “Se mi dovessero dire che il mio mandato finisce qua, io ne prendo atto e conservo quatto anni bellissimi della mia vita in cui ho fatto quello che desideravo fare – dice – Se si fanno risultati come questi hai una forza, se avessi fatto 15 o il 20% di share in meno sarei un allenatore esonerabile e sono consapevole che qualsiasi elemento, qualsiasi allenatore, è forte finché la squadra vince. Se la squadra perde, anche i più grandi allenatori sono a rischio di esonero. Ecco perché dico che devo portare quello che sento. Se devo sbagliare, devo poter dire ‘ho sbagliato perché io ho pensato qualcosa che non ha funzionato’. Peggio sarebbe ‘ho sbagliato perché ho dato retta a qualcuno che mi ha chiesto o obbligato a fare delle cose che io non pensavo’. Bisogna sbagliare con le proprie idee, non con le idee di un altro. Perché poi se sbagli con le idee di un altro, quello che ti ha dato le idee sbagliate rimane lì”.


Pubblicato il 12/02/2023 17:49

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