Il sindaco di Napoli: "Non ho sposato Tony Colombo e non ho mai pensato di farlo" - Perizona Magazine

Il sindaco di Napoli: “Non ho sposato Tony Colombo e non ho mai pensato di farlo”

Daniela Vitello

Il sindaco di Napoli: “Non ho sposato Tony Colombo e non ho mai pensato di farlo”

| 01/04/2019

Prosegue il botta e risposta a distanza tra Tony Colombo e Luigi de Magistris sulle nozze trash del cantante neomelodico […]

Prosegue il botta e risposta a distanza tra Tony Colombo e Luigi de Magistris sulle nozze trash del cantante neomelodico precedute da un flash mob in piazza del Plebiscito che ha fatto insorgere il Comune di Napoli.

“Mi hanno dato il consenso il 15 marzo, 10 giorni prima del flash mob. Volevo fare una lezione al sindaco, forse non sa che significa il termine flash mob e nessuno glielo spiega. I permessi li hanno dati il comune di Napoli e la polizia locale di Chiaia – ha fatto sapere il cantante palermitano attraverso “Radio Capital” – Quando mai ti capita di vedere a Secondigliano i bambini sorridere, solitamente sono abituati a piangere. Noi abbiamo portato per due ore un’allegria in quel quartiere che forse non vedevano da cento anni. Perché non organizza questo il sindaco, qualcosa di bello per i bambini di Secondigliano? …Il sindaco sai cosa fa? Sta chiuso dentro a palazzo San Giacomo e non sa niente dei napoletani, quello è il problema. I napoletani stanno con me”. E poi in una Instagram Story ha aggiunto: “Il sindaco voleva addirittura sposarci, poi non l’ha più fatto perché aveva alcune cose da sbrigare”.

Il primo cittadino non ci sta, respinge la tesi di Colombo e scarica la colpa di quanto accaduto in piazza del Plebiscito su altre istituzioni cittadine. “A questo punto, vista la strumentalizzazione e il bombardamento mediatico, sono io che voglio sapere come mai nessuno si è accorto di quello che si stava montando di fronte alla casa del prefetto – ha dichiarato de Magistris – Il sindaco e la città in questa vicenda sono la parte danneggiata e nonostante ciò siamo gli unici che stiamo rispondendo rispetto a una cosa di cui non abbiamo alcuna responsabilità perché, come ho accertato presso gli uffici, non c’era alcuna autorizzazione. Mi interrogherei sui motivi di questa ricerca spasmodica di voler trovare nella città e in chi la amministra il colpevole…Non ho sposato Tony Colombo e non ho mai pensato di farlo”.

“L’amministrazione è stata l’unica a intervenire e lo ha fatto con il giusto rigore, addirittura forse superiore ad altre circostanze – ha ribadito – Ha agito con tempestività encomiabile non appena si è appreso che c’era stato ben altro rispetto a un flash mob. È un po’ curioso che nella zona più presidiata di Napoli, in cui c’è il palazzo del governo, in appena quattro giorni si è passati dai colpi di pistola, senza che nessuno fosse fermato, a montare un palco. Si continua a chiedere solo a me ma qualche domanda andrebbe fatta anche al prefetto, al questore e alle forze di polizia perché le violazioni amministrative in strada non le accerta il sindaco”.

Nelle scorse ore anche il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico è intervenuto sulla vicenda rispondendo ad una domanda dei cronisti. “Quanto avvenuto a Napoli è indegno. È necessario indagare, chi ha sbagliato deve pagare – ha detto – Non è possibile che abbiano montato un palchetto in piazza del Plebiscito, anche per parecchio tempo, e nessuno si sia mosso”.

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