Tony Colombo non si pente: "Tutti sapevano e tra un mese rifaremo tutto" - Perizona Magazine

Tony Colombo non si pente: “Tutti sapevano e tra un mese rifaremo tutto”

Daniela Vitello

Tony Colombo non si pente: “Tutti sapevano e tra un mese rifaremo tutto”

| 30/03/2019

L’affaire delle nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli si ingrossa. Come riporta il quotidiano “Il Mattino”, la Procura di […]

L’affaire delle nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli si ingrossa. Come riporta il quotidiano “Il Mattino”, la Procura di Napoli vuole vederci chiaro e intende “acquisire documentazione utile a chiarire il giallo delle autorizzazioni per quello che doveva essere un flash mob e che invece si è rivelato una specie di miniconcerto in piazza del Plebiscito, e verificare se tutto si sia limitato a irregolarità di tipo amministrativo, già sanzionate con delle multe, oppure se ci siano i presupposti per irregolarità o favoritismi penalmente rilevanti, e in tal casa commessi da chi e eventualmente in cambio di cosa”.

Il cantante neomelodico non ci sta e dalle pagine dello stesso quotidiano ribadisce di essere in regola con i permessi. “Io mi sono sposato, ho provato a seguire il mio sogno d’amore, a fare felice la donna che amo, esaudendo un desiderio umanissimo. Non capisco proprio chi mi critica – esordisce – Sono siciliano, ma parlo da napoletano adottivo: in questa città ci facciamo male da soli, sparliamo di quello che dovremmo mostrare con vanto al mondo. Sapevo che le mie nozze con Tina sarebbero finite al tg, ma meritavano di esserlo per la favola che raccontano, non parlando di camorra, gomorra, Casamonica, trash, carrozze senza permesso”.

Il Comune ha fatto sapere di avere elevato multe per 32mila euro per l’impatto acustico e l’occupazione abusiva di suolo pubblico in piazza del Plebiscito. “Non era un concerto, ma un flash mob per cui avevamo richiesto, ed ottenuto, l’autorizzazione dal Comune – spiega il cantante – Secondo Wikipedia un flash mob è un assembramento improvviso di un gruppo di persone che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita. E io quello ho fatto. Se chiamo gente non è colpa mia, ma non c’era un palco, piuttosto una scatola di polistirolo, una messinscena per fare una sorpresa alla mia donna con un’azione insolita, appunto. Ma quali multe? Ho letto che qualcuno le annuncia, ma mi devono arrivare e poi vedremo con i miei legali con chi prendercela: se mi autorizzi a fare una cosa poi non mi puoi multare perché ho fatto quella cosa…Polizia, carabinieri, Comune, sapevano tutto, siamo stati per ore in piazza, nessuno ha avuto da ridire. Volevamo festeggiare un matrimonio perché parlare di camorra, perché rovinare quello che doveva essere il più bel giorno della vita di mia moglie?”.

Il videoclip della canzone “Ti amo amore mio” girato in occasione del flash mob incriminato si conclude con i ringraziamenti all’amministrazione comunale di Napoli guidata da Luigi De Magistris. In riferimento al corteo nuziale con tanto di carrozza e banda musicale che ha bloccato la città, il sindaco di Napoli ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il Comune prende le distanze da questa rappresentazione farsesca. Ma l’amministrazione ha agito nel rispetto delle regole, in modo adeguato. Prima ancora del clamore mediatico abbiamo agito con multe e sanzioni”. Riguardo al flash mod in piazza, il primo cittadino ha aggiunto: “Appena abbiamo saputo abbiamo svolto indagini. Poi quando abbiamo saputo della festa al Maschio Angioino abbiamo trasferito il convegno ‘100 passi’ a Palazzo San Giacomo, per non far incrociare persone così diverse”.

Sempre dalle pagine de “Il Mattino”, Tony Colombo invita a non associare più il suo nome né quello di sua moglie alla camorra. Tina non deve pagare per gli errori del primo marito Gaetano Marino, boss del clan degli scissionisti ucciso in un agguato il 23 agosto del 2012 sul lungomare di Terracina nell’ambito della faida di Secondigliano.

“Lui è morto nel 2012, noi ci siamo conosciuti nel 2015, ci sposiamo nel 2019 – spiega il cantante – E’ una donna dalla fedina penale pulitissima, di che cosa la si vuole accusare? Non c’entriamo nulla con la camorra, non abbiamo anche noi diritto a sposarci come vogliamo?…(…) Perché si deve parlare del primo marito di Tina, che c’entra con me? Era giovane, che ne sapeva della strada che avrebbe preso quell’uomo quando l’ha sposato? Ormai porta anche il mio cognome, chi infangherà il suo nome sarà querelato. Dovevamo partire per tre giorni di viaggio di nozze a Montecarlo, invece siamo qui, Tina è tristissima, io arrabbiatissimo”.

“Rifarò tutto – svela l’artista -: tra un mese nozze in chiesa. E rincara la dose: “Trash? Ma quale trash? E che male c’è nel sognare un principe azzurro e una principessa trainati da destrieri immacolati? Non abbiamo bloccato nessuna strada e, poi, anche gli scioperi e i cortei bloccano le strade, ma mica chiedono il permesso…I trombettisti egiziani costano duecento euro, me li posso permettere. E la carrozza era identificabile dalla targhetta che esponeva regolarmente. Abbiamo fatto tutto in regola, perché ce l’hanno tutti con noi? “.

Tony Colombo tira in ballo l’invidia e conclude: “Noi proveremo ad essere più forti delle polemiche, vivremo del nostro amore. Tina ha scoperto di avere un ritardo, speriamo la famiglia sia destinata a crescere….Ci siamo sposati, non abbiamo fatto una stesa. Io canto, non sparo, non spaccio, non ho nulla a che vedere con il crimine organizzato. E mia moglie non può restare prigioniera del suo primo matrimonio”.

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