Tony Colombo, parla la neo moglie: "Mi sono sentita una principessa, poi mi hanno rovinato la festa" - Perizona Magazine

Tony Colombo, parla la neo moglie: “Mi sono sentita una principessa, poi mi hanno rovinato la festa”

Daniela Vitello

Tony Colombo, parla la neo moglie: “Mi sono sentita una principessa, poi mi hanno rovinato la festa”

| 31/03/2019

Amareggiata e adirata. E’ lo stato d’animo di Tina Rispoli, neo moglie di Tony Colombo, che rompe il silenzio e […]

Amareggiata e adirata. E’ lo stato d’animo di Tina Rispoli, neo moglie di Tony Colombo, che rompe il silenzio e affida un lungo sfogo al quotidiano “Il Mattino” dopo le polemiche seguite alle sue nozze sfarzose con il cantante neomelodico. “Mi sono sentita la principessa del mio quartiere, di Secondigliano, poi, però, mi hanno rovinato la festa e il matrimonio, inquinato la favola – esordisce – Mi sono appena sposata e probabilmente sono incinta, dovrei essere felicissima e, invece, sono sospesa tra tristezza e rabbia: sono una donna onesta, dalla fedina penale pulitissima, perché devo vedermi paragonata ai Casamonica, che c’entro io con la camorra?”.

Tina Rispoli non vuole e non deve pagare per gli errori del primo marito Gaetano Marino, boss del clan degli scissionisti ucciso in un agguato il 23 agosto del 2012 sul lungomare di Terracina nell’ambito della faida di Secondigliano. “E questo che c’entra con me? Perché, sette anni dopo quel sangue, io devo essere indicata come la vedova del boss, i miei figli devono diventare i figli del boss?”, si chiede. Lei di quello che faceva il suo primo marito fuori dalle mura domestiche, giura di non saperne nulla. “Venticinque anni fa, con una cerimonia molto più semplice di quella di oggi, ho sposato un uomo che in casa è stato marito e padre esemplare, quello che faceva fuori non lo vedevo e non lo sapevo”, assicura.

Mai un sospetto fino al giorno in cui è stato fatto fuori con undici colpi di pistola. “Ho iniziato a sentir ripetere quella parola: boss, boss, boss – ricorda — Pensavo di averla dimenticata, adesso, invece, è tornata: la vedova del boss, boss, boss. Devo difendere i miei figli, che sono meravigliosi, Tony, ma anche i nostri fan da questa valanga di insulti gratuiti. Non è giusto che io debba pagare le colpe del mio ex marito: io con la camorra non ho niente a che fare”.

La neo signora Colombo rifiuta l’etichetta “trash” usata per le sue nozze. “Per me la festa era chicchissima – dice – Arrogante? Per me era il tenero sogno di una bambina che si avverava: quell’abito bianco, i cavalli bianchi, la carrozza, i trombettieri, il mio quartiere in festa. Potere? Ma se tutti ci sparano addosso”. Tina nega di avere bloccato Secondigliano. “Devo chiedere scusa per l’amore che il rione mi ha mostrato? Ero felice per i bambini che mi scattavano le foto, per le donne che piangevano nel sapermi finalmente felice”, dichiara.

La conversazione si sposta sul suo amore per Tony Colombo. Una storia chiacchierata anche per la differenza d’età: 43 anni lei, 32 lui. “Lo conoscevo già prima perché si esibiva alle cerimonie della mia famiglia, a un certo punto ci siamo ritrovati nella stessa comitiva di amici e, il 21 maggio 2015, ci siamo messi insieme”, svela. Né Tony né Tina ritengono di aver offerto una brutta immagine di Napoli. “Io l’ho vista bellissima, l’immagine, con la gente felice sotto il palco, amici in festa per noi due…Se quella è brutta che immagine è quella degli omicidi, delle stese? Il problema è la vedova del boss che sposa il neomelodico o quando ammazzano a qualcuno?”, si interroga la sposa.

La coppia ha rinunciato al viaggio di nozze di tre giorni per colpa delle polemiche. “Spero di essere incinta, ma per il resto sarà tutto come prima: farò la mamma dei miei figli e seguirò mio marito nelle sue attività – spiega la Rispoli – Dormo pochissimo, faccio notte accompagnandolo, mi sveglio presto, alle sette di mattina, per mandare a scuola il più piccolo di casa, 12 anni, il più grande ne ha 23 e la femmina 19. Sono figli miei, non della vedova di un boss scissionista. E io sono una donna top, oltre che onesta, mamma e moglie esemplare”. Come annunciato da Colombo ieri sempre dalle pagine de “Il Mattino”, i due guardano già avanti e pensano al rito in chiesa in programma tra un mese. “Potrei arrivare in elicottero”, svela. “Scherza, si intende – frena il neo marito – Però, potrebbe essere una bella idea”. Pronti per una nuova polemica?

Nel frattempo prosegue il botta e risposta a distanza tra il cantante neomelodico e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il primo continua a ribadire di aver ottenuto preventivamente dal Comune le autorizzazioni per il flash mob svolto in piazza del Plebiscito lo scorso 25 marzo. La versione del primo cittadino è diversa. “Le carte cantano – osserva de Magistris – Che altri ci ringraziano perché esistiamo ci fa piacere, però nessuna autorizzazione è stata concessa. Quello che è accaduto in piazza del Plebiscito è irregolare, illegittimo e abusivo. Il flash mob è un’altra cosa. Non avremmo mai potuto rilasciare autorizzazioni a nessuno in quella piazza se non nei casi consentiti dalla legge…Come comune di Napoli abbiamo agito con massimo rigore e rispetto di ogni regola. Su un matrimonio di quel tipo c’è poco da commentare. E’ una immagine che non ci appartiene come rappresentanti della città. Non abbiamo dato nessuna autorizzazione e laddove ci sono state violazioni di regole le abbiamo tempestivamente accertante elevando multe”.

“Mi hanno dato il consenso il 15 marzo, 10 giorni prima del flash mob. Volevo fare una lezione al sindaco, forse non sa che significa il termine flash mob e nessuno glielo spiega. I permessi li hanno dati il comune di Napoli e la polizia locale di Chiaia – replica Colombo attraverso “Radio Capital” – Quando mai ti capita di vedere a Secondigliano i bambini sorridere, solitamente sono abituati a piangere. Noi abbiamo portato per due ore un’allegria in quel quartiere che forse non vedevano da cento anni. Perché non organizza questo il sindaco, qualcosa di bello per i bambini di Secondigliano? …Il sindaco sai cosa fa? Sta chiuso dentro a palazzo San Giacomo e non sa niente dei napoletani, quello è il problema. I napoletani stanno con me”. E in una Instagram Story aggiunge: “Volevo condividere con voi lo sdegno che ho nel sentire parlare il sindaco di Napoli, che voleva addirittura sposarci, poi non l’ha più fatto perché aveva alcune cose da sbrigare”.

Nel frattempo, mentre la Procura indaga per vederci chiaro, il videoclip del brano “Ti amo amore mio” con le immagini del flash mob in piazza del Plebiscito è primo tra le tendenze di Youtube e ha registrato oltre 700mila visualizzazioni in tre giorni.

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