“A 51 anni ero ancora vergine nonostante sia stata sposata due volte”. È il racconto che Maria-Louise, una donna britannica ha affidato alle pagine del “Daily Mail”. Il suo primo marito, John, era un compositore tipografico: “Entrambi decidemmo che non avremmo fatto sesso prima del matrimonio (…) Era dolce, ma non si andava mai oltre. John, cattolico, mi disse infine che per lui il sesso era solo per procreare. Poiché non ero pronta per avere figli, acconsentii a non dormire insieme finché non lo fossi (…) Circa un anno dopo il matrimonio, persi la pazienza e suggerii di andare insieme al consultorio familiare per parlare di contraccezione. Durante il colloquio con la dottoressa, John svenne. Disse che era stato per il forte odore di disinfettante. Oggi capisco che probabilmente aveva una repulsione profonda verso il sesso (…) Pian piano mi abituai all’idea che non avremmo mai fatto sesso (…) Sorprendentemente, non provavo nemmeno troppa tristezza: non avendo mai conosciuto la passione, non sapevo cosa mi stessi perdendo (…) Dopo due o tre anni, però, cominciai a essere frustrata. Ero entrata nel matrimonio con grandi speranze, ma senza sesso, mancava il collante che tiene insieme una coppia”.
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Vergine a 51 anni, con l’incontro con il secondo marito non cambiò nulla
Mentre era sposata con John, Maria-Louise cominciò a lavorare nel negozio di articoli sportivi di Carol, anche lui sposato e padre di due figlie. La donna si invaghì di lui: “Poiché la mia relazione con John stava morendo, non provavo alcun senso di colpa nel concedermi ogni tanto una cena con Carol. A 25 anni, ci scambiammo il primo bacio (…) Per la prima volta nella mia vita sentii le farfalle nello stomaco. ‘Ti amo’, gli dissi (…) John ed io ci separammo in modo amichevole e Carol iniziò a fare meno viaggi verso casa. Cominciammo a trascorrere insieme weekend clandestini in hotel eleganti. Ma Carol, schiacciato dal senso di colpa dell’adultero, si rifiutava categoricamente di fare sesso con me. Anche se io desideravo ardentemente fare l’amore, capivo il suo rifiuto. Dopotutto era ancora sposato, e non volevo che la nostra prima volta fosse macchiata dall’adulterio. Il suo rifiuto accresceva solo la tensione erotica tra noi (…) Carol lasciò sua moglie e immaginai che tutto sarebbe cambiato. Ma, con mio grande disappunto, sostituì una scusa con mille altre (…) Ci si potrebbe chiedere perché io sia rimasta con lui, ma per molti versi avevamo una vita meravigliosa. E mi sentivo in debito con Carol per i sacrifici che aveva fatto per stare con me”.

“In 26 anni di matrimonio io e Carol non abbiamo mai fatto sesso”
Nel frattempo, Maria-Louise era diventata una rappresentante di successo mentre l’attività di Carol era fallita. La donna iniziò a desiderare la maternità (“cominciai a pensare che stavo perdendo l’occasione di avere figli”) ma quando se ne parlava lui diceva: “Non possiamo perché devi lavorare”. Maria-Louise iniziò ad accarezzare l’idea di lasciarlo ma poco dopo Carol si ammalò gravemente: “Mentre giaceva a letto, attaccato a un ventilatore e incapace di parlare, fui colpita dalla sua vulnerabilità e sopraffatta dall’amore. Non poteva parlare, ma scrisse su un foglio: ‘Vuoi sposarmi?’”. Il matrimonio con Carol arrivò dieci anni dopo l’inizio di una relazione senza passione ma la loro prima notte di nozze non andò come sperato. “Quella sera, mi misi della nuova lingerie di pizzo, mi avvicinai a mio marito e lo baciai – ha svelato Maria-Louise al tabloid britannico – Come al solito, Carol rispose con un bacio distratto sulla guancia e si girò dall’altra parte nel letto. Determinata a non subire un altro rifiuto, insistetti. Allora lui mi intimò di smetterla. Tutto il desiderio che avevo provato svanì, sostituito da vergogna e umiliazione. Quella notte, mentre Carol russava, restai sveglia, con le lacrime che silenziosamente mi rigavano le guance. Piangevo perché l’uomo che amavo sembrava provare repulsione nei miei confronti (…) Non avevamo mai consumato il matrimonio; non avevamo mai fatto sesso. E nei 26 anni passati insieme, non lo facemmo mai”.

La svolta con Tim: “Avevo 51 anni e, finalmente, non ero più vergine”
La svolta arrivò quando Carol ebbe un ictus: “Nella nostra vita entrò Tim, il suo medico francese. Separato dalla moglie e più giovane di me di tre anni, Tim era stupendo: 47 anni, alto, moro, con una voce profonda e vellutata come cioccolato liquido. Dal primo istante in cui lo vidi, ne fui colpita. Il mio matrimonio era ormai in fase terminale. Alla fine fu Carol a lasciarmi. Nel 2008 se ne andò, senza preavviso, a vivere vicino alle sue figlie in Cornovaglia. Invitai Tim a cena e, quando mi baciò per salutarmi, mi sembrò che le stelle dei cartoni animati mi girassero intorno alla testa. Avevo 51 anni ma mi sentivo euforica come un’adolescente. Passarono due mesi prima che Tim mi invitasse a casa sua per cena — nel frattempo la moglie, ormai, lo aveva lasciato — e io sapevo che la mia vita stava per cambiare. Quella sera mi baciò con una passione che non avevo mai conosciuto. Intuii che era il preludio al nostro primo vero rapporto. Sapevo anche di dover essere onesta. ‘C’è una cosa che dovresti sapere’ gli dissi. Presi un respiro profondo e aggiunsi: ‘Non ho mai fatto sesso’. La mascella di Tim quasi toccò terra. ‘Ma sei stata sposata!’ disse — e io gli raccontai tutta la storia. Quella notte, per la prima volta nella mia vita, feci l’amore con passione e soddisfazione. Avevo 51 anni e, finalmente, non ero più vergine”.
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“Abbastanza inaspettatamente, Tim mi lasciò per un’altra donna”
Nei cinque anni successivi Maria-Louise recuperò tutto il tempo perduto: “Tim e io facevamo l’amore per sei ore di fila: dopo mezzo secolo di carestia, era arrivata l’abbondanza (…) Per la prima volta conobbi l’intimità vera. Era divertente, un’espressione d’amore. Il contrasto con la mia precedente vita senza sesso non avrebbe potuto essere più marcato. Ma poi, abbastanza inaspettatamente, Tim mi lasciò per un’altra donna. Lo adoravo e speravo di condividere il resto della mia vita con lui. Una parte di me si incolpava, pensando che la mia mancanza di esperienza sessuale avesse gettato un’ombra sul nostro rapporto. Eppure, questa primavera è accaduta una piccola magia: siamo tornati insieme. Ora stiamo costruendo una relazione basata sull’amore sia fisico che emotivo. La nostra storia mi ha insegnato che il sesso è tanto condividere piacere quanto darlo. E, cosa più importante, mi ha fatto sentire finalmente una vera donna”.