Lo scorso 6 maggio è uscito in libreria “Divina!”, il nuovo romanzo di Tommaso Zorzi edito da Mondadori, ispirato alla figura di Luisa Casati Stampa, la ‘divina marchesa’ della Belle Époque. In un’intervista rilasciata a “Fanpage.it”, oltre che della sua ultima fatica letteraria, l’influencer milanese parla del suo rapporto con la popolarità. Ad accrescere la sua fama è stata la partecipazione nel 2021 alla quinta edizione del “Grande Fratello Vip” culminata con la sua vittoria. “Ognuno decide quanto concedersi al proprio pubblico, in quale ambito e in che punto tracciare la famosa ‘riga’ tra il pubblico e il privato – afferma – (…) Custodisco con grande gelosia il mio lato personale perché mi tiene sano di mente. Non è sempre stato così, ma con il tempo ho capito dove è la mia ‘riga’ e la traccio netta tra lavoro e vita privata. Ho una vita da persona normale, frequento amici con lavori normali, per i quali tante volte il fatto di apparire sui social è un problema”.
Tommaso Zorzi si muove in tre ambiti completamente diversi tra loro: scrittura, social, televisione. “Sicuramente in tv mi sento nel mio ambiente – confessa – mi riesce con più facilità e mi piace di più. Scrivere lo faccio dai tempi del liceo, il mio professore era Alessandro D’Avenia, però costa grande fatica e toglie tanto tempo. Sui social invece sono scostante, a volte faccio fatica a starci dietro, magari non mi viene l’idea per un reel e non pubblico per una settimana”.
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Tommaso Zorzi e la cocaina: “Non ero un tossicodipendente, ne facevo uso il sabato sera”
Tommasi Zorzi dice la sua sulla crisi dei reality show: “Questo mondo è ciclico, un tempo andava tantissimo il varietà mentre oggi è considerato un format che non funziona più. Sono 20 anni che il pubblico italiano vede i reality, ci può stare un declino dell’interesse. In più, secondo me le persone oggi partecipano per i motivi sbagliati. Sono alla ricerca di quella fama fine a se stessa, non lo affrontano come facevano i concorrenti delle prime edizioni del Grande Fratello, quando non c’erano i social. All’epoca non ambivano a fare collaborazioni su Instagram e TikTok, si godevano l’esperienza e giocavano. Oggi è tutto un po’ calcolato e certe dinamiche sono esasperate. A volte mi capita di collegarmi in alcuni reality e vedere gente che fa delle sceneggiate francamente aberranti”. Nel libro “Divina!” Tommaso Zorzi fa riferimento ad una “sostanza bianca e spudorata” da lui usata in un momento della sua vita. “È stato un periodo rock and roll della mia vita che mi porto dentro – confida – Non lo rinnego e riesco anche a scherzarci su. Non ero un tossicodipendente, ne facevo uso il sabato sera, che è comunque sbagliato. Non mi vergogno, ognuno ha avuto la sua debolezza e questa è stata la mia, ma si riesce a gestire”.
“Cerco un ragazzo che non vuole la fama, non sono io a chiamare i paparazzi”
La conversazione si sposta sull’amore e a tal proposito Tommaso Zorzi non esita a definirsi sfortunato: “I fatti lo dimostrano (ride, ndr). Mi succedono cose curiose e strane. Per esempio mi è capitato di stare tanto tempo con una persona e poi ricevere una telefonata in cui mi viene detto ‘il ragazzo con cui stai è il mio fidanzato da un anno’. Non vado a cercarmele, mi capitano costantemente situazioni in cui poi, tipo il gioco dell’oca, mi ritrovo alla casella uno e devo ricominciare tutto da capo. È un periodo in cui odio profondamente gli uomini e cerco di proteggermi il più possibile. Appena noto un segnale che può portare la mia relazione a essere tossica, scappo”. Poi parla di Andrea Consalvo, un ragazzo che è stato paparazzato con lui e che è stato indicato come il suo nuovo fidanzato: “Non fa parte di questo ambiente e avrebbe preferito che la cosa non fosse mai uscita. Non vengo quasi mai paparazzato, ma per il semplice fatto che non chiamo io i paparazzi, purtroppo capita ed è una cosa che devo tenere in conto. Mi dispiace perché mi crea sempre dei problemi nella relazione. Il tipo di ragazzo che cerco non vuole la fama e fa un lavoro lontano dai riflettori”.
