Tiziano Ferro: "Rinuncio ai conflitti per la felicità dei miei figli"

Tiziano Ferro: “Credo così tanto che l’amore sia per sempre che mi separo”

Germana Bevilacqua

Tiziano Ferro: “Credo così tanto che l’amore sia per sempre che mi separo”

| 02/10/2023
Tiziano Ferro: “Credo così tanto che l’amore sia per sempre che mi separo”

12' DI LETTURA

Tiziano Ferro non sarà in Italia per promuovere il suo libro “La felicità al principio”, in uscita domani per Mondadori. Un viaggio programmato e poi rimandato a causa di problemi familiari. Il cantante infatti, due settimane fa, ha annunciato il divorzio dal marito, il marketing manager Victor Allen, dopo 7 anni d’amore e 4 di matrimonio. Una rottura traumatica e improvvisa che ha lasciato di sasso i suoi fan. Tiziano Ferro ha dichiarato apertamente di aver messo davanti a tutto il bene dei suoi figli e di aver rimandato tutti gli impegni presi. In un’intervista al “Corriere della Sera” racconta del difficile momento che sta attraversando: “Come sto? Se dicessi bene, mentirei. C’è di peggio, c’è chi non affronta i problemi e fa scelte all’antica trascinando situazioni che possono diventare tossiche non solo per lui, ma per i figli. Io appartengo a una generazione i cui genitori non si sono lasciati per il ‘bene dei figli’, ma creando in realtà solo scompensi, facendo respirare infelicità ai bambini. Diciamo che sono in una condizione di speranza verso il futuro, ma non posso certo dire che sia un bel periodo”.

Tiziano Ferro (Foto da video)

“Avendo un divorzio in corso, non posso lasciare la California coi miei figli”

Tiziano Ferro parla della scelta di essere sincero fin da subito con tutti su quello che stava accadendo nella sua vita: “Affrontare un divorzio non è mai bello, ma il mio è capitato con una tempistica tremenda, la sfiga ha sempre progetti precisi: è una vita che spero di scrivere un romanzo e, ora, la sua pubblicazione si scontra con un cataclisma come questo, che spero non prenda possesso della gioia che devo a me stesso e a chi mi segue. Però, non potevo tenere nascosta la verità: ho sempre vissuto mostrando una sola versione di me stesso, quella vera, e preferisco così piuttosto che inventare scuse e affrontare l’ansia che le cose possano venire fuori senza che le abbia potute spiegare. In questo momento, tuttavia, io che non sono invidioso, ammetto che invidio chi racconta di essersi separato nella pace più assoluta”. Il cantante spiega perché non ha potuto portare i suoi figli con sé in Italia: “Questa frase ha scatenato gli odiatori seriali e ha dato pane ai cretini, specie considerando che i miei figli erano con me in tour in Italia questa estate. Ora, non poter partire coi bimbi è dovuto non alle leggi italiane, ma a un tecnicismo noioso e fastidioso: avendo un divorzio in corso, non posso lasciare lo Stato della California coi miei figli. Sarei potuto venire da solo, ma avrebbe significato non potermi occupare di loro, che in questo periodo stanno soprattutto con me”.

Tiziano Ferro e Margherita (Foto da video)

“Gli specialisti ci hanno detto di tenere i bambini lontani dai conflitti”

Tiziano Ferro è diventato papà di Margherita, due anni, e Andres, uno e mezzo, circa due anni fa. “L’altro giorno, è venuta a casa un’amica – racconta l’artista -. Parlavamo del divorzio e mi ha detto: ‘Vedendo te e i bimbi, ho avuto tutte le risposte, mentre corrono e ballano, vedo luce, gioia, felicità’. In questi giorni, Margherita e Andres sono in fissa con Mamma Maria dei Ricchi e Poveri. Colpa mia eh… Ancora ieri, ho rilanciato quel video per mezz’ora mentre loro ballavano, cantavano, saltavano. Li ho guardati e mi sono commosso: ho pensato che il mio atto di fede nel fatto che la mancanza di conflitto produce felicità sta funzionando. Metterlo in pratica è faticoso perché non è quello che ho visto fare nella vita, mi sono buttato alla cieca a fare una cosa che non conosco, ma mi sono fidato dei dottori. Io e Victor ci siamo rivolti a degli specialisti affinché ci aiutassero coi bambini e la prima e unica cosa che ci hanno detto è stata: teneteli lontani dai conflitti”. Due bimbi sereni, quindi, lontani dalla tempesta che stanno attraversando i genitori. “Ridono da mattina a sera – dice con orgoglio – giocano, si rincorrono, sono curiosi, interessati a tutto. Ieri, gli ho anche spiegato come le api fanno il miele ed è stato divertente vedere come loro me lo rispiegavano, usando le poche parole che conoscono. Li tratto come futuri adulti, senza sottovalutarli mai e, ovviamente, con la tenerezza e il senso di presidio che si ha con dei bambini. Vivo a loro disposizione senza dimenticarmi del mio bene. Molti genitori se ne dimenticano, non rendendosi conto che la loro infelicità diventa l’infelicità dei loro figli”.
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Tiziano Ferro con i figli (Foto Instagram)

“Ho scritto di corsa, in trenta giorni durante i quali la notte non riuscivo a dormire”

Tiziano Ferro parla del suo romanzo. Il protagonista, Angelo Galassi, si finge morto e si trova a occuparsi di una bambina che, pur non essendo muta, non parla. Una storia avvincente e forse anche un po’ autobiografica. “I punti in comune col protagonista ci sono – spiega il cantante – e ci sono quelli totalmente diversi, grazie a un po’ di intuito, fortuna, coraggio, agli amici, ai dottori, a una serie di angeli in terra o meno. Scrivere fiction è stato meraviglioso perché, per la prima volta, ho fatto il contrario di quello che ho sempre fatto: ho inventato, invece di raccontare la verità in modo brutale. Io e Galassi siamo incorniciati in un contesto simile, al quale però io ho reagito, mentre lui fugge, si nasconde, fa vincere la paura, non risolve le sue dipendenze né il pessimo rapporto coi genitori e con chi lo ha fatto sentire sbagliato. Per me, lui è tutto quello che avrei potuto essere e che non ho voluto essere. Io, per esempio, non mi concederei mai la possibilità che un amore finito diventi un cattivo incantesimo su di me fino a precludermi ogni altro amore”. L’artista racconta della sua esperienza di scrittore: “Ho scritto di corsa, ho iniziato e non ho mai smesso, in trenta giorni durante i quali la notte non riuscivo a dormire. È successo prima dell’arrivo di Margherita, un’attesa in cui l’insonnia non era tanto legata a paura o paranoia, ma alla curiosità di scoprire come fosse questa bimba. Ho fatto il gioco di immaginarla e l’ho fatta diventare la Sophia del libro. I miei amici non credono che abbia scritto prima di conoscerla: mutismo a parte, l’ho beccata al 400 per cento”.

Tiziano Ferro con la figlia Margherita (Foto Instagram)

“Margherita è così brillante, così intrattenitrice: tratta il fratellino come un lattante”

Com’è la figlia? “Margherita non sta zitta un minuto ma, come Sophia è indipendente, ha gusti delineati, ama la musica da morire, sceglie lei i suoi vestiti e non riesco a farle infilare dei pantaloni neanche se la lego al letto, le piace colorare e lo fa con una logica, come quando Sophia dipinge una tazza, con una pazienza innaturale per una bimba. Ha capacità di ascolto, non fa i capricci, se si sbuccia un ginocchio non piange, è una resiliente. Poi, magari, piange per cose dell’anima. E come Sophia, ha un senso di protezione verso di me — per esempio, se lei mangia, devo mangiare anche io — tratta il fratellino come un lattante, anche se ha solo quattro mesi meno di lei. Gli dice cucciolo e lui glielo lascia fare, è completamente compensatorio, lascia essere lei la star, gli piace fare da spettatore a una sorella così brillante, così intrattenitrice”. La paternità, nel libro, si rivela terapeutica. “Vedere i figli come terapia è una trappola – sottolinea l’artista -. Sarà che io sono arrivato tardi alla paternità, ma ci sono arrivato concependo il padre come una figura istituzionale. E sono convinto che i genitori non debbano essere i confidenti o gli amici dei figli ma ‘curatori’ a tempo pieno: devono mettersi a loro disposizione, assicurarsi di stare al massimo delle proprie possibilità, e a volte, come può capitare durante una separazione, fare un passo indietro rispetto al loro egoismo, evitando di coinvolgerli nei dissidi degli adulti”.

Tiziano Ferro (Foto Facebook)

“Se non mi separassi, significherebbe che non do importanza all’amore”

Tiziano Ferro parla della sua concezione dell’amore, lui che in un suo brano diceva che oggi “l’amore è una cosa semplice”. “Semplice non vuol dire facile – spiega –  Vuol dire che le dinamiche dell’amore sono controllate da pochissime regole, non da milioni. L’amore è talmente istintivo che può iniziare e finire e la fine di un amore fa parte della sua semplicità. Per cui, io nell’amore ci credo ancora. Angelo Galassi no, ma io sì”. Poi aggiunge: “Credo così tanto che l’amore sia per sempre che mi separo. Anche il divorzio fa parte della fede nell’amore. Ho esordito dicendo che non posso dire di stare bene, ma questo non vuol dire che non starò bene in futuro. Se non mi separassi, significherebbe che non do importanza all’amore. Invece, lo tratto come una cosa talmente tanto preziosa che, se non è autentico, se non mi fa bene, non lo voglio. Quanto al ‘per sempre’, non puoi pensare che l’amore, come l’amicizia, resti lì senza coltivarlo, c’è un mestiere dietro, molto simile a quello dell’artigiano: devi sempre presentarti in bottega, ci sono giorni in cui avrai creatività e giorni in cui non succede nulla, ma devi sempre essere lì a lavorare. L’amore eterno è come l’amicizia eterna: devi fare fatica, solo che l’amore è fatto di dinamiche molto più sottili e molto più fragili”.

Tiziano Ferro (Foto da video)

“I bambini possono sentirsi non amati anche se li amiamo: dimostrare l’amore è fondamentale”

Nel suo libro Tiziano Ferro scrive che non è obbligatorio amare i propri genitori, perché sono loro che avrebbero dovuto insegnarci ad amare e amarli. “Io penso – spiega – che se a un bambino non dico che gli voglio bene, se non lo abbraccio, non gli basterà l’intuizione per capire che lo amo. I bambini possono sentirsi non amati anche se li amiamo, invece, per me, dimostrare l’amore è fondamentale. Invece, molti della mia generazione hanno avuto padri e madri incapaci di farli sentire amati e quindi sono cresciuti poco avvezzi ai codici dell’amore. Il mio protagonista si sente colpevole dell’incapacità di amare soprattutto sua madre, ma questo senso di colpa va analizzato col punto di vista del bimbo cresciuto, cioè del figlio di due genitori che hanno fallito nell’insegnargli ad amare. Angelo, a un certo punto, dirà a sua madre: se non so stare accanto a te è perché non me lo hai insegnato, ma non ce l’ho con te, perché tu per prima non hai visto amore nella tua famiglia, nonna non c’era per te…”.

Tiziano Ferro (Foto Instagram)

“Mia madre era convinta che il dolore nobilita l’uomo e che la felicità non è dignitosa”

Quella che racconta l’artista è una storia che racconta la tendenza a scaricare il rancore sugli altri. “Ho usato la fiction per raccontare argomenti che mi riguardano, anche se non ho vissuto certe cose in modo così esasperato. Mia madre non è la madre di Angelo Galassi, però come tanti genitori cresciuti dopo la guerra è convinta che il dolore nobilita l’uomo e che la felicità non è dignitosa. Angelo, che pure non riesce a combattere il dolore come se l’avesse nel Dna, combatte questo preconcetto e di sua madre dice, in modo sarcastico: fosse mai che questa donna si liberasse dai suoi fardelli e corresse il rischio di esser felice… Ah che tragedia… perché, se sei felice, come fai a lamentarti tutto il giorno e a buttare addosso agli altri tanti rancori e tanta infelicità? E come fai, poi, a controllare i tuoi familiari attraverso il senso di colpa?”.

Tiziano Ferro (Foto Instagram)

“Dovevo operarmi per un polipo alle corde vocali che è sparito da solo”

Il cantante quest’estate avrebbe dovuto subire un intervento alle corde vocali. “Non mi sono più operato – racconta – Poco prima di iniziare il tour, ho sentito un problema alla voce. In 25 anni, non mi era mai successo, ma lì ne ero certo. Ho detto: qualcosa non va. Sono andato dal medico e lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo: c’era un polipo alle corde vocali. Sapevo che c’era qualcosa perché non riuscivo a essere comodo nelle basse, che per me sono la cosa più facile del mondo. Mi hanno detto che non sarebbe regredito senza un’operazione. Ho scelto di continuare il tour, fare logopedia e di non dire nulla: non mi piace accaparrare benevolenza facendo il piagnone. Però, salivo sul palco con angoscia, col rischio che la voce mancasse di colpo, anche perché, più la sforzi, peggio è. Finito il tour, dopo due mesi di riposo forzato, sono tornato dai medici e il polipo era regredito al punto che non c’era più niente da operare. Sparito. Un mistero”. Tiziano Ferro parla chiaramente di psicosomatica: “Credo che corpo e testa siano profondamente connessi e la voce esprime quello che vuoi, quello che non vuoi e tace quello che non sai dire. Quello è stato un tour complesso anche perché ero nel mezzo di ciò che ha portato al divorzio. L’ho affrontato con una spada nel cuore. Di sicuro, vivevo l’incapacità di esprimere qualcosa e insieme il bisogno di farlo. Manco a farlo apposta, nel momento in cui questo qualcosa ha preso una forma, seppure brutta e spiacevole, nel momento in cui ho trovato la voce per uscire da quel limbo doloroso, il polipo è sparito”.

Tiziano Ferro e Victor Allen con i figli Margherita e Andres (Foto Instagram)

“La ricerca della felicità è sempre il mio obiettivo”

Scrivere questo romanzo per l’artista è stato terapeutico. Il libro, a suo dire, “parla di speranze e di seconde possibilità, addirittura di un ‘morto’ che può riuscire a tornare in vita. Parla di persone che cercano la propria voce e di sogni che si realizzano. Del fatto che la felicità non ha codici. Di difetti, fragilità e cicatrici che ci rendono unici e non vanno rifiutati perché celano bellezza”. Poi aggiunge: “Il significato del titolo ‘La felicità al principio’ ha una lettura doppia o tripla. Può essere letto come ‘la felicità che sta iniziando’ o fa pensare al ‘principio della felicità’, al fatto che ognuno di noi crea il suo principio perché la sua felicità non deve assomigliare a quella degli altri ma solo a quello che rende contento lui. E ancora: a me piace pensare alla ‘felicità come principio’, come spirito con il quale vivere. La ricerca della felicità è sempre il mio obiettivo: al principio, c’è la felicità; quello che mi muove è la felicità. Qualunque cosa faccio, e mai come ora posso dirlo, la faccio per cercare di stare bene ed essere felice”.

Pubblicato il 02/10/2023 10:26

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