La 19enne stuprata a Palermo a "Fuori dal coro": "Un incubo"

La 19enne stuprata a Palermo a “Fuori dal coro”: “Vi racconto la mia notte da incubo”

Daniela Vitello

La 19enne stuprata a Palermo a “Fuori dal coro”: “Vi racconto la mia notte da incubo”

| 20/10/2023
La 19enne stuprata a Palermo a “Fuori dal coro”: “Vi racconto la mia notte da incubo”

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Mercoledì 18 ottobre, a “Fuori dal coro”, Mario Giordano ha ospitato in studio e intervistato la 19enne stuprata da sette ragazzi lo scorso 7 luglio a Palermo, nella zona del Foro Italico. “Ero andata lì con un’amica, lei mi ha proposto di andare in Vucciria e lì ho incontrato A. – ha raccontato la vittima senza mostrare il volto in tv – Io lo conoscevo da prima perché c’era una frequentazione. Mi fidavo di lui, mi aveva fatto il lavaggio del cervello perché quando lo vedevo impazzivo. Io quello che ho saputo dai giornali è che a quanto pare si era messo d’accordo con gli altri per fare una cosa simile, perché gli avevo detto che in settimana noi saremmo usciti e lui lo aveva detto ai suoi amici”.

Mario Giordano (Foto da video)

“Ho sempre portato contenuti sui social, anche provocatori”

“Lei ne è uscita come una poco di buono, si è sentita colpevolizzata?”, ha chiesto Mario Giordano alla 19enne che dopo essere stata vittima del branco è diventata bersaglio degli haters. “Io ho sempre portato contenuti sui social, anche provocatori – ha spiegato – Di fatto non li ho tolti nonostante sapessi che si poteva generare odio. Ho deciso di non toglierli perché volevo rimanere me stessa. Perché devo nascondere quella che sono? Io sono questa e sono sempre stata così. Purtroppo la gente spesso segue degli stereotipi e nel mio caso forse io avrei dovuto fare la vittima che mette fine alla mia vita”.
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Mario Giordano intervista la 19enne stuprata a Palermo (Foto da video)

“Ho avuto anche dei traumi passati che sono riuscita a superare da sola”

“Questa società è gestita da ciò che i giovani vedono – ha concluso – Se vedono certi comportamenti vanno a replicarli e se hanno vuoti interiori li sfogano nella droga e nell’alcol. Anche in me li ho trovati questi vuoti, come la perdita di mia mamma e una vita che non mi ha mai riservato quello che sognavo da piccola. Molto spesso è meglio rimanere bambini. C’è molto cyberbullismo che causa una vittimizzazione secondaria che io ho vissuto in prima persona. La vittima è quella che piange sempre, che non si espone. Ogni persona è diversa. Io ho avuto anche dei traumi passati che sono riuscita a superare da sola e questa cosa voglio trasmetterla agli altri dimostrando che si può andare avanti. Mi sento vittima della violenza dei social ma non mi voglio fermare perché so che voglio portare un messaggio“.

Pubblicato il 20/10/2023 17:12

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