Stipendi fino a 3mila euro per lavorare nel club del sess0 ma il personale non si trova: il motivo

Stipendi fino a 3mila euro per lavorare nel club del sess0 ma il personale non si trova: il motivo

Daniela Vitello

Stipendi fino a 3mila euro per lavorare nel club del sess0 ma il personale non si trova: il motivo

| 09/05/2022
Stipendi fino a 3mila euro per lavorare nel club del sess0 ma il personale non si trova: il motivo

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La carenza di personale qualificato non è un problema che riguarda solo i ristoratori. A Villach, in Austria, il titolare di un club del sess0 fatica a trovare baristi, receptionist e cuochi per la riapertura. Cristiano Fabris, questo il nome dell’imprenditore originario di San Donà di Piave migrato in Austria nel 2018, lancia l’allarme. A riportare la notizia è “Il Gazzettino”. Il “centro benessere per uomini” si chiama “Andiamo” e riaprirà i battenti a fine maggio. “Dopo le chiusure dovute all’emergenza sanitaria e una ristrutturazione complessiva dell’ambiente – racconta – siamo pronti a riaprire l’Andiamo il 28 maggio. Siamo alla ricerca di 15 persone tra addetti alla reception, baristi e cuochi. I dipendenti assunti per l’apertura sono già 15, ma ci servirebbero dalle 5 alle 7 in più persone per avviare bene la stagione, gli altri verrebbero assunti prima di luglio”.

“Il compenso varia in base alle competenze”

“Siamo in regola con tutto – fa sapere – il compenso naturalmente varia in base alle competenze. Si percepiscono 14 mensilità, partendo da 1.500 euro al mese netti. Lo stipendio di un addetto all’ingresso va dai 1.500 ai 1.700 euro, si occupa di dare informazioni telefoniche quando chiamano i clienti, e dell’accoglienza degli stessi, spiegare come funzione l’ingresso giornaliero, fornire l’accappatoio, le ciabatte, l’asciugamano, il braccialetto, incassare il costo delle consumazioni extra. Serve conoscere l’italiano, l’inglese e il tedesco. Per un barista si va dai 1.500 ai 1.600 euro in base all’esperienza e c’è anche un premio-produzione in funzione delle consumazioni e le capacità professionali, per cui con la provvigione si può arrivare a 2.200 o 2.300 in modo abbastanza costante. Un cuoco guadagna in media dai 2.000 ai 2.400 euro, per il capo-cucina si arriva a 3.000. Si lavora di più chiaramente venerdì, sabato e domenica. Si tratta di contratti da 40-42 ore settimanali, due giorni liberi alla settimana e un mese di ferie l’anno. Per un dipendente è un mezzo paradiso”.

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“Sembra che ci sia il demonio ma è un lavoro dignitoso”

A colpire è il motivo per cui Fabris non riesce a trovare personale. Il compenso non c’entra nulla. Moglie e fidanzate non vogliono. “Non si trovano dipendenti perché, tra le conseguenze della pandemia, la maggior parte dei cuochi o chi lavorava in cucina nel frattempo ha cambiato lavoro – svela l’imprenditore – Tanti giovani non hanno voglia di lavorare, qualcuno non vuole trasferirsi. Ma ancora c’è chi ha famiglia, per cui la moglie non è d’accordo che si impegni in questo settore. Le donne, inoltre, non accettano di buon grado di lavorare in questo ambiente. Anche nei locali ‘normali’ si fa fatica a trovare dipendenti, figurarsi in un posto come questo, dove sembra che ci sia il demonio mentre offriamo un lavoro più che dignitoso”.

Pubblicato il 09/05/2022 16:23

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