Selvaggia Lucarelli contro la raccolta fondi per Giulia Tramontano

Selvaggia Lucarelli contro la raccolta in memoria di Giulia Tramontano: “Di pessimo gusto”

Germana Bevilacqua

Selvaggia Lucarelli contro la raccolta in memoria di Giulia Tramontano: “Di pessimo gusto”

| 06/06/2023
Selvaggia Lucarelli contro la raccolta in memoria di Giulia Tramontano: “Di pessimo gusto”

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Selvaggia Lucarelli dice la sua in merito alla raccolta fondi lanciata per la famiglia di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni uccisa dal compagno al settimo mese di gravidanza. Una raccolta che continua a sollevare moltissime critiche e che è ancora attiva perché l’obiettivo economico da raggiungere è aumentato: da 10mila a 15mila euro. Inizialmente nella descrizione sulla pagina aperta su GoFundMe la somma sembrava destinata “minor parte all’Associazione Penelope, che ha curato il caso, e il rimanente sarà destinato alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese causate da questa tragedia”. Mentre adesso si legge: “Il ricavato verrà destinato alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese causate da questa tragedia”. Un particolare notato e messo in evidenza dalla giornalista da sempre attenta alle raccolte fondi.

Selvaggia Lucarelli (Foto da video)

“Le ingenti spese della famiglia? La famiglia spieghi quali sono le esigenze economiche”

Ad aprire la raccolta i colleghi di Chiara Montanaro, sorella di Giulia, dell’Istituto Italiano di Tecnologia: “Si è trasformata solo in una raccolta destinata alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese. E chi aveva già donato?”, si chiede Selvaggia Lucarelli. Molti infatti hanno deciso di donare non solo per dare sostegno alla famiglia, ma anche per promuovere iniziative antiviolenza per mezzo dell’associazione Penelope. La giornalista si domanda: “Le ingenti spese della famiglia? La famiglia spieghi quali sono queste sue esigenze economiche perché questa raccolta promossa dalla sorella della vittima è di pessimo gusto”. Selvaggia Lucarelli sottolinea come sia “di pessimo gusto che la sorella abbia chiuso i commenti mentre la gente chiedeva chiarezza”. Poi aggiunge: “Io vedo da lei postati viaggi in Lapponia, in Grecia, a Zanzibar, non mi sembra una famiglia in una situazione di indigenza. E aggiungo: perché le famiglie di vittime note alle cronache dovrebbero ricevere aiuti economici?”.
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Selvaggia Lucarelli (Foto Instagram)

“Le raccolte fondi serie sono prima di tutto burocrazia: spiegare, motivare, rendicontare”

Selvaggia Lucarelli sui social scrive: “A me dispiace dover dire anche questa volta la stessa cosa, ma non capisco cosa c’entri una raccolta fondi con la morte tragica di una ragazza. Non capisco perché aiutare la famiglia economicamente senza che si sappia se ha reali difficoltà (dal profilo della sorella non si direbbe). Non capisco perché aprire una raccolta fondi piena di condizionali, di espressioni vaghe quali ‘eventuali costi’, ‘in parte devoluti’. Davvero bisogna smetterla con questa storia di ritenere che le tragedie si riparino con il denaro”. E aggiunge: “Ora ovviamente si ripeterà lo schema di sempre: la sorella, che sta promuovendo la raccolta fondi, risponderà piccata e, in quanto parte della tragedia, per molti avrà ragione a prescindere. È su questo ‘a prescindere’ che dobbiamo lavorare. L’onda emotiva non si deve tradurre automaticamente in raccolte fondi salvo casi eccezionali in cui il denaro rappresenti l’elemento di riparazione di un torto o un problema. Qui i soldi non c’entrano nulla”. Quindi conclude: “La solidarietà è una cosa bellissima e io credo che i soldi risolvano moltissime cose ma, come dico sempre, le raccolte fondi serie sono prima di tutto burocrazia: spiegare, motivare, rendicontare. Solo a patto che esistano queste condizioni di trasparenza si può donare. Il resto è empatia ignorante e da solo danni”.

Pubblicato il 06/06/2023 18:24

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