"Nessuno viene nel mio ristorante perchè sono gay"

Chef rischia la chiusura: “Nessuno viene nel mio ristorante perchè sono gay”

Daniela Vitello

Chef rischia la chiusura: “Nessuno viene nel mio ristorante perchè sono gay”

| 04/04/2023
Chef rischia la chiusura: “Nessuno viene nel mio ristorante perchè sono gay”

4' DI LETTURA

Mariano Scognamiglio, ristoratore aretino noto per aver partecipato nel 2019 al programma “Quattro ristoranti” di Alessandro Borghese, rischia di chiudere il suo locale. Stando a quanto racconta in un’intervista al “Corriere della Sera”, non sarebbe stata solo la crisi post pandemia ad aver messo in ginocchio la sua attività sulla quale gravano dei debiti. Sarebbe colpa della discriminazione di cui sarebbe rimasto vittima a seguito del coming out fatto proprio nella trasmissione di Sky. Da quel momento, i suoi concittadini avrebbe disertato il suo ristorante “Da Mariano” ubicato nella centralissima via Vittorio Veneto.

Mariano Scognamiglio (Foto Instagram)

“I miei guai sono cominciati da quando ho partecipato ai ‘Quattro Ristoranti’”

“Non vengono nel mio locale perché sono gay – dice al “Corsera” – i miei guai sono cominciati da quando ho partecipato ai ‘Quattro Ristoranti’ di Alessandro Borghese senza nascondere l’orientamento sessuale mio e del mio compagno che mi dà una mano nella gestione (…) Avevamo chiuso con una stretta di mano. Ci dissero: ma come, siete stati così espliciti nel raccontare del vostro orientamento sessuale e ora vi fermate qui? Allora ci siamo dati un bacio”.

Alessandro Borghese (Foto Instagram)

“Il buco di affari che mi ha messo in crisi viene principalmente dagli aretini”

“Da quando sono apparso nella trasmissione – racconta– gli incassi del locale sono drasticamente calati. E’ vero che di mezzo c’è stato il Covid, ma non giustifica il fatto che i turisti, quelli di fuori che non conoscono né me né chi sono sessualmente, affollano il ristorante come prima, soprattutto nel fine settimana, che arrivino dalla provincia o da più lontano. Il buco di affari che mi ha messo in crisi viene principalmente da vicino, dagli aretini, da quanti sanno che sono gay, che io e il compagno col quale lavoriamo a quattro mani, Gianfranco, siamo una coppia. Non posso non pensare alla discriminazione sessuale, tanto più che ci sono stati episodi espliciti in tal senso”.

Marisa Laurito e Mariano Scognamiglio (Foto Instagram)

“Uno stalker mi telefonava tutti i giorni, ho denunciato alla polizia”

“Innanzitutto uno stalker, uno che mi telefonava tutti i giorni, sempre la stessa voce, sempre gli stessi insulti volgari, quelli che si adoperano contro gli omosessuali – confida lo chef di origine napoletana – Ho denunciato alla polizia, l’hanno individuato, era un minorenne di una famiglia bene. E’ finito tutto davanti al tribunale dei minori, non volevo soldi, solo le scuse. Invece tanta arroganza, da parte sua e della famiglia. E non vi dico delle offese sui social, ancora le stesse. Per non parlare dei gesti che fanno quelli che passano davanti al ristorante”.

Mariano Scognamiglio (Foto Instagram)

“Apro solo nel fine settimana e racconto per evitare discriminazioni”

Mariano Scognamiglio ha lanciato una raccolta fondi che gli consenta di resistere e tenere in piedi l’attività. Gli basterebbero poco meno di 50mila euro. Nel frattempo, lo chef – che è laureato in informatica – fa l’insegnante. “Apro solo nel fine settimana, dal venerdì alla domenica”, dice. A chi insinua che accusi i suoi concittadini di pregiudizio sessuale solo per farsi pubblicità replica: “Ma quando mai? In una città media come Arezzo non funzionerebbe. Racconto solo per evitare discriminazioni”.
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La Instagram Story di Selvaggia Lucarelli

L’affondo di Selvaggia Lucarelli

La storia di Mariano ha suscitato la reazione di Selvaggia Lucarelli. “Partecipa al programma di Borghese (non vince) che va in onda nel maggio 2020 in piena pandemia, quindi con il ristorante che avrà accusato il colpo – ha ricapitolato la giornalista in una Instagram Story – Nel programma dà un bacio al suo compagno. Allora, sempre dopo la messa in onda nel 2020, chiama i giornali e dice che ha ricevuto telefonate omofobe. Dice. Dopo tre anni si risveglia e dice che gli aretini sono omofobi e ora non vanno più nel suo ristorante, quindi gli servono soldi, perciò apre una raccolta fondi”.

La Instagram Story di Selvaggia Lucarelli

“Ma pensa, je farebbero comodo 44.000 euro. Pure a me”

“Ora, a parte tutto il racconto ridicolo, non mi è ben chiaro come risolverebbe il problema dell’omofobia degli aretini con i soldi – ha affermato la Lucarelli – Se il problema è che sei gay, e non che sei andato in crisi perchè hai cambiato sede e per la pandemia, non è che con la raccolta fondi gli aretini cambiano idea”. “Che poi a dire che gli aretini sono omofobi, così, di botto, rischi sì di non avere più clienti tra i locali. Io, da aretina, sarei incaz**tissima”, ha aggiunto. “Ma pensa, je farebbero comodo 44.000 euro. Pure a me”, ha chiosato.

Pubblicato il 04/04/2023 17:34

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