A “La Vita in Diretta” è andato in scena un botta e risposta infuocato tra la criminologa Roberta Bruzzone e il conduttore Alberto Matano. Nel corso della puntata si è trattato un caso di cronaca molto spinoso, ovvero l’omicidio di Pierina Paganelli avvenuto la notte del 3 ottobre 2023. La 78enne è stata uccisa con 29 coltellate nel garage di casa. L’unico indagato per il delitto è Louis Dassilva, 34 anni, senegalese, vicino di casa della vittima, arrestato il 16 luglio e trasferito nel carcere di Rimini. Il programma pomeridiano di RaiUno segue da allora il caso con l’inviato sul campo, il giornalista Valerio Scarponi. Quest’ultimo ha riportato le dichiarazioni raccolte lo scorso febbraio dalla moglie dell’indagato Valeria Bartolucci nel corso di una telefonata. Nella conversazione, la donna accusa una vicina di casa, Manuela Bianchi, che con l’indagato aveva una relazione, e suo fratello Loris, dicendo inoltre di aver visto il corpo della vittima. Dichiarazioni che aprono scenari nuovi nell’inchiesta che sta ancora cercando di verificare con certezza le responsabilità dei protagonisti della vicenda.
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Scontro tra Roberta Bruzzone e Alberto Matano: “Quell’audio lo puoi buttare nella spazzatura”
Roberta Bruzzone, criminologa ed ospite fissa a “La Vita in Diretta”, è al contempo consulente della difesa dell’imputato. L’ospite di Alberto Matano non ha gradito la messa in onda della telefonata e ha commentato: “Guarda, quell’audio è la fotografia precisa di uno dei momenti di disperazione più profondi che, purtroppo, Valeria ha affrontato. È in una condizione alterata, si percepisce perfettamente. Quell’audio lo puoi prendere e buttare nella spazzatura e non fai un soldo di danno. È una roba veramente, totalmente inutile. È una donna divorata dall’angoscia che sta parlando in una condizione alterata. Né più né meno di questo”. A quel punto, il padrone di casa ha replicato: “Però scusami, ma questo significa allora che la procura ha ragione per ritenere Bartolucci inattendibile”. La criminologa si è mostrata contrariata e ha aggiunto: “No, la Bartolucci è pienamente attendibile. Ha reso dichiarazioni in un periodo della sua vita in cui è stata perfettamente in grado di rispondere a tutte le domande e argomentare in maniera oltremodo precisa. Noi abbiamo tutta la documentazione”.

Alberto Matano difende il suo inviato: “Noi facciamo il nostro lavoro di giornalisti”
Roberta Bruzzone ha ribadito che nel momento in cui c’è stata la telefonata tra la sua assistita Valeria Bartolucci e il giornalista Valerio Scarponi, la donna non fosse in sé: “Quello è un periodo, una finestra temporale di scoramento, di angoscia, diciamo, veramente un momento difficile. Forse tra i momenti più bui della sua vita e si trovava in una grande fragilità. Mi dispiace che quella fragilità sia stata evidentemente posta nelle mani sbagliate. Scusate se mi permetto. Perché lei si è fidata di una persona, evidentemente, non ritenendo di ricevere questo tipo di trattamento. Abbi pazienza ma non posso dire diversamente”. A quel punto, Alberto Matano ha difeso il lavoro giornalistico del suo inviato e della redazione: “No, però noi facciamo il nostro lavoro”. “Per carità, lui fa delle scelte – ha insistito la criminologa -. Io ti dico, da consulente della signora Bartolucci, che lei si è fidata della persona sbagliata. Posso fare questa valutazione?”. Ma Alberto Matano ha ribattuto: “Io devo dire che, da giornalista, qualora dovessi avere tra le mani una specie di confessione… Abbiamo aspettato la chiusura delle indagini, prima che questo documento fosse divulgato. Come sai, sarà poi alla portata di tutti”.
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“Abbiamo ricevuto una diffida formale dal legale di Manuela Bianchi”
“Quel documento non ha nessun rilievo ai fini di richiesta”, ha tuonato ancora Roberta Bruzzone. “Lo valuterà chiaramente il pubblico ministero se non ha rilievo”, ha rimarcato Alberto Matano. Il giornalista ha chiuso il blocco con una doverosa precisazione: “Noi diligentemente abbiamo consegnato il documento. Perché, diciamo, è un dovere civico fare quello che è stato fatto. In tutto questo, Valerio Scarponi, dobbiamo dire, come se non bastasse, abbiamo ricevuto dall’avvocatessa Nunzia Barzan, legale di Manuela Bianchi, una diffida formale perché, a suo giudizio, il nostro inviato, appunto Valerio Scarponi, che è in diretta. avrebbe avuto nei riguardi della sua assistita comportamenti invasivi, pressanti e insistenti”. “Mi preme dire una cosa. Noi siamo lì, e io rivendico il diritto di cronaca, sancito dalla Costituzione – ha sottolineato il conduttore -. Il nostro inviato svolge correttamente il suo lavoro, come fanno tutti gli altri colleghi. Non abbiamo mai leso la libertà di nessuno, non abbiamo mai avuto comportamenti persecutori o limitato la libertà di alcuno”. “Facciamo il nostro lavoro, piaccia o non piaccia, cronaca, e proviamo a farlo in maniera libera e puntuale“, ha concluso.