Venerdì 14 febbraio, Tony Effe aveva minacciato di boicottare il Festival di Sanremo qualora gli avessero tolto i gioielli anche in occasione della serata dei duetti. Il rapper romano non aveva preso bene la decisione della Rai di vietargli di esibire sul palco del Teatro Ariston una catena di Tiffany&Co. il cui costo ammonterebbe a 71mila euro. A motivare questa scelta, nella conferenza stampa tenuta prima della serata delle cover, era stato Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time della Rai. “C’è una norma che è stata inserita nei contratti con le case discografiche e nel regolamento del Festival con una comunicazione inviata al management dei singoli artisti – aveva spiegato – Leggo testualmente: ‘L’artista non potrà associare la sua immagine, voce, nome, in generale la sua notorietà a marchi, loghi, prodotti, ditte, servizi di terzi e in generale nessun riferimento a marchi o segni distintivi del Festival potrà esserci in contesti promozionali, pubblicitari o commerciali che la coinvolgano. Non potranno altresì pronunciare frasi, compiere gesti, utilizzare oggetti o indossare capi di vestiario aventi riferimenti pubblicitari o promozionali anche indirettamente’”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Marcello Ciannamea: “Il discrimine è rappresentato dalla riconoscibilità del prodotto”
“Che cosa facciamo noi concretamente per evitare casi di pubblicità occulta o comunque per far rispettare questa normativa? Al di là del brand che non si può esibire, sui singoli oggetti che non hanno brand visibili il discrimine è rappresentato dalla riconoscibilità del prodotto – aveva aggiunto il dirigente – Alcuni sono meno riconoscibili anche all’occhio meno esperto, altri invece lo sono di più. Si deve apprezzare questo comportamento da parte della Rai (…) I marchi vengono opportunamente coperti”.

Tony Effe sfida Carlo Conti: “Se stasera mi levano i gioielli, sali tu a cantare”
La spiegazione non aveva convinto Tony Effe che, subito dopo l’accaduto, aveva sbottato: “Sono inca**ato nero, mo’ so ca**i. Per me Sanremo è finito oggi. Fine”. “Per me l’outfit è una cosa importante – aveva argomentato in conferenza stampa a Casa Sanremo – Altri artisti erano saliti con gioielli riconoscibili, quello mi ha fatto arrabbiare. Anche perché magari uno arriva un’ora prima e mi dice che va tutto bene, poi prima di salire sul palco mi dicono di no. Quindi mi sono chiesto: ‘Perché a me la levano e a un altro artista no?’”. A poche ore dal duetto con Noemi, il rapper aveva “sfidato” il conduttore e direttore artistico. “Se stasera mi levano i gioielli, sali tu a cantare Carlo Conti”, aveva minacciato via Instagram. “Il primo dissing di Sanremo – ha commentato Selvaggia Lucarelli al DopoFestival – Tony Effe sfida l’autorità, questa è la prima miccia della rivoluzione. Per una collana…si sta ribellando all’anziano che gli vuole togliere il giocattolo”.

Carlo Conti: “Non seguo i social ma trovo divertente quello che ha detto Tony”
Ieri sera Tony Effe è regolarmente salito sul palco dell’Ariston con Noemi. A margine dell’esibizione, il rapper ha punzecchiato Carlo Conti: “Stasera non ti facciamo parlare”. Quindi il conduttore ha indicato la collana-foulard che il cantante sfoggiava al collo e sorridendo ha detto: “Ti sei salvato”. In realtà, durante la quarta serata del Festival di Sanremo, Tony Effe si è preso la sua “rivincita”. La collana-foulard in oro giallo griffata Tiffany indossata per l’occasione ha un valore di 50mila euro. Sabato 15 febbraio, in conferenza stampa, è stato chiesto a Carlo Conti di commentare il dissing lanciatogli da Tony Effe. “Non seguo quello che accade sui social, né ciò che avviene fuori dal Festival, ma so che tutto questo fa parte del gioco – ha dichiarato il conduttore – Le polemiche e il clamore contribuiscono a far crescere Sanremo. Trovo divertente che Tony abbia detto ‘se non mi fanno mettere la collana canta Conti’. Ero già pronto!”. Marcello Ciannamea ha ribadito la posizione della Rai: “Il marchio o il brand visibile non è ammesso in nessun caso. Né per artisti, né per conduttori. Gli oggetti che non hanno marchi evidenti, ma che sono facilmente riconoscibili dai più vengono eliminati”.
LEGGI ANCHE: Collana-gate, Tony Effe minaccia il ritiro: cosa dice il suo entourage

Johnson Righeira: “Mi hanno fatto girare la mia maglietta al contrario”
Ieri sera anche Johnson Righeira, che ha duettato con i Coma_Cose, è rimasto vittima di questa politica. “Sono arrivato un po’ incaz*ato sul palco perchè poco prima e anche adesso mi hanno fatto girare la mia maglietta al contrario – ha raccontato al DopoFestival – Una maglietta con su scritto ‘se ti conosci ti eviti’ che è un po’ il riassunto della mia vita. Ce l’ho al contrario perché mi hanno detto che non si può mettere. Volevo dirlo perché di solito non metto delle magliette così anonime”. “Cosa pubblicizzi dicendo quella roba lì?”, ha chiesto Selvaggia Lucarelli. “Perché sono delle magliette mie, c’è un negozietto che ne ho stampate una ventina. Non stiamo parlando delle scarpe di Travolta”, ha replicato il cantante.