Durante la settimana sanremese non si discute solo di canzoni, ma anche di look. Il palco del Teatro Ariston ne ha viste di tutti i colori: abiti da sera, uomini in gonnella come Mahmood, Achille Lauro e Blanco che hanno sfoggiato abiti trasparenti, mantelli e tutine aderenti. Ma molto prima di loro c’è stata Loredana Bertè che nel 1986 salì sul palco sfoggiando un finto pancione. Nell’era Amadeus ci sono alcune piccole regole che gli artisti sono “pregati” di seguire e sembra che nessuno si sottragga all’invito. Fanpage.it ha intervistato Maria Sabato, la costumista che è accanto al conduttore fin dal primo Sanremo e seleziona per lui gli abiti da indossare sul palco. La lookologa svela l’esistenza di “regole” non scritte, volute da Amadeus e che chi sale sul palco dell’Ariston dovrebbe seguire. Alcuni colori, ad esempio, sono totalmente banditi.

“Amadeus rimane fedele alle sue scelte di sempre, lui ama brillare”

Il direttore artistico non abbandonerà cristalli e paillettes neanche quest’anno.  “Amadeus rimane fedele alle sue scelte di sempre – sottolinea la costumista – è sempre coerente con se stesso. Tutto il suo stile per Sanremo 2024 rispecchia delle richieste ben precise. Non c’è una mood particolare o un’ispirazione precisa se non le sue linee guida: lui ama brillare”. Poi anticipa: “I look sono dieci, due per puntata, sono dunque tanti anche per questo non vogliamo mai vincolarci a un’idea precisa o a un mood predefinito che limiterebbe la scelta”. “Il brand di riferimento rimane sempre Gai Mattiolo – aggiunge – lo stilista che ha creduto sempre in lui, anche nei momenti meno felici rispetto a questo attuale e degli ultimi anni. Mattiolo lo ha supportato in tutti i suoi progetti, sia televisivi che di vita. Perciò nel momento in cui Amadeus ha avuto l’occasione di fare una cosa importante come Sanremo ha voluto mostrare la sua riconoscenza allo stilista continuando il rapporto di collaborazione”.

La richiesta imprescindibile di Amadeus è sempre la stessa: “Avere sul palco il suo ’vestito da conduzione’ e dunque tutta quell’eccentricità che poi da casa vedete”. “Le scelte di stile di Amadeus per Sanremo non sono fatte solo per creare un’immagine che abbia un forte impatto, come tanti altri artisti fanno oggi in televisione, lui vuole un look che lo faccia entrare nei panni del conduttore”, rivela ancora la costumista.
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“Nel suo guardaroba quotidiano non ci sono colori vivaci, si veste solo con capi di tre tonalità”

Come veste Amadeus nella quotidianità? “Nella sua vita privata è un uomo molto diverso – spiega –  il suo stile è tutt’altro. Nel suo guardaroba quotidiano non ci sono colori vivaci, solitamente si veste solo con capi di tre tonalità: bianco, blu e raramente il grigio. E’ abbastanza monocromatico e non indossa mai il marrone. La scelta dei suoi colori è nella gamma dei colori dell’uomo classico e sobrio nella vita privata. Sul palco c’è, invece, una vera e propria trasformazione”. Maria Sabato è accanto ad Amadeus dall’inizio di questa avventura Sanremese: “Mi stima, lo suppongo visto che mi riconferma – dice –  la nostra collaborazione sta andando avanti. Poi sai come si dice: squadra che vince non si cambia. Magari sarà anche per un fatto scaramantico… Comunque è una persona per cui ho grande stima e credo ci sia stima reciproca e molta empatia, andiamo d’accordo, sorridiamo”.

“C’è sempre un clima molto positivo in camerino – confessa la costumista – e con lui è bello lavorare perché non perde mai, ma proprio mai, la calma. E’ una persona equilibrata, molto serena, affronta le cose nel modo giusto. Ha anche un grande senso di responsabilità, è uno stacanovista perché è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via. Non si perde una prova, è sempre presente quando serve, è sensibile alle richieste di tutti, rispetta il lavoro di tutti e quindi è un piacere collaborare con lui”.

“Tra le direttive che trasferisco ai personal stylist c’è quella di evitare il verde”

Amadeus si affida completamente, si lascia molto consigliare se si fida, ma ci sono stati anche alcuni ‘no’. “Ci sono stati dei no e anche belli grossi – confida la costumista – No al verde, non lo vuole mai, il viola è gradito evitare. Probabilmente è una cosa scaramantica sua personale e quindi la rispettiamo tutti. Ma la rispetta tutto il palco. Io coordino anche gli altri conduttori, tra le direttive che trasferisco ai personal stylist c’è anche quella di evitare per cortesia il verde perché è un colore che non è gradito. È quella dose di sana scaramanzia che è diventata un rito, una sorta di rituale che porta avanti, quasi come un cornetto portafortuna”.

La costumista segue anche i look della moglie di Amadeus

Quello dei costumi di scena è un lavoro di ricerca che inizia molti mesi prima della settimana di Sanremo. “Sui look iniziamo a lavorarci da novembre – racconta – essendo tutti abiti custom made realizzati appositamente per l’occasione. Le camicie le facciamo fare su misura artigianalmente da una camiciaia, anche le scarpe le faccio fare da un artigiano marchigiano e sono fatte su misura con delle particolari attenzioni. Anche perché sai stare dentro un paio di scarpe per ore e ore, se non sono fatte ad hoc e non ti sono comode ti possono martellare il cervello”. La costumista si occupa anche dei look della moglie di Amadeus, Giovanna Civitillo. “La seguo per quanto riguarda i suoi interventi pomeridiani. Per il pomeriggio abbiamo scelto look super colorati e molto eleganti. Per quanto riguarda invece la sera l’aiuto nella ricerca degli accessori. Anche lei come Amadeus indosserà per le serate di Sanremo tutti abiti di Gai Mattiolo, scarpe di Loriblù e clutch di Ottaviani”, conclude.