In un’intervista al quotidiano “La Verità”, Sabrina Salerno – in procinto di partire per un tour in Francia per il quale ha già venduto “4 milioni di biglietti” – racconta di aver avuto difficoltà a gestire il successo arrivato quando non era neanche maggiorenne. “Il successo improvviso dà alla testa a tutti – sottolinea – forse si salva solo chi ha fatto lunghi anni di gavetta ed è ben strutturato. Io strutturata non ero, ed è cambiato tutto da un giorno all’altro. Più che altro, sono state le persone intorno a me, a impazzire. Mi ha salvato il mio essere analitica su tutto: uomini e donne, cose, situazioni. Tengo la testa sempre sul collo, sono fatta così”.
“Il mio carattere non è farina da far ostie, non sono una santa”
La cantante 55enne spiega il suo rapporto con la solitudine: “È un aspetto personale che mi ha perseguitata per parecchi anni, salvo poi diventare una sorta di migliore amica. Ora adoro stare da sola. È una possibilità di ascoltare chi sei, e dove vuoi andare. Fa crescere. E se non ti manca niente anche in solitudine, vuol dire che hai fatto bingo”. A proposito del suo carattere, la “sexy girl” aggiunge: “Non sono competitiva, ma mi sono trovata nell’ambiente televisivo che certo non era fatto di pecorelle. Non è solo la tv, ma il mondo intero, a essere fatto per i lupi. L’unica competizione in cui persevero è quella con me stessa, per migliorarmi e alzare sempre l’asticella, superare i miei limiti. Il mio carattere non è farina da far ostie (…) Non sono una santa, ecco, la sintesi è questa. Non sono la persona buona per eccellenza. Posso essere stron*a e cattiva, se occorre”.
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“Non mi sono mai sentita vittima, certo non di un uomo. Mi sono sempre ribellata”
Sabrina Salerno definisce “strana” la censura per “Boys” arrivata nel 1987 e nega che il “vedo-non vedo” del costume, nel video girato in piscina, fosse stato voluto. “Sarei un genio del marketing e della comunicazione – afferma – Mi sarebbe piaciuto, averlo pianificato, perché avrei dimostrato di avere un’intelligenza superiore”. La cantante confessa di non essersi mai pentita di nulla e assicura che “nessuno ha mai osato infastidirmi”. “Bastava uno sguardo per farli scappare – ricorda – A chi malauguratamente ha tentato di trattarmi in maniera da me non gradita è andata poi male (…) Non mi sono mai sentita vittima, certo non di un uomo. Mi sono sempre ribellata, anche in maniera violenta. Scriva solo verbalmente, che è meglio o finisco nei guai”.
“Le femministe mi contestarono per l’utilizzo del corpo che facevo io”
Infine, Sabrina Salerno torna indietro con la memoria a quando, negli anni ’80, le femministe la contestarono per un concerto a Bilbao. “Ci fu un macello con la polizia – racconta – Ce l’avevano con l’utilizzo del corpo che facevo io, a loro dire antifemminista. Oggi la donna è libera di utilizzare il corpo per farci quel che vuole. Allora era il contrario esattamente il contrario. Dopotutto mi piace di più adesso”.