Roberto Vecchioni: “La prima volta che ho visto mia moglie..."

Roberto Vecchioni: “La prima volta che ho visto mia moglie ho pensato ‘La mia vita parte da qui’”

Germana Bevilacqua

Roberto Vecchioni: “La prima volta che ho visto mia moglie ho pensato ‘La mia vita parte da qui’”

| 23/11/2023
Roberto Vecchioni: “La prima volta che ho visto mia moglie ho pensato ‘La mia vita parte da qui’”

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Roberto Vecchioni ha tenuto una lectio nella Basilica di San Pietro dal titolo “Dio non fa preferenze” insieme al cardinale Gianfranco Ravasi. Ne ha parlato in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Sono andato a rileggere gli Atti degli Apostoli e mi sono reso conto che lì c’è scritto: Dio non fa preferenze ma accoglie chi ha rispetto di lui, a qualunque nazione appartenga”, svela. Il professore riflette e spiega: “Oggi c’è una grande crisi tra ideale e reale a favore del reale. Non ci si sofferma più sull’ideale, nemmeno sull’idea. In questo modo noi programmiamo una eternità temporanea, convinti di essere eternamente reali. Non è così”. La fede per Roberto Vecchioni è stata una conquista: “Io con la mente e con la fantasia sono arrivato a un bisogno assoluto di super umano, di ultraterreno, di qualcosa che non sia solo chimica. Alla fede ci si arriva quasi sempre attraverso i sentimenti, quella forza incredibile che governa il mondo che è l’amore: è un’invenzione troppo straordinaria. E non parlo di cellule che si uniscono ad altre cellule. Mi riferisco al fatto che pensi a una donna lontana mille chilometri ma senti che la ami, in un modo che va oltre le mini maglie della realtà”.

Roberto e Arrigo Vecchioni (Foto Instagram)

“La perdita di mio figlio è stato il dolore più grande della mia vita”

Il cantante ammette: “Non sono mai stato ateo, ma un credente molto debole sì. Del resto ho fatto le scuole cattoliche, finisci per forza per andarci contro a un certo punto. La mia fede è cresciuta a causa dei dolori, il cercare di spiegarmi razionalmente o sentimentalmente il perchè del male. E quindi lentamente capire che c’è un senso, oscuro ma c’è. Aveva ragione Eschilo: si impara soffrendo. Ed è vero, non si impara niente dalla felicità, è uno stato di quiete, di mare morto. Nel mare in agitato scopri come navigare” Poi, inevitabilmente il pensiero va al dolore più spaventoso, quello provato per la perdita del figlio Arrigo, scomparso a soli 36 anni. “È stato il dolore più grande della mia vita – ammette – Il più grande. Ma invece di sbalzarmi nell’inferno mi ha proiettato verso la speranza”. Poi il professore fa una riflessione sulle contraddizioni della Chiesa: “Tutte le religioni rivelate diventano granitiche. La Chiesa parte da precetti scritti inossidabili, ma il Papa sta dando un grande esempio per cambiare le cose. Le aperture hanno bisogno di tempo ma secondo me arriveranno. La mia non può essere una promessa, evidentemente, ma è una speranza”.

Roberto Vecchioni con la figlia Francesca (Foto da Instagram)

“Non so perché la Chiesa non abbia ancora accettato gli omosessuali ma accadrà”

Roberto Vecchioni è padre di una donna omosessuale e parla del rapporto tra Chiesa e minoranze: “Non ho le competenze per esprimermi – premette – sul perché la Chiesa non abbia ancora accettato gli omosessuali, ma io dico che accadrà. Si capirà, si dovrà capire che bisogna vivere in un mondo in cui gli uomini possono esprimere il proprio spirito e il proprio sentimento. Il proprio bisogno di trovare tranquillità, rifugio e piacere in un’altra persona, chiunque sia”. Uno sguardo anche al cambiamento della società e al ruolo dei social: “Molte persone sono un po’ allo sbando e si rifugiano in uno scetticismo ironico. Con i social poi, si è creata una complessità di egoismi dove tutti parlano: esistono solo delle tesi, e nessuno ha più voglia di ascoltare. Personalmente, invece, sono pieno di amici. Quelli storici, che conosco da quando sono ragazzo. E quelli nuovi. Di tutte le professioni, ricchi o poveri, non ha importanza. Ci accomuna una grande confidenza e lealtà. Con molti di loro parlo quasi ogni sera: il mondo lo devi riempire di continue parole, ma di altri”.
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Roberto Vecchioni (Foto da video)

“Non riesco nemmeno a comprarmi un paio di calzini se non c’è lei a consigliarmi”

Roberto Vecchioni parla della moglie con cui è sposato da 43 anni e le fa una bellissima dichiarazione d’amore: “Ho avuto questa fortuna immensa: da 43 anni sto con una donna che è meravigliosa e siamo una cosa sola. Posso aver avuto tutti i dolori del mondo, ma posso anche dire che per 43 anni ho avuto al mio fianco una persona con cui, nel bene e nel male, nei litigi, nel capirsi e non capirsi, abbiamo costruito una sintassi dell’esistenza comune. Oggi non riesco nemmeno a comprarmi un paio di calzini se non c’è lei a consigliarmi. Se non c’è lei, non c’è una ragione”. Poi racconta del loro primo incontro: “Quando l’ho vista la prima volta sono crollato. E l’ho vista in mezzo cento persone, ma subito ho pensato: la mia vita parte da qui. Non so dove arriverà, ma parte da qui. Era una donna bellissima, la più bella che avessi mai visto in vita mia. E lo è ancora, ma la bellezza è la sua qualità peggiore”.

Pubblicato il 23/11/2023 15:19

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