Raoul Bova e il pugno all'automobilista, Rocío rompe il silenzio

Raoul Bova e il pugno all’automobilista, Rocío rompe il silenzio

Daniela Vitello

Raoul Bova e il pugno all’automobilista, Rocío rompe il silenzio

| 25/01/2022
Raoul Bova e il pugno all’automobilista, Rocío rompe il silenzio

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Rocío Muñoz Morales si racconta in un’intervista al “Corriere della Sera” in occasione dell’uscita del film “Tre sorelle” di Enrico Vanzina. L’attrice e conduttrice madrilena ha alle spalle tanta gavetta.

“Ho provato a cavarmela facendo di tutto, davo lezioni di matematica e di danza in posti lontanissimi – ricorda – A una gara mi vide il coreografo di Bailando con estrellas, edizione spagnola del programma con Milly Carlucci, e mi prese come insegnante. Tre anni fa in Spagna quel programma l’ho condotto. Ma non amo concorsi e pagelle. Viviamo tutti troppo nel giudizio di qualunque cosa”. A 17 anni era corista per Julio Iglesias. “Riempiva gli stadi, con lui ho visto il mondo – svela – Era protettivo, paterno, ogni giorno chiamava i miei genitori: vostra figlia sta bene”.

Rocío Muñoz Morales (Foto Instagram)

“A 23 anni mi sono trasferita a Roma”

Rocío racconta così il suo arrivo in Italia: “Paolo Genovese cercava una ragazza spagnola per Immaturi – Il viaggio. Avevo 23 anni. Ci fu un altro film in Spagna che non mi piaceva, così decisi di trasferirmi a Roma. Non parlavo l’italiano, non conoscevo nessuno, presi una casetta su Internet, iniziai a lavorare nelle case famiglia per le suore, le aiutavo nei pranzi per i poveri e facevo provini. Carlo Conti mi vide a Un passo dal cielo 3 e mi propose di fare la valletta a Sanremo con Emma e Arisa. Chiesi consiglio a Raoul con cui avevo cominciato la storia, mi disse: fai quello che vuoi, io ci penserei, sappi che Sanremo ti lancia o ti distrugge per sempre (ora non vedo l’ora di vedere Massimo Ranieri, mio caro amico). La vissi con leggerezza pensando di fare la sagra di paese, non avevo capito la grandezza della situazione, per me fu una svolta ma in quei giorni facevo il conto alla rovescia alla fine”.

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Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales (Foto Instagram)

“Io e Raoul condividiamo l’amore per le cose semplici”

Tutta colpa delle “critiche preventive”: “Cosa ci fa questa, la solita raccomandata che sta con l’uomo separato, famoso e con i soldi, i 17 anni di differenza (io ne ho 33), cose così (…) C’era la sua separazione di mezzo. Era un personaggio pubblico, aveva già due figli. C’è sempre stato riguardo per loro e per i loro bisogni, mai forzato le cose (…) Ho condotto Le Iene mi sono tolta qualche sassolino sui pregiudizi: le donne spagnole calienti? Io, per niente. Pensare che mi sono sempre fatta in quattro per essere indipendente. Ma è passato, la gente ha imparato a conoscermi e mi arriva tanto affetto…Con Raoul condivido l’amore per le cose semplici, ci piace starcene a casa a vedere un film”.

Rocío Muñoz Morales (Foto Instagram)

“La lite con l’automobilista? E’ tutto in mano agli avvocati”

Qualche giorno fa, è trapelata la notizia di un guaio giudiziario che vede coinvolto l’attore finito sotto processo con l’accusa di aver picchiato un automobilista che avrebbe rischiato di investire Rocío (LEGGI QUI). “La questione è in mano agli avvocati – commenta – posso solo dire che Raoul ha provato a difendere la sua donna. Se siamo simili? Abbiamo anche i nostri difetti, lui a volte è egoista e un po’ geloso; io troppo esigente, e tendo a ripetere le stesse cose tante volte. Se ci sposeremo? Le nostre anime lo sono già, abbiamo stravolto le nostre vite, lui ha creato una famiglia da capo, non è una esigenza ma vedremo, non mi piace programmare le cose”.

Pubblicato il 25/01/2022 16:11

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