Prof cacciata perchè assente per 20 anni su 24: "Presto la verità"

Prof cacciata perchè assente per 20 anni su 24: “Ricostruirò la verità ma ora sono al mare”

Daniela Vitello

Prof cacciata perchè assente per 20 anni su 24: “Ricostruirò la verità ma ora sono al mare”

| 26/06/2023
Prof cacciata perchè assente per 20 anni su 24: “Ricostruirò la verità ma ora sono al mare”

3' DI LETTURA

Cinzia Paolina De Lio, classe ‘57, originaria di Reggio Calabria, docente di Storia e Filosofia in un liceo di Chioggia, è stata destituita dall’insegnamento perché assente per 20 anni su 24 di servizio. Per la professoressa la sentenza definitiva della Cassazione è stata una vera e propria doccia gelata. Cinzia Paolina De Lio non ha perso la cattedra solo perché assenteista ma anche perché i suoi modi di fare lezione sono stati reputati “incompatibili con l’insegnamento”. Il ministero, contro il quale la prof aveva fatto ricorso, ha parlato di “inettitudine permanente e assoluta”.

La donna si è appellata alla “libertà di insegnamento”

Negli ultimi 24 anni, la prof ha lavorato solo quattro mesi consecutivi. Finita sotto osservazione da parte di tre ispettrici inviate dal Miur nel 2013, il giudizio su di lei è tutt’altro che brillante: “assenza di criteri sostenibili nell’attribuire voti, non chiarezza e confusione nelle spiegazioni, improvvisazione, lettura pedissequa del libro di testo preso in prestito dall’alunno, assenza di filo logico (…), attribuzione di voti in modo estemporaneo ed umorale, pessima modalità di organizzazione”. L’iter giudiziario è stato lungo e complesso e la donna si è appellata alla cosiddetta “libertà di insegnamento”.
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Dal primo grado alla Cassazione

Nel 2018, in primo grado, il tribunale ha dichiarato illegittimo il provvedimento di destituzione dando ragione alla donna. Nel 2021, la Corte d’appello di Venezia ha ribaltato il verdetto stabilendo la legittimità del suo licenziamento. Lo scorso aprile, la Cassazione ha confermato la sentenza d’appello. “La libertà di insegnamento in ambito scolastico – scrivono gli «ermellini» – è intesa come autonomia didattica diretta e funzionale a una piena formazione della personalità degli alunni, titolari di un vero e proprio diritto allo studio”. Libertà di insegnamento “non significa che l’insegnante possa non attuare alcun metodo o che possa non organizzare e non strutturare le lezioni”.
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La prof: “Vicenda unica e surreale, ricostruirò la verità dei fatti”

Sembra che alla prof assenteista venissero assegnate annualmente le cattedre nel liceo di Chioggia in quanto moglie di un ufficiale della Guardia di Finanza. “Scusate, ma ora sono al mare”, è la risposta data da Cinzia Paolina De Lio al quotidiano “La Stampa”. “Ricostruirò la verità dei fatti di questa vicenda assolutamente unica e surreale”, fa sapere. La prof assenteista gestirà  “personalmente l’aspetto mediatico della vicenda” in quanto giornalista pubblicista, oltre che “diplomata in pianoforte, tre lauree, specializzata in nuove tecnologie e autonomia scolastica”, con “perfezionamento in criminologia, pet therapy, storia della medicina, parassitologia del territorio, disturbi specifici dell’apprendimento, igiene mentale dell’adolescenza”.

L’insegnante dovrà restituire gli stipendi e pagare le spese processuali

“Non rispondo a domandine di giornalisti buttate qua e là che non renderebbero giustizia all’affermazione della Verità in merito alla mia vicenda, unica in senso assoluto – aggiunge ai microfoni del quotidiano “La Repubblica” – Sono disponibile, ovviamente, a trasmettere ai colleghi che me lo chiederanno atti e documenti utili”. Cinzia Paolina De Lio è stata condannata a restituire gli stipendi per i mesi in cui non ha lavorato, percepiti dopo il giudizio di primo grado, nonché tutte le spese processuali.

Pubblicato il 26/06/2023 14:08

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