Perde il lavoro e se ne inventa un altro: “Piango ai funerali"

Perde il lavoro e se ne inventa un altro: “Piango ai funerali, guadagno 25mila euro l’anno”

Germana Bevilacqua

Perde il lavoro e se ne inventa un altro: “Piango ai funerali, guadagno 25mila euro l’anno”

| 29/08/2023
Perde il lavoro e se ne inventa un altro: “Piango ai funerali, guadagno 25mila euro l’anno”

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Una donna orientale perde il lavoro ma non si perde d’animo. Una storia curiosa che viene da lontano e che ha fatto il giro del mondo, protagonista una signora che da un fatto spiacevole ha creato un’opportunità per la sua vita. La donna si è reinventata “prefica”, un mestiere antichissimo  che a quanto pare non è mai passato di moda. Si tratta di una figura che, dietro compenso, prende parte alle cerimonie funebri con canti e lamenti in onore del defunto. “Piango ai funerali, è la mia professione”, ha confessato candidamente. Questo lavoro le ha cambiato la vita. “Vengo pagata per commuovermi ai funerali”, ha detto la protagonista di questa storia, rilasciando un’intervista a “Shangaiist”. La signora è originaria di Henan, città cinese, e la sua storia inizia con un fatto spiacevole: “Sono stata licenziata”.

“Più piango, più mi dispero, più il mio compenso si alza”

Con la crisi e il carovita alle stelle, oltreché con la pandemia, la signora era in gravi difficoltà economiche, ma ecco che ha deciso di rimboccarsi le maniche “e trovare una via alternativa”. La donna cinese ha confessato di percepire circa 25mila euro all’anno per “piangere disperatamente ai funerali”. Quello della prefica è un lavoro che risale ai tempi dell’antico Egitto e già da allora l’iter era identico: versare fiumi di lacrime per il defunto di turno, uno sconosciuto. “Più piango, più mi dispero, più si alza il mio compenso”, svela. Ma come funziona lo stipendio? Si parte da una base ma può crescere in caso di ulteriori “servizi”: “Per un’ora parto da una base di 80 euro che può tranquillamente raddoppiare se mi mostro straziata”. Diventava necessario quindi mostrarsi il più affranta possibile con lacrime vere e dolore per la dipartita del defunto, un lavoro da attrice. Ma come si fa a piangere a comando? “All’inizio non era difficile, pensando alle disgrazie della mia vita”.
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“Ho comprato casa e ho pagato le spese universitarie del mio primogenito”

Una storia che ha attirato l’attenzione di molti utenti che hanno pensato di emulare l’ingegnosa donna. E’ venuto fuori un vero e proprio tariffario della prefica, come se si trattasse della parcella di un professionista vero e proprio. La vita della cinese è cambiata radicalmente: “Sono riuscita a permettermi cose che prima non potevo. Ho comprato casa e ho pagato le spese universitarie del mio primogenito”. La donna ha svelato il tariffario: “Di media prendo 40 euro per un pianto di 30 minuti”, che variano se la disperazione è notevole. All’inizio il “gioco lo conducevano loro”, i suoi clienti. Oggi ha capito come muoversi ed è lei a stabilire dei costi. “Se mi butto a terra, il costo aumenta sensibilmente anche in base al vestito che indosso, visto che potrebbe macchiarsi”. Sui social è già diventata nota, ma c’è chi la critica: “Troppo cinismo, fingere per vivere è come la prostituzione dell’anima, no grazie”, ha commentato un uomo dopo aver letto la sua intervista.

Pubblicato il 29/08/2023 14:57

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