Domenica 29 ottobre, a “Che tempo che fa”, è andata in scena la reunion tra Gino Paoli e Ornella Vanoni. Oltre 50 anni fa, i due 89enni ebbero una storia d’amore appassionata. “Ti faccio una domanda semplice: quando hai cominciato a bere? Te lo ricordi?”, ha chiesto la cantante milanese all’ex compagno durante l’ospitata nel programma di Fabio Fazio. “No”, ha sentenziato il cantautore friulano. “Se uno beve non si ricorda”, ha sottolineato il conduttore. “Eravamo a Vallombrosa e tu hai cominciato a bere e a fumare lì – ha raccontato Ornella Vanoni – Anch’io ero ubriaca e per guarirti dalla sbornia, ti ho infilato in una vasca congelata che a momenti muori”. “Però non sono morto”, ha ribattuto lui.
Gino Paoli: “‘Senza fine’ l’ho scritta per lei”
Quindi Gino Paoli ha svelato com’è nata “Senza fine”: “L’ho scritta per lei. Sono in una saletta della Ricordi e suono il pianoforte. Ornella arriva, mette la faccia dentro e dice ‘me la scriveresti una canzone?’. Io dico: ‘Sì’. Lei va a parlare con Nanni Ricordi. Dopo un po’ torna, apre la porta e chiede: ‘L’hai scritta?’. E io: ‘Sì, l’ho scritta’. E’ un ritratto di lei, una canzone circolare che gira intorno a un soggetto. ‘Il cielo in una stanza’ non è dedicata a Mina, l’ha presa di forza e l’ha fatta”. “Brava! Io sono arrivata cinque minuti dopo”, ha fatto presente la cantante.
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Ornella Vanoni: “In amore ho sofferto una volta sola, per Gino Paoli”
“In amore ho sofferto veramente una volta sola, le altre no – ha confidato Ornella Vanoni in un’intervista a “Belve” – Poi io purtroppo non ho mai avuto rapporti lunghissimi, il più lungo sette anni. Ho sofferto per Gino Paoli, sì, purtroppo va detto. Eravamo due ragazzi della stessa età, è un’altra cosa, è diverso, è un amore giusto secondo me. Era sposato, poi mi sono sposata anch’io (con l’impresario Lucio Ardenzi da cui ha avuto il figlio Cristiano, ndr), un casino. Mi sono sposata, non volevo sposarmi, la sera volevo scappare. Mi sono sposata vestita di giallo col cappello così come se fossi alle corse”.
“Andai all’altare con un altro pensando a lui”
“Ero molto confusa… Andai all’altare pensando a Gino Paoli che amavo”, ha aggiunto in un’intervista al “Corriere della Sera”. Sempre al “Corsera”, ha ricordato così l’incontro con Gino Paoli: “Suonava (male) Il cielo in una stanza. Mi dissero: è un fr*cio (all’epoca non si diceva gay) che scrive cag*te. Gli chiesi di scrivere una canzone per me e aggiunsi: ma tu sei fr*cio? No. A me hanno detto che tu sei lesbica. E ridendo ci demmo il primo bacio”.