Doveva essere un matrimonio intimo, invece sono diventati famosissimi. Un uomo e una donna, a Roma, hanno deciso di andare all’altare e giurarsi amore eterno in totale intimità. Alla cerimonia erano presenti, oltre ai due sposi, solo il sacerdote e i testimoni. Ma i due neo coniugi non avevano fatto i conti con i passanti curiosi e con la potenza dei social. Ma andiamo con ordine. La scena è surreale: la sposa è vestita con un abito di pizzo e sfoggia un’acconciatura con i capelli raccolti, lui elegantissimo accanto a lei e davanti a loro il sacerdote che officia la funzione. Intorno, nei banchi, solo tre persone: due uomini a destra dietro di lui e una donna dietro di lei, probabilmente i testimoni. La foto di questo matrimonio intimo è stata scattata da Loredana Pronio, ex assistente e segretaria di Pierferdinando Casini all’epoca in cui era presidente della Camera, poi delegata al Benessere degli animali nella giunta Raggi. La signora ha poi postato la foto sulla sua pagina Facebook.
Un matrimonio senza fiori, né vallette che portano gli anelli, né applausi
I due scatti del matrimonio sono stati condivisi e commentati da centinaia di persone tanto che il giorno dopo la notizia è uscita anche sul “Corriere della Sera”. Altro che matrimonio intimo! Non si conosce l’identità dei due sposi ma certo è che quando si saranno riconosciuti non avranno creduto ai loro occhi. La cerimonia si è tenuta nella chiesa di San Salvatore in Lauro, in pieno centro a Roma, a due passi da via dei Coronari. Un cerimonia senza fiori, né vallette che portano gli anelli, né applausi con il lancio di riso finale o invitati chiassosi. Solo i due sposi, il loro amore e il loro desiderio di discrezione. Nelle foto i banchi tutti vuoti amplificano la particolarità della loro scelta, ma le chiese sono aperte a tutti ed ecco che qualcuno ha reso noto il loro gesto controcorrente.
“Lei è in dolce attesa… e allora ho pensato che, quella coppia di sposi, non era sola”
“Credevo di aver visto non dico tutto – scrive Loredana Pronio nella didascalia della foto – ma abbastanza… E invece questa mattina passo nella mia parrocchia e noto due giovani all’altare… Guardo bene, e vedo due sposi in una chiesa completamente VUOTA! Nessun parente… Nessun amico… Solo due pseudo fotografi che forse gli avranno fatto da testimoni! Mi sono avvicinata all’altare… per regalargli almeno un sorriso… e noto che lei è in dolce attesa… e allora ho pensato che, quella coppia di sposi, non era sola! I due ragazzi erano in buona compagnia … anzi… la migliore in assoluto! Buona vita a tutti e tre…” . Sotto il post, tantissimi i commenti di auguri, tutti felici e commossi per il gesto romantico della coppia. La stessa autrice del post scrive: “Forse questo è un matrimonio vero? Senza clamore… Senza bocche da sfamare al banchetto nuziale… senza regali obbligatori e senza fiori strappati solo per ornare la navata… senza ‘RISO’ all’uscita…. Ma , sicuramente, qualcosa che gli strapperà un ‘sorRISO’ nei prossimi anni!”.
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“Anche il mio matrimonio è stato così, io 21 anni, lei 19 incinta”
Un post che sprizza amore da ogni lato. I commenti sono quasi tutti dello stesso tono: felicitazioni, stupore per la scelta inusuale, apprezzamento per la decisione di rendere la cerimonia più che intima. Una donna di nome Alessandra scrive: “Il matrimonio è qualcosa di intimo per una famiglia che sta per nascere, gli altri sono un contorno evitabile”. E ancora un’altra donna: “I sentimenti profondi vanno vissuti solamente con chi amiamo”. “Voglio vedere in questa foto un profondo desiderio di stare insieme, al di là di tutto”, commenta Alessia. Poi c’è chi ricorda il proprio matrimonio. Un uomo scrive: “Anche il mio matrimonio è stato così, io 21 anni, lei 19 incinta. Tutti contrari, familiari e parenti. Fu triste, ma fummo felici di essere andati contro chi voleva che il nostro matrimonio non si facesse. Felici che la bambina avesse già alle spalle una mamma e un papà in regola che l’aspettavano. Felici di quel passo preso con tanto amore, che ci univa lontano da tutti, il più bel regalo che ricevemmo da noi stessi”. E non è il solo, anche Paola scrive: “Io fatto la stessa cosa e siamo sposati da 35 anni”.
