Marco Bocci parla della sua malattia: “Non ricordo i volti"

Marco Bocci parla della sua malattia: “Non ricordo i volti degli amici e vedo i film sei volte”

Germana Bevilacqua

Marco Bocci parla della sua malattia: “Non ricordo i volti degli amici e vedo i film sei volte”

| 04/05/2023
Marco Bocci parla della sua malattia: “Non ricordo i volti degli amici e vedo i film sei volte”

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Marco Bocci è stato protagonista di un intenso monologo nella puntata de “Le Iene” andata in onda martedì 2 maggio. Uno spazio in cui  l’attore umbro si è messo a nudo parlando al pubblico di un aspetto molto personale della sua vita che tocca anche la sua professione. Un evento che è accaduto quattro anni fa che ha cambiato profondamente la sua vita, il rapporto con la famiglia, con gli amici e il modo di affrontare gli aspetti anche più semplici della quotidianità. Marco Bocci racconta di quando è stato colpito da un virus rarissimo e ha rischiato di perdere la vita. E’ riuscito a venirne fuori ma le conseguenze sono state molto serie e oggi ha imparato a vivere in modo diverso. Il monologo inizia con il racconto della malattia: “Quattro anni fa sono sopravvissuto ad un virus raro, mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola, mandandole in tilt. Per un po’ ho parlato una lingua tutta mia, incomprensibile agli altri. Ma se la capacità di parlare è tornata, la mia memoria e tanti ricordi, invece, sono spariti per sempre”.
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Marco Bocci (Foto da video)

Marco Bocci: “Gli amici mi chiamano ‘ma chi’, ‘ma dove’, ‘ma quando’?”

Come ha influito la malattia nel suo rapporto con gli altri? “Oggi non riconosco i volti di tante persone amiche – spiega – e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte, prima di accorgermi da un minimo dettaglio, che io invece quel film l’ho già visto. Ricordo pochi aneddoti della mia infanzia, tanto che gli amici mi chiamano ‘ma chi’, ‘ma dove’, ‘ma quando'”‘? Sì, perché ripeto in continuazione queste tre domande, vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto. Ho dovuto imparare il mio mestiere che vive e muore sulla memoria in tutt’altra memoria, studiando il doppio. Spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dietro da una vita ci dicono ogni giorno chi siamo”.

Laura Chiatti e marco Bocci (Foto Instagram)

“Ogni giorno rinasco come un uomo nuovo e felice”

Un momento difficile che Marco Bocci, sposato con la collega Laura Chiatti e padre di due figli, ha trasformato in un’opportunità di rinascita continua, come lui stesso spiega: “E allora io, che tanti di quei ricordi non ce li ho più, oppure ce li ho, ma sono corrotti, mischiati all’immaginazione, beh chi sono veramente, me lo sono chiesto spesso, poi ho smesso di cercare, anzi, mi piace immaginare che forse è stato quasi un colpo di fortuna, che forse nel mio passato c’era qualcosa che dovevo assolutamente dimenticare”. E conclude: “Ormai ho imparato a convivere con questa seccatura e a volte me ne approfitto, fingo di non ricordare per convenienza, cose che invece ricordo benissimo, ogni giorno rinasco come un uomo che ha lasciato indietro un pezzo del suo passato per vivere il presente, un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice”.

Pubblicato il 04/05/2023 09:20

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