Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Lino Banfi racconta per la prima volta gli ultimi giorni di vita della moglie Lucia Zagaria scomparsa un mese fa. “E’ dura. E’ tutto curioso, frastornante – esordisce – Io stavo facendo l’attore, credo di essere più o meno bravo a fare i film, e stavo seguendo la sceneggiatura dell’Alzheimer. La seguivo bene, sapevo la parte a memoria, ero in linea con la sceneggiatura. E così siamo andati avanti”.
“Dopo l’Alzheimer, le crisi epilettiche e la diagnosi di tumore”
“Improvvisamente, è cambiata la sceneggiatura, è cambiato il film, la scenografia – svela – Dall’Alzheimer siamo passati alle crisi epilettiche. Tutto nell’arco di 10-15 giorni. Hanno fatto una risonanza e si vedevano delle macchie al cervello. Dopo due giorni, era un tumore al cervello. Tu non capisci più niente, dove stiamo, cosa facciamo”. In quel momento, la sua fede – sino ad allora incrollabile – ha cominciato a vacillare.
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“Sono arrivato a supplicare Dio di farla morire”
“Nonostante sia un cattolicissimo, quel giorno ero arrabbiato – ricorda l’attore pugliese – Forse nel mondo della fede ci vuole anche chi si arrabbia col Padre Eterno ogni tanto. Così lui poi spiega se è giusto o sbagliato arrabbiarsi. Invece non ho fatto in tempo. Nell’arco di due giorni quell’arrabbiatura mia si trasformò in una supplica: ‘Ti supplico falla morire’. Siamo arrivati a questo punto. Capito? E’ morta col sorriso sulle labbra”.
“Come farò senza di lei? Piano piano mi devo abituare”
“Come farò ad abituarmi a vivere senza di lei? Come si fa? – chiede Lino Banfi in lacrime a Silvia Toffanin – E’ difficile. Il primo marzo abbiamo fatto 61 anni di matrimonio. Piano piano mi devo abituare”.
