Jannik Sinner ha una nuova fidanzata. Il settimanale “Chi” ha pizzicato il re del tennis in compagnia della top model russa Lara Leito. 23 anni lui, 31 lei, i due si sono abbracciati al termine di un allenamento a Monte Carlo e poi si sono scambiati un bacio nel centro della città. Lara Leito ha sostenuto il fidanzato dagli spalti durante l’allenamento. I primi sospetti su una sua liaison con il campione di tennis sono nati quando, durante la preparazione al Monte Carlo Country Club, la modella russa, ex dell’attore premio Oscar Adrien Brody, ha salutato con una certa confidenza Darren Cahill, allenatore di Sinner. Poi il tenero abbraccio con Jannik a fine allenamento. La coppia si è diretta al ristorante del circolo. Un’ora dopo, a bordo dell’Audi del numero uno del mondo, sono approdati in centro città dopo si sarebbero scambiati un bacio. Jannik Sinner è da sempre molto riservato sulla sua vita sentimentale. La cronaca rosa ha comunque raccontato della sua relazione altalenante con la collega Anna Kalinskaya entrata nella sua vita dopo la rottura con la modella Maria Braccini con cui avrebbe avuto un presunto ritorno di fiamma.
Jannik Sinner ha conosciuto la nuova fidanzata durante i tre mesi di squalifica?
Non si sa da quanto Jannik Sinner e Lara Leito stiano insieme ma probabilmente la relazione è iniziata durante i tre mesi di stop del campione in relazione alla vicenda Clostebol. Nelle scorse ore, il re del tennis ha rotto il silenzio sul caso doping in vista del suo ritorno in campo agli Internazionali di Roma.
“Ho pensato di lasciare il tennis – ha confessato ai microfoni del Tg1 – Mi ricordo, prima degli Australian Open, che ero in un momento non felicissimo. Ho detto: ‘C’è ancora quel caso di doping’. E a fine anno ho detto: ‘Ok, è passato quest’anno, vediamo l’anno prossimo, vediamo com’è la situazione’. Ma poi arrivo lì in Australia e non mi sentivo proprio a mio agio, mangiavo e i giocatori mi guardavano in modo diverso, non mi piaceva proprio, e lì ho pensato che era pesante vivere il tennis in questo modo, ero diverso”.
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Il caso doping: “Non ho fatto niente, non capivo perché dovevo pagare questo prezzo”
“Ho pensato di prendermi un po’ di tempo per staccare dopo l’Australia (…) Tre mesi sono troppi, ma una ragione per cui non ho giocato Rotterdam era proprio quella, mi serviva tempo con amici e per dare priorità alle persone a cui voglio bene”, ha svelato. “Il giorno in cui ho saputo delle contaminazioni da Clostebol? Non ho proprio capito cosa era successo, mi hanno dovuto spiegare tutto e l’ho dovuto accettare – ha spiegato – Abbiamo saputo subito dove erano avvenute le contaminazioni ma ho fatto fatica ad accettare questi tre mesi di squalifica perché non ho fatto niente, non capivo perché dovevo pagare questo prezzo. Poi il mio avvocato mi ha fatto capire cosa avremmo rischiato”.

“Non sono stato trattato in modo diverso, mi hanno controllato forse più degli altri”
Jannik Sinner si è ritrovato ad essere giudicato anche da miti dello sport quali Novak Djokovic e Federica Pellegrini. “Ognuno ha gli stessi protocolli e quando è positivo gli stessi percorsi da fare, nessuno ha trattamenti diversi anche se io ho ricevuto critiche – ha detto al direttore del Tg1 – Invece non sono stato trattato in modo diverso, perché ho dovuto subire molte audizioni e mi hanno controllato forse più degli altri. Dipende da come si vedono le cose. Ognuno è libero di dire quello che vuole ed è libero di giudicare, per me è importante che io so cosa è successo e cosa ho passato da innocente. Non lo auguro a nessuno”.
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Perchè Jannik Sinner ha scelto di vivere (e di pagare le tasse) a Monte Carlo
Jannik Sinner ha anche confidato perché ha deciso di vivere (e di pagare le tasse) a Monte Carlo: “Mi sento a casa. Le persone che vivono qua sanno chi sei ma non sono invadenti. Se non fossi qua non saprei proprio dove andare per allenarmi, qui hanno tutto, campi in terra e in cemento, palestre straordinarie, clima incredibile e tanti giocatori con cui allenarsi. Vivere qui è perfetto, per un tennista”. Infine il numero uno del mondo ha rivelato di amare le macchine, oltre alla sua racchetta: “Il mio sogno era diventare un pilota di Formula 1 ma non avevamo i soldi”.