Giovanni Minoli: “Sono stato violentato da un donna a 14 anni”

Giovanni Minoli: “Sono stato violentato da un donna a 14 anni”

Germana Bevilacqua

Giovanni Minoli: “Sono stato violentato da un donna a 14 anni”

| 23/05/2025
Giovanni Minoli: “Sono stato violentato da un donna a 14 anni”

5' DI LETTURA

Giovanni Minoli fa una rivelazione scioccante: “Sono stato violentato da ragazzino, ma non l’ho mai raccontato”. Il giornalista, che il 26 maggio spegnerà 80 candeline, ha rilasciato un’intervista a Hoara Borselli per “Il Giornale”: “Vorrei usare questa intervista per chiedere scusa a mia madre”, esordisce. Poi spiega: “Mia madre e mio padre sono morti nello stesso modo: in due incidenti automobilistici a 15 anni di distanza l’uno dall’altro. Mio padre si è schiantato contro un autotreno che faceva una inversione a U sull’Aurelia, e mia madre perché andava a 200 all’ora con la Porsche. Mia madre era una pazza scatenata”. Del rapporto con la madre rivela: “Era pessimo fin da quando avevo quattro anni. Ero il terzo di 8 figli, 7 maschi e una femmina. Mia madre era una moglie, una femmina, non era mamma. Lei era pazza d’amore per suo marito e si è trovata ad essere vedova a cinquant’anni con questa ciurma di figli al seguito. Ecco, io voglio chiederle scusa, questa è una cosa a cui tengo particolarmente”. “Di cosa mi scuso? Di non averla capita – confida – Abbiamo litigato troppo. Io sono stato 10 anni senza parlarle perché lei un giorno ha trattato male Matilde, mia moglie. E io le ho detto: ‘mamma, o le chiedi scusa o non mi vedi più’. Chiaramente lei non le ha chiesto scusa e io per 10 anni non l’ho vista. Quelle scuse mancate sono un rimpianto che cresce ora che mi avvicino alla morte”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Giovanni Minoli (Foto Instagram)

“Mia madre è rimasta vedova con otto figli, posso solo ammirarla”

Giovanni Minoli torna indietro con la memoria a quando era bambino: “Io mi ricordo di essere stato sempre in castigo da quando ho la memoria. Da ragazzo ero spericolato. Una volta stavo a Cervinia con la squadra di sci dell’università. Ricordo che presi un dosso e volai via, il mio corpo qui e la gamba dall’altra parte, completamente rotto. Il nostro autista, sollevandomi, mi portò in braccio, una volta arrivati a casa a Torino, perché non camminavo. Avevo rotto tibia, femore, malleolo e perone. Entro in casa e ricordo mia madre in cima alla scala che urla: Cosa fai? Ti fai portare in braccio? E io le dissi Mamma guarda che mi sono fatto molto male. Lei niente: Lo metta giù, lo lasci per terra. E tu fila e vai in camera tua”. “Ho fatto la prima rampa – continua – la seconda, in camera e mi metto a letto. Avevo però dolori insopportabili dappertutto. Allora trascinandomi sono sceso giù e ho detto: mamma io devo andare all’ospedale. Lei mi allunga 100 lire e dice: prendi il tram e vai al Maria Vittoria”. Il giornalista ammette di non provare rabbia per la madre: “Penso che cosa deve essere stata la vita di una donna di cinquant’anni vedova con otto figli e posso solo ammirarla”.

Giovanni Minoli e Matilde Bernabei

“Sono stato violentato da una donna che lavorava in casa, so cosa prova una donna stuprata”

Il giornalista rivela poi una circostanza inquietante. “Quando ero ragazzino scrissi un romanzo. Ci misi due anni a scriverlo. Avevo 15 anni quando lo iniziai, e 17 alla fine. Se vuole glielo faccio leggere: racconto la storia della morte di mio padre con tutti i particolari, i dettagli, le reazioni, cosa fece mia madre, tutto. Ma la morte di mio padre avvenne, esattamente in quel modo, ma dieci anni dopo il mio romanzo”. La sua giovinezza è stata segnata da un evento di cui non aveva mai parlato prima. “Quando ero ragazzino ho subito una violenza che non ho mai raccontato- rivela alla giornalista -. Una donna che lavorava in casa per noi ha abusato di me. Avevo 14 anni. Posso solo dirle so perfettamente cosa provi una donna stuprata. Ti rimane addosso il senso della violenza. Un trauma che ha sviluppato in me una smisurata sensibilità. C’è voluto tempo ma ho capito che solo con l’amore potevo ricucire i rapporti con le donne”. “Nella mia vita ho avuto solo grandi amori – aggiunge -. Delle donne mi è solo interessato capirle e amarle profondamente. Il mio più grande amore è Matilde, mia moglie. Una donna eccezionale. Insieme a suo padre, Ettore Bernabei, ha fondato la Lux. Lei ne è stato il motore. Ha raccolto settecento miliardi sul mercato internazionale per fare le coproduzioni. Non a caso l’unica donna del settore a diventare Cavaliere del Lavoro”.

Giovanni Minoli (Foto video)

“Berlusconi è stato una delle persone più intelligenti e simpatiche che ho conosciuto”

Tra le donne della sua vita Giovanni Minoli annovera anche la figlia, Giulia: “Una ragazza straordinaria da cui ogni giorno imparo qualcosa. Riuscita a legare il sociale al mondo dello spettacolo”. Si cambia discorso: “Mi parli di Berlusconi”, chiede la giornalista. “Una delle persone più intelligenti e simpatiche che ho conosciuto – racconta – Mi ha offerto più volte di andare a Mediaset. Non ho accettato perché c’era il conflitto di interessi e per me quello non va…”. Poi condivide un ricordo su Gianni Agnelli: “Una volta parlando di calcio gli chiesi: Perché le piace solo Platinì? Perché dice che Boniek è troppo polacco? Lui rise e mi rispose così: Stamattina ho incontrato monsignor Casaroli, segretario di Stato, e lui mi ha detto questa frase: Il papa è troppo polacco. Gli ho chiesto perché. Perchè solo i polacchi, caro avvocato, affrontavano i russi con i cavalli contro i carrarmati e pensavano di vincere…”.

Tra le figure importanti nella sua vita c’è stato certamente Ettore Bernabei: “Per me era mio suocero. Il papà di Matilde. Un gigante. Lui e Fanfani avevano capito davvero qual era il rapporto tra la politica e la comunicazione. Lui e Fanfani, tutti e due allievi di La Pira, si vedevano tutti i giorni. Zavoli diceva di mio suocero: Non è un cervello, ha un sistema di cervelli collegati”.

Pubblicato il 23/05/2025 12:39

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Copyright © 2025

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965