Diego Armando Maradona è morto dopo una lunga agonia ma nel suo organismo non c’è traccia né di alcool né […]
Diego Armando Maradona è morto dopo una lunga agonia ma nel suo organismo non c’è traccia né di alcool né di droga. E’ il risultato dell’autopsia e dell’esame tossicologico disposti ed effettuati sul corpo dell’ex Pibe de Oro. Le analisi hanno invece accertato la presenza di psicofarmaci quali antidepressivi, antiepilettici e di un farmaco necessario a tenere a bada l’astinenza da alcool. Un mix che potrebbe aver compromesso ulteriormente il cuore già provato dell’asso del calcio affetto da una cardiopatia cronica.
L’autopsia conferma le cause della morte: edema polmonare secondario a un’insufficienza cardiaca cronica. La situazione clinica generale di Maradona non era delle migliori. Oltre al cuore messo a dura prova da una “cardiomiopatia dilatativa”, erano in sofferenza anche fegato, polmoni e reni. L’esame autoptico stabilisce altresì che il campione argentino non è morto di colpo a causa di un malore, ma che ha sofferto dalle 6 alle 8 ore nel suo letto. Circostanza che alimenta l’ipotesi di negligenza gettando ulteriori ombre su chi avrebbe dovuto vigilare sulle sue condizioni di salute.
La notizia è un vero e proprio colpo al cuore per i figli e i familiari di Maradona che invocano a gran voce la verità sul decesso del loro congiunto e chiedono che eventuali responsabili vengano puniti. “A tutti i figli di pu***na che aspettavano l’autopsia di mio padre per trovare droghe, marijuana e alcol. Non sono un dottore, ma sembrava molto gonfio. La voce era robotica. Non era la sua voce. Stava succedendo qualcosa ed io ero la pazza fuori di testa”, ha scritto su Twitter Giannina Maradona dopo l’esito dell’autopsia del padre.