"La Rolls Royce di Briatore blocca il traffico in centro a Milano"...ma era il sosia del manager - Perizona Magazine

“La Rolls Royce di Briatore blocca il traffico in centro a Milano”…ma era il sosia del manager

Daniela Vitello

“La Rolls Royce di Briatore blocca il traffico in centro a Milano”…ma era il sosia del manager

| 22/12/2020

Flavio Briatore denuncia l’ennesima fake news sul suo conto. Qualche giorno fa, il “Corriere della Sera” ha scritto che l’imprenditore […]

Flavio Briatore denuncia l’ennesima fake news sul suo conto. Qualche giorno fa, il “Corriere della Sera” ha scritto che l’imprenditore aveva bloccato il traffico, ostacolando in particolare il passaggio dei tram nel centro di Milano, con la sua Rolls Royce parcheggiata in modo scorretto. Peccato che il manager non abbia nessuna colpa. La berlina di lusso incriminata appartiene al suo sosia, il gallerista d’arte Luigi Proietti, che non ha esitato a confermare tutto.

“Il declino dell’Italia è ben riassunto, in queste ore, nella vicenda che mi è capitata giorni fa – ha denunciato Briatore su Instagram – Non perché io sia chissà chi ma perché quello che mi è toccato vivere la dice lunga sul pregiudizio in Italia. Un importante quotidiano, il Corriere della Sera, ha scritto alcuni giorni fa sul suo sito online: ‘La Rolls Royce di Briatore blocca il traffico in centro’ a Milano. A nulla sono valse le mie smentite, la spiegazione che non era la mia, che io non guido da vent’anni e passa una automobile. Che non ero lì. Niente. La smentita non è stata pubblicata sino a quando, altri giornali ed altri siti, tra questo il Giornale ed Il Tempo, hanno ricostruito i fatti spiegando che l’auto non era la mia, ma di un tal Luigi Proietti. Adesso, visto che non hanno il coraggio di ammettere i loro errori madornali, a fronte di mie smentite comunicate tempestivamente, parlano di un sosia di Briatore. L’unico sosia che vedo in giro è quello dell’Italia: un paese che ha avuto in passato idee, artisti, imprenditori, talenti e che oggi si è rintanato nei propri pregiudizi, nelle sue pigrizie, nella propria ideologia a prescindere dai fatti. E la stampa ed i media, in questo, purtroppo fanno (spesso) parte del declino italiano. Eppure sarebbe bastato poco. Bastava scrivere subito: non era Briatore e non era la sua Rolls. Io lo avevo detto subito. Bastava credere a Flavio Briatore”.

“Ma quale Flavio Briatore. Quello che ha bloccato Milano in Rolls Royce sono io! – ha dichiarato Luigi Proietti a “Leggo” – Mi scambiano ogni giorno con Flavio”. Effettivamente la somiglianza tra l’imprenditore e il gallerista d’arte 61enne che lavora tra Milano, Roma e Cortina d’Ampezzo, è impressionante.

“Dovevo svolgere una commissione urgente – ha spiegato Proietti – Ho parcheggiato pensando di non creare disagio a nessuno. Figuriamoci. Tempo qualche minuto e ho capito che invece la vettura bloccava il tram. Non ci avevo pensato. Sono subito uscito dal negozio e l’ho spostata. Qualcuno aveva già ripreso la scena e si era diffusa la notizia che fosse stato Briatore. Proprio Flavio mi ha contattato: mi scuso con lui. Ci ho parlato al telefono, è stato gentilissimo con me. Preciso che non ha alcuna responsabilità: chiedo scusa ai milanesi se per colpa mia ho fatto perdere 4 minuti a qualcuno che transitava in corso Magenta”.

“Briatore non lo conoscevo di persona, ora siamo diventati quasi amici – ha aggiunto – Mi ha raccontato che sta aprendo un ristorante a Riad e mi ha invitato ad esporre alcune delle mio opere nel suo nuovo locale. Lo farò molto volentieri, spero di sdebitarmi in questo modo. E’ stato subissato di insulti sui social, ma non ha alcuna colpa. Ho sbagliato io e mi scuso ancora con Flavio e i milanesi. La prossima volta ci penserò bene prima di lasciare l’auto in divieto…”.

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