Bufera su Andrea Bocelli dopo le dichiarazioni choc sul Covid: il tenore fa marcia indietro ma non basta - Perizona Magazine

Bufera su Andrea Bocelli dopo le dichiarazioni choc sul Covid: il tenore fa marcia indietro ma non basta

Daniela Vitello

Bufera su Andrea Bocelli dopo le dichiarazioni choc sul Covid: il tenore fa marcia indietro ma non basta

| 28/07/2020

Le dichiarazioni rilasciate da Andrea Bocelli in occasione di un convegno di negazionisti del Covid tenuto in Senato hanno sollevato […]

Le dichiarazioni rilasciate da Andrea Bocelli in occasione di un convegno di negazionisti del Covid tenuto in Senato hanno sollevato un vero e proprio terremoto social.

“Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa – ha detto il tenore toscano – Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto. Non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D”.

“Quando siamo entrati in pieno lockdown – ha aggiunto – ho anche cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni così delicate. Poi ho cercato di analizzare la realtà e mi sono reso conto che le cose non erano così come ci venivano raccontate”.

Parole che gli sono valse una pioggia di critiche costringendolo a fare marcia indietro.

Il dietrofront di Andrea Bocelli

“Succedono cose strane in questo Paese. Oggi ho fatto un intervento al Senato e mi hanno dato del negazionista – ha dichiarato Bocelli – Che strano. Mi sono speso fin dal primo giorno con la Fondazione che porta il mio nome per aiutare chi era in difficoltà per il virus. Abbiamo cercato di recuperare subito quello che serviva, dai respiratori al resto – spiega il tenore – Poi sono venuto a Milano per fare da qui una preghiera e per dimostrare che l’unica cosa di cui bisogna avere paura è la paura stessa. Ed è su questo aspetto che sono stato frainteso”.

“Grazie a Dio lo stiamo dimostrando, siamo tutti qui insieme e anche abbastanza vicini l’un l’altro – ha concluso – e ci sono stati episodi nell’ultimo mese che ci hanno rassicurato su questo piano. A Napoli dopo la vittoria della coppa Italia hanno fatto il diavolo a quattro e non è successo niente, quindi io sono un ottimista per natura e voglio sperare che da qui si voglia e si possa ripartire. Ripartire da dove sono rimasto l’ultima volta, al Duomo, da una preghiera”.

La provocazione di Selvaggia Lucarelli e il tweet di Fedez

“Se non conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva e vi permettete di instillare il dubbio che la pandemia sia stata fantascienza vi presento un mio amico che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh”, ha cinguettato Fedez postando una foto che lo ritrae insieme accanto a un giovane paziente del reparto di terapia intensiva del San Raffaele, allestito in tempi record grazie alla raccolta fondi organizzata insieme alla moglie Chiara Ferragni.

“Non so bene cosa sia venuto in mente, ad Andrea Bocelli, di dire quello che ha detto sul Covid – ha scritto Selvaggia Lucarelli su “Tpi” – E di dirlo dove lo ha detto, in compagnia di Salvini e Sgarbi, in un incontro tra negazionisti e no mask, balbettando un discorso che suona come il suicidio mediatico più clamoroso della storia. Ed è fin troppo facile ricordargli un po’ di cosette sparse: la prima è che essendosi ammalato lui stesso, aveva colto l’occasione per comunicarlo al mondo una volta guarito, aggiungendo la postilla che avrebbe donato il sangue per lo studio sulla cura del Covid. Cosa che poi ha fatto rigorosamente a favore di telecamera. Insomma, le famose opere buone comunicate a stampa e pubblico. Poi, con la sua fondazione ABFoundation aveva dato vita a una serie di dirette Instagram con Chiara Ferragni e Fedez per raccogliere fondi destinati all’ospedale di Camerino – ha aggiunto la giornalista – Raccoglieva fondi con gli influencer più influencer del paese per una malattia immaginaria o innocua? Bizzarro. Il 23 marzo comunicava di aver comprato con la sua fondazione tre ventilatori per l’ospedale suddetto, pubblicando la foto del personale dell’ospedale con i cartelli ‘Grazie!’”.

“Poteva usare la visibilità per denunciare le privazioni delle libertà individuale o per negare che fosse una malattia mortale, ma a quanto pare non ci ha pensato. C’è poi da dire che siamo davvero tutti addolorati per le restrizioni al limite del sequestro di persona che ha dovuto subire durante il lockdown. Immagino che la quarantena nella sua villa di Forte dei Marmi a tre piani e dieci camere da letto, piscina, giardino e vista mare sia stata un inferno. Ed immagino che quando gli è stato proposto di cantare da solo, nel Duomo di Milano, a Pasqua, in mondovisione sul suo canale Youtube, non si sia sentito così offeso e limitato delle sue libertà. Eppure, per protesta, avrebbe potuto dire a Beppe Sala: “O mi fai cantare con la chiesa piena o chiami Gigi D’Alessio”, ma non l’ha fatto. Infine, riguardo l’ultima frase, forse la vera perla, e cioè “non conosco nessuno che sia morto di Coronavirus”, ci sarebbe da ricordare a Bocelli che non c’è bisogno di conoscere un cieco per credere alla cecità altrui, ma forse infierire è solo una gran perdita di tempo: Bocelli è guarito velocemente dal Coronavirus, ma da questo inciampo mediatico mi sa che uscirà con le ossa rotte”.

LIVE TWEET

“Io invece, da infermiera, che di gente morire ne ha vista parecchia in questi mesi, mi sento offesa dalle parole di #Bocelli per tutto il sudore e le lacrime versate e perché ancora dopo mesi non avete imparato a stare zitti e a parlare solo di ciò che vi compete”, “Ma soprattutto perché se lui non ha conosciuto nessuno che sia stato in rianimazione è fortunato, e lo è grazie a medici, infermieri e operatori che negli ultimi mesi hanno svolto il loro lavoro con forza e dedizione per curare anche le teste di caz*o che pensano queste cose”, “Mi sarebbe piaciuto vedere il mondo della musica, pieno di idoli, prendere le distanze dall’assurdo pensiero di #Bocelli. Sarebbe stato un (bel) segnale. Ma forse Bocelli è troppo potente/influente…”, “Il Paese del ‘sono stato frainteso’. Ma sempre il giorno dopo mai un minuto dopo #Bocelli”, “#Bocelli ti ho sempre stimato come uomo ed artista, ora resta solo l’artista….ma non so per quanto”, “Tutti abbiamo subito il #lockdow ma responsabilmente lo abbiamo eseguito anche senza avere a disposizione una #reggia e un #parco come #bocelli”, “Mi aveva commosso il concerto nel duomo di Milano, l’immagine di Bocelli che canta in una piazza vuota è seconda solo alla preghiera del Papa nel deserto di piazza San Pietro. Ora scopro che era tutta una finzione”, “Pare che #Bocelli, oltre a non conoscere persone che siano state in terapia intensiva, non conosca neanche vergogna”, “#Bocelli si sente offeso e umiliato dal lockdown. Beh… Beato lui. C’è chi a #Alzano e #Nembro non sente più nulla. Nemmeno il freddo della terra che li ricopre”, “#Bocelli; Troppo idealizzato, ora è crollato un mito. Come si può negare il dramma che l’Italia ha vissuto e sta vivendo con il Covid-19”, “#Bocelli, quando pensi, erroneamente, che un artista abbia una sensibilità superiore alla media”, “Il problema non sono solo le parole di #Bocelli, ma soprattutto il fatto che in Senato abbiano permesso una riunione di negazionisti del Covid. Chi ha consentito tutto ciò dovrebbe farsi un esame di coscienza, se ce l’ha”, “#Bocelli si arrampica sugli specchi e non si rende conto che la sua partecipazione, con relativo intervento, alla pagliacciata del convegno negazionista é stata una caz*ata di cui potrebbe pagare le conseguenze anche in termini di carriera”, “#Bocelli è stato frainteso. La solita scusa di chi spara una caz*ata e non è abbastanza umile da ammettere l’errore”, “Possiamo stare tranquilli: abbiamo un nuovo comitato tecnico scientifico: Bocelli, Sgarbi, Salvini”, “#Bocelli non conosce nessuno che sia stato in terapia intensiva, può essere! Io abito a #codogno e mia moglie lavora nel locale ospedale … devo aggiungere altro?”.

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